L’adrenalina è un ormone prodotto dalla ghiandola surrenale.
Oltre ad avere la funzione di vasodilatatore delle arterie muscolari e coronariche, va a stimolare il muscolo cardiaco producendo un notevole aumento dei suoi battiti.
Questo comporta un aumento dell’afflusso sanguigno in tutto il corpo e in special modo nel cervello, dove il maggior apporto di ossigeno e di glucosio lo porta a lavorare con maggiore velocità ed efficacia.
Avremo quindi una risposta cerebrale più rapida coadiuvata da un’altrettanta rapida risposta muscolare.
Questo ormone viene prodotto dal nostro corpo in particolari condizioni di paura, di stress, di pericolo, e in ambito motociclistico, soprattutto dall’agonismo e dall’emozione dovuta all’alta velocità.
Quando andiamo in moto e cominciamo a forzare il ritmo, vuoi perché abbiamo deciso di andare forte o perché qualcuno ci è venuto a stuzzicare, ci accorgiamo che i nostri riflessi, il nostro senso dell’equilibrio e la voglia di osare, si accentuano notevolmente, mentre prudenza, coscienza e maturità si affievoliscono.
Ne consegue una guida arrembante, veloce e reattiva dove noi stessi stentiamo quasi a riconoscerci, ma che riusciamo a gestire quasi con naturalezza.
L’adrenalina è ormai entrata in circolo e curva dopo curva ci sentiamo sempre più forti e più sicuri di noi stessi.
Ma ogni motociclista ha il suo limite oltre il quale non può e non deve andare, vuoi per il tipo di moto, vuoi per la bravura e la tecnica che si possiede.

L’adrenalina può farti sentire più sicuro, può stimolare al massimo i tuoi sensi, farti sentire un pilota da Moto GP, ma non può insegnarti ad andare in moto oltre quei limiti a cui sei abituato andare.
Facile quindi immaginare cosa possa accadere in determinate situazioni, ed è facile prevedere cosa potrebbe accadere ad un pischello neo patentato alla guida di una moto ipersportiva da 140 cavalli.
L’adrenalina da un lato può anche aiutarti in determinate situazioni dove occorrono rapide risposte cerebrali e muscolari, ma dall’altro può anche danneggiare in quanto contribuisce a falsare la reale percezione del rischio e dei propri limiti.
Ecco perché occorre imparare a controllarla, o meglio, a saperla gestire.
Quando ci accorgiamo che stiamo guidando in modo per noi inusuale, dobbiamo avere la volontà e soprattutto la maturità di rallentare ed attendere che l’effetto dell’adrenalina cessi (bastano un paio di minuti).
Se stiamo “duellando” all’ultimo sangue con qualche motociclista, lasciamolo andare via per la sua strada; se ci siamo gasati per una curva da brivido di troppo, fermiamoci al primo distributore di benzina o al primo bar e fumiamoci una sigaretta (ottimo rimedio per metabolizzare rapidamente l’ormone) o beviamoci un buon succo di frutta.
Una volta smaltito l’effetto dell’ormone ci sentiremo più calmi e rilassati e vedrete che andare in moto ci sembrerà ancora più bello ed appagante… e sicuramente più sicuro.



