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Un venerdì ricco di soddisfazioni per Octo Pramac Yakhnich sullo storico circuito di Assen.
Il Gran Premio d’Olanda inizia bene con la doppia Top Ten conquistata da Petrux (7°) e Scott (10°) che ha un valore prezioso soprattutto in virtù delle variabili condizioni climatiche che solitamente caratterizzano il week end nella “Cathedral of Speed” del MotoGP

Danilo ha chiuso la prima giornata di prove libere con un ottimo settimo posto a soli 54 millesimi dall’ipotetica seconda fila di Andrea Dovizioso. Dopo una FP1 fantastica con il quarto tempo condiviso al millesimo (1’34.660) con il compagno di squadra Scott Redding, Petrux si è ripetuto nel pomeriggio confermando di trovarsi a suo agio soprattutto nella seconda parte del circuito (3° T4 assoluto). Il tempo di 1’34.065 vale la settima posizione provvisoria.

Dopo l’exploit del mattino anche Scott è riuscito a migliorarsi nel pomeriggio abbassando il suo tempo di mezzo secondo per chiudere con un prezioso 10° posto con il tempo di 1’34.172 a meno di due decimi dalla quinta posizione di Jorge Lorenzo. Obiettivo di Redding quello di migliorarsi domani soprattutto nel T1 dove ha incontrato qualche problema anche nelle FP1.

7° – Danilo Petrucci – 1’34.065
Sono contento per questo risultato. In Olanda è sempre molto importante stare nella Top 10 perché è difficile prevedere quali saranno le condizioni meteo nel giorno successivo. Sono contento anche per il tempo sebbene nel time attack abbia commesso qualche erroretto. Dopo i test di Barcellona abbiamo scelto un nuovo modo di lavorare per preservare la gomma e credo che abbiamo fatto la scelta giusta visto che oggi siamo stati molto costanti con i tempi.

10° – Scott Redding – 1’34.172
Siamo andati molto bene nelle Fp1 e siamo soddisfatti anche per il risultato delle FP2. Anche perché abbiamo lavorato molto sul set up. Penso che avrei potuto togliere altri due decimi ma ci proveremo domani. C’è fiducia per la gara perché i tempi sono buoni anche con la gomma dura. Ma la storia della domenica è sempre diversa quindi dobbiamo andare step by step.

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Il Gran Premi de Catalunya si conclude con la bella gara di Danilo Petrucci che conquista la terza Top 10 consecutiva dopo il suo rientro dall’infortunio, ma anche con le difficoltà incontrate da Scott Redding in gara dopo un week end estremamente positivo. Per entrambi problemi legati all’alto consumo delle gomme fatto registrare dalle due Ducati Desmosedici GP.

Petrux è stato bravo a gestire bene il consumo della gomma posteriore fino a cinque giri dal termine. Dopo una buona partenza ed una bella battaglia con Barberà, superato all’undicesimo giro, Danilo si è messo sulle tracce di Dovizioso per contendere il primo posto tra le Ducati dopo il crash di Iannone. A quattro giri dalla fine Petrux è riuscito, seppur per una sola curva, a superare Dovi poi il consumo della gomma posteriore è cresciuto improvvisamente ed il pilota di Terni non è riuscito a mantenere la settima posizione, dovendo accontentarsi del nono posto che vale comunque Top 10.

Per Scott una corsa tutta in salita iniziata male. Dopo tre curve Redding si è ritrovato in quindicesima posizione. Malgrado le buone sensazioni del week end con un passo gara sempre veloce, come conferma il sesto tempo fatto registrare anche durante il warm up del mattino, la prestazione della Ducati Desmosedigi GP #45 è stata forse condizionato anche da una temperatura dell’asfalto più alta rispetto alle prove e alle qualifiche.

E’ stata una bella gara fino a cinque giri dalla fine quando sono riuscito a passare Dovizioso. Sono stato calmo tutta la gara per preservare la gomma posteriore e pensavo di potermi giocare con lui la settima posizione. Poi ho sentito che la gomma era finita, quasi improvvisamente, ed era molto rischioso. Non so quale sia stato il problema, forse dipende dal nostro set up visto che la gomma che abbiamo usato era la stessa di Valentino, Marquez e Pedrosa. Ringrazio comunque la squadra per il grande lavoro che ha fatto: abbiamo dimostrato di essere competitivi in ogni circuito. E’ un peccato aver chiuso così, mi sarebbe piaciuto molto poter esser la miglior Ducati.

9° – Danilo Petrucci
E’ stata una bella gara fino a cinque giri dalla fine quando sono riuscito a passare Dovizioso. Sono stato calmo tutta la gara per preservare la gomma posteriore e pensavo di potermi giocare con lui la settima posizione. Poi ho sentito che la gomma era finita, quasi improvvisamente, ed era molto rischioso. Non so quale sia stato il problema, forse dipende dal nostro set up visto che la gomma che abbiamo usato era la stessa di Valentino, Marquez e Pedrosa. Ringrazio comunque la squadra per il grande lavoro che ha fatto: abbiamo dimostrato di essere competitivi in ogni circuito. E’ un peccato aver chiuso così, mi sarebbe piaciuto molto poter esser la miglior Ducati.

16° – Scott Redding
E’ veramente difficile spiegare cosa sia successo. Non so da cosa sia dipeso il consumo così alto della gomma. Abbiamo fatto bene per tutto il week end ma in gara dopo pochi giri era difficile guidare. Probabilmente è colpa anche della temperatura visto che oggi faceva molto caldo. Mi aspettavo molto di più, devo essere sincero. Dobbiamo lavorare molto perché tutte le Ducati hanno fatto fatica mentre vedo che le altre case sono andate bene. Ho provato durante la gara a correggere il mio stile di guida per adattarmi alla gomma. Ho fatto di tutto ma non c’era niente che potesse davvero cambiare le cose.

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Il week end del Gran Premi di Catalunya inizia alla grande per Scott Redding che si esalta nel pomeriggio realizzando il 5° tempo nella FP2. Per Danilo Petrucci qualche difficoltà in più soprattutto nel trovare il miglior grip posteriore.

Octo Pramac Yakhnich chiude il venerdì a Barcellona con la grande soddisfazione per il risultato ottenuto dal pilota inglese che ha trovato un ottimo feeling con la sua Ducati Desmosedici GP riuscendo nelle FP2 ad abbassare di 1 secondo il tempo fatto registrare al mattino soprattutto grazie ad un T1 velocissimo (secondo tempo assoluto). Il crono di 1’42.282 regala a Scott il quinto posto nella prima giornata del Gran Premi di Catalunya.

Danilo Petrucci ha invece dovuto fare i conti con una caduta (senza conseguenze) nell’ultima run della FP1 che ha ritardato il lavoro di set up sulla sua moto-1. Nel pomeriggio Petrux è riuscito a scendere sotto il muro dell’1’42 ma la mancanza di grip posteriore non gli ha permesso di avvicinarsi alla Top 10. Il pilota delle Fiamme Oro ha chiuso al 13° posto con il tempo di 1’42.830.

5° – Scott Redding – 1’42.282
Sono veramente felice per questa giornata. Fin dal mattino ho sentito sensazioni positive anche se il tempo non era eccezionale. Quando nel time attack del pomeriggio ho messo la morbida ho avuto subito la sensazione di poter far bene ma ho dovuto comprendere velocemente il comportamento della  gomma. Oggi abbiamo fatto un buon lavoro ma dobbiamo lavorare molto in vista della gara perché sul giro singolo ho trovato grip ma in una run più lunga anche di soli 6-7 giri ho avuto delle difficoltà. Domani voglio provare la gomma hard anche se Danilo l’ha provata oggi e le cose non sono andate molto bene in termini di passo gara.

13° – Danilo Petrucci – 1’42.830
Non digerisco benissimo questa pista e stamani sono anche caduto. Sono contento di come ho girato con la dura nel pomeriggio mentre potevo fare meglio con la morbida ma ho commesso degli errori. Il problema è che la gomma dietro sembra essere competitiva nei primi 5 giri poi i tempi iniziano ad alzarsi. Non riusciamo a capire come far durare a lungo la gomma e su questo dobbiamo lavorare. L’elettronica un po’ più complicata non ci aiuta molto ma questo è un problema che hanno anche gli altri. Questa è una pista dove si fa molto slide e per la gara sarà importante cercare di risparmiare la gomma il più possibile.

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Il Gran Premio d’Italia si chiude con il prezioso ottavo posto di Danilo Petrucci ma anche con il ritiro di Scott Redding che ha dovuto abbandonare per un problema tecnico dopo un inizio estremamente promettente.

Questo, in sintesi, il risultato della gara del Mugello che ha visto i due piloti di Octo Pramac Yakhnich tra i protagonisti per oltre un terzo di gara.

Dopo una partenza difficile per un contatto con Pol Espargaro che lo ha costretto a perdere 3 posizioni, Petrux ha iniziato a girare a buon ritmo mettendosi presto sulle tracce di Bradley Smith. Da metà gara il passo di Petrux è migliorato e lo ha portato in scia al pilota inglese. La caccia è proseguita dopo aver superato Aleix Espargarò e aver fatto registrare il suo miglior tempo (1’48.428) ma quando a tre giri dalla fine il distacco era ancora superiore al mezzo secondo, Danilo ha deciso di salvaguardare un ottavo posto più che positivo.

Scott Redding è partito bene superando subito il compagno di squadra per ritrovarsi in settima posizione al terzo giro. Il passo gara era estremamente positivo sul 48.5 poi improvvisamente al sesto giro Scott ha dovuto rallentare subendo i sorpassi di Vinales e Iannone. Dopo due giri a ritmo molto più basso (1’49.3) il pilota inglese ha dovuto alzare bandiera bianca rientrando ai box per evitare di compromettere il motore della sua Ducati Desmosedici Gp.

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8° – Danilo Petrucci
E’ stata una gara positiva. Con la squadra abbiamo fatto un grandissimo lavoro mettendomi sempre a disposizione la miglior moto azzeccando tutte le scelte. Ho faticato i primi 4-5 giri poi ho cominciato a spingere riprendendo Smith. Ce l’ho messa veramente tutta facendo il mio miglior tempo a quattro giri dalla fine. Sono molto contento di come va la moto di come è competitiva. Guardo a Barcellona positivo. Mi dispiace non essere stato il miglior Indipendent, Bradley mi ha fregato ieri e anche oggi per pochissimo ma sono comunque contento. A Barcellona mi prenderò la rivincita. 

DNF – Scott Redding
Non ho commesso un errore e per questo da un certo punto di vista sono soddisfatto della mia prestazione. Devo anche ringraziare il team perché il passo era molto buono. Il problema? Ho visto accendersi la luce rossa e ho provato a rallentare per vedere se il problema poteva risolversi. Ma non ci sono stati segnali di miglioramento e allora ho preferito fermarmi per non rovinare il motore. Sono dispiaciuto perché il week end era stato buono anche se con qualche up and down. Ci riproveremo a Barcellona.

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E’ stato un sabato spettacolare al Circuito del Mugello. Le qualifiche per il Gran Premio d’Italia hanno regalato tante emozioni ai tifosi di MotoGp e i due piloti di Octo Pramac Yakhnich hanno contribuito alla grande a rendere questa giornata straordinaria grazie ad una preziosa doppia Top 10.

Danilo Petrucci voleva sfatare il tabù della qualificazione diretta alla Q2 e ci è riuscito centrando un fantastico sesto tempo in Fp3. Nella qualifica per la pole position il pilota di Terni è andato fortissimo chiudendo in nona posizione soli 75 millesimi dalla seconda fila.
Il tempo di 1’47.261 vale a Petrux la terza fila nella griglia di partenza del Gran Premio d’Italia.

Per Scott Redding una giornata davvero emozionante. Dopo aver mancato la qualificazione diretta alla Q2, Scott è andato fortissimo in Fp4 facendo registrare un passo gara eccellete (quinto tempo) per poi disputare una stellare Q1. Il pilota inglese si è qualificato per la Q2 con un tempo fantastico (1’46.886, virtuale sesta posizione in griglia) poi ha provato a fare il massimo nell’unico time attack a sua disposizione con le gomme nuove chiudendo in decima posizione con il tempo di 1’47.359.

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9th – Danilo Petrucci – 1’47.261
Abbiamo fatto la terza fila ed in un primo momento quasi non abbiamo festeggiato perché le aspettative erano veramente alte in questa gara di casa. Ma ovviamente sono contento per questo risultato e del lavoro che abbiamo fatto. Poi ho realizzato il mio miglior tempo assoluto al Mugello e questa è una bella soddisfazione. E’ solo la mia seconda gara, mi mancano chilometri, gli altri sono molto più avanti rispetto a me in termini di condizione atletica. Sono soddisfatto ma anche un po’ preoccupato per la mia tenuta fisica per domani. Spero di fare come oggi e magari i primi giri, conoscendo bene la pista, potranno essermi di aiuto.

10th – Scott Redding – 1’47.359
Credo che potevamo fare un po’ meglio ma non avevo un’altra soft anteriore da usare in Q2, ho fatto fatica nei cambi di direzione specialmente nelle curve veloci. Per questo sono molto contento soprattutto dopo che le cose erano andate male in Fp3. Ho fatto molto bene in Q1 con un gran tempo. E poi il passo gara è stato davvero buono e costante. Nel pomeriggio abbiamo fatto lavorato anche con le mappe e devo dire che le cose sono andate bene. Il mio peggior giorno del week end è il sabato e questa volta le cose sono andate bene. Sono felice e ringrazio il team per il lavoro che abbiamo fatto. C’è grande fiducia per domani.

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Octo Pramac Yakhnich chiude con soddisfazione il primo giorno dell’attesissimo Gran Premio d’Italia al Mugello. Scott Redding ha conquistato un prezioso ottavo posto a soli tre decimi dal secondo tempo di Jorge Lorenzo. Danilo Petrucci ha chiuso al 12° posto che regala comunque fiducia in vista delle qualifiche del sabato.

In una giornata caratterizzata dal tempo incerto del mattino che ha condizionato lo svolgimento delle Fp1 e dalla straordinaria prestazione in FP2 di Andrea Iannone che ha fatto registrare un fantastico 1’47.696 a soli 6 centesimi dal record della pista di Marc Marquez. Scott è riuscito ad essere subito incisivo anche nella sessione del mattino (secondo tempo) malgrado una pista difficile da interpretare a causa della pioggia caduta la notte. Nel pomeriggio il pilota inglese ha confermato di aver ritrovato il feeling con la sua Ducati Desmosedici Gp registrando il tempo di 1’48.406 che avrebbe potuto migliorare nell’ultima run se non fosse stato ostacolato dal troppo traffico in pista.
Anche Danilo ha girato con determinazione andando sempre fortissimo nel T1 (terzo assoluto) ma perdendo qualcosa nel T2. Per lui il tempo di 1’48.752 e la prospettiva di poter far bene domani.

8th – Scott Redding – 1’48.406
E’ stato un buon inizio di week end. Speravo di poter far bene anche oggi visto che a Le Mans avevo iniziato male. Ho trovato feeling e devo dire che l’allenamento che ho fatto ad inizio settimana in Italia sento che mi ha dato grandi benefici. Sono fiducioso per domani e sono certo di poter essere in grado di competere per l’accesso diretto alla Q2.

12th – Danilo Petrucci – 1’48.752
Sono abbastanza soddisfatto per questa prima giornata. E’ chiaro che ancora non sono al 100% e devo continuare a monitorare le condizioni della mano. Ma sono fiducioso. Abbiamo avuto un problema con la moto-1 durante le Fp2 ed era la moto con cui sentivo di avere maggiore feeling. Per questo credo che possiamo riuscire ad abbassare il tempo domani. Voglio qualificarmi direttamente alla Q2, un traguardo che rappresenta per me una sorta di tabù. Domani voglio sfatarlo. E voglio essere il Poliziotto più veloce!

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Danilo Petrucci è l’eroe del giorno a Le Mans. Il suo settimo posto vale un podio soprattutto se conquistato cinque mesi esatti dopo l’ultima gara disputata in Motogp (Valencia, 8 novembre 2015). Per Scott Redding un ritiro amaro per un problema tecnico dopo un ottimo inizio.

Questi sono gli high lights di Octo Pramac Yakhnich nel Grand Prix de France. Se il ritorno di Danilo Petrucci e le buone sensazioni durante le prove libere e le qualifiche rappresentavano già un successo per il team, nessuno poteva forse immaginare che Petrux avrebbe potuto stupire passando sotto la bandiera a scacchi in settima posizione. Danilo ha stretto i denti per 28 giri, anche debilitato da un leggero attacco influenzale che lo ha colpito a pochi minuti dalla gara. Prima è stato bravo a rimanere in gara, guadagnando posizioni per i molti crash che hanno caratterizzato il #FrenchGP. E nell’ultimo giro il capolavoro con il controsorpasso a Barberà che si era fatto sotto dopo un lungo inseguimento superando Danilo che si è ripreso immediatamente la settimana posizione. L’ovazione del suo team e l’applauso di tanti tifosi fuori dal garage sono stati il premio per una gara stupenda.

Scott Redding è partito benissimo, guadagnando subito 2 posizioni per ritrovarsi al decimo posto grazie ad un passo gara molto interessante sul 1’34 basso. Nella prima parte di gara Scott stava girando con gli stessi tempi del gruppo davanti, confermando di aver ritrovato un buon feeling con la sua Ducati Desmosedici GP. Il ritmo era buono e gli avrebbe permesso di lottare per un posto a ridosso della quinta posizione. Al sesto giro, purtroppo, un problema tecnico lo ha costretto al ritiro.

Danilo Petrucci conquista i suoi primi 9 punti nella classifica del campionato del mondo. Scott Redding resta a quota 16 in 15° posizione.
Octo Pramac Yakhnich Team sale in ottava posizione nella classifica riservata ai Team con 37 punti a -9 dalla Top 5.

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7° – DANILO PETRUCCI – Octo Pramac Yakhnich #9
Sono molto felice. Adesso posso dire di essermi tolto un peso. E’ stato un periodo difficilissimo e ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino. Non sapevo neppure se sarei riuscito a concludere le prove libere e adesso mi ritrovo con questo bel settimo posto. Sono contento ma non mi voglio fermare qui. Al Mugello spero di riuscire a girare un po’ più vicino al gruppo di testa. Qui con un po’ di fortuna sono riuscito ad arrivare settimo ma si può fare di meglio. Intanto però è giusto godersi questo risultato, soprattutto la mia squadra che come al solito ha fatto un lavoro straordinario.

DNF – SCOTT REDDING – Octo Pramac Yakhnich #45
Sono molto dispiaciuto per come sono andate le cose. Non è un momento facile ma di certo non posso mettermi a pensare cosa sarebbe successo se in Argentina ed in Francia non si fossero verificati questi problemi. Allo stesso tempo devo ammettere che le sensazioni nei primi sei giri erano buone. Avevo un buon passo gara ed il feeling è stato buono anche durante il warm up. Voglio ripartire da qui, con la consapevolezza che con il team eravamo sulla strada buona ed è stata solo la sfortuna a fermarci.

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Le qualifiche del Grand Prix de France si chiudono con il grande risultato ottenuto da Danilo Petrucci che conferma di essere tornato alla grande dopo i quattro Gp saltati per infortunio.
Qualche problema in più per Scott Redding che dopo aver girato con un passo gara da Top 10 non è riuscito a compiere quel passo in avanti necessario per accedere alla Q2.

Il sabato di Danilo ha regalato fin dal mattino segnali positivi. Petrux ha chiuso le FP3 a ridosso della Top 10 ma soprattutto con l’ulteriore conferma del buono stato della sua mano destra. Una FP4 non particolarmente brillante (16° tempo) non ha scoraggiato il pilota delle Fiamme Oro che nella Q1 ha dato il meglio di se conquistando agevolmente l’accesso alla Q2.
Anche nella qualifica per la pole position Danilo ha impressionato conquistando la 10° posizione a soli 3 decimi dalla seconda fila. Petrux avrebbe potuto anche fare meglio ma nell’ultimo giro è scivolato senza particolari conseguenze. Solo un grande spavento per il team che lo accolto con un grande applauso al suo rientro nel garage.

Scott Redding non è riuscito invece a compiere un giro perfetto per qualificarsi alla Q2. Soprattutto nella prima metà del circuito il pilota inglese ha incontrato qualche difficoltà per poi recuperare alla grande nel T3 (secondo tempo) e nel T4. Scott si è dovuto accontentare della quattordicesima posizione che vale la quinta fila nel #FrenchGp. Indicazioni positive vengono però dal passo gara della FP4 in cui Scott ha girato con il decimo tempo.

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10th – DANILO PETRUCCI – 1’33.102
Se devo essere onesto giovedì non sapevo nemmeno se fossi riuscito ad arrivare fin qui. La caduta è stato un mio errore: sono passato sul traguardo due secondi prima della bandiera a scacchi, avevo preso Marquez e stavo spingendo, forse troppo. Sono contento perché nelle FP3 non ritrovavo la fiducia, soprattutto con il pieno. Domani dovrò stare attento i primi 5 o sei giri a non dare tutto, devo stare calmo per riuscire ad arrivare in fondo senza cadere come oggi. Mi mancava così tanto la MotoGp che non sono riuscito a trattenermi. Grazie alla squadra che mi ha aiutato tantissimo. Mi trovo molto bene con tutto il team.

14th – SCOTT REDDING – 1’33.310
E’ una situazione piuttosto strana che devo riuscire a capire, perché in realtà il feeling con la moto sembrava ok ma non sono riuscito a migliorare i miei tempi. Ho provato a entrare in Q2, ero vicino ma non vicino abbastanza. Sinceramente non so cosa aspettarmi per domani. Dobbiamo ancora scegliere quale gomma montare perché abbiamo avuto indicazioni positive e negative dalle soluzioni che abbiamo provato. Il tempo della FP4? Certo non possono essere contento per il tempo di un singolo giro sul passo gara ma è qualcosa da cui possiamo ripartire per cercare di fare bene domani.

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C’era grande attesa a Le Mans per il ritorno di Danilo Petrucci, costretto a saltare le prime quattro gara della stagione 2016 di Motogp per il doppio infortunio alla mano destra. E l’applauso del suo team al termine della FP2 è stata la soddisfazione più grande per Octo Pramac Yakhnich nel primo giorno del Grand Prix de France. Notizie positive anche da Scott Redding che sembra aver ritrovato un buon feeling con la sua Ducati Desmosedici Gp.

Il primo obiettivo di Petrux era quello di verificare lo stato della mano e le sensazioni sono state subito positive durante la FP1 in cui il pilota di Terni ha girato riuscendo a sopportare senza problemi un prevedibile fastidio alla mano destra. Il controllo effettuato in Clinica Mobile ha dato esito positivo e Petrux ha acquistato fiducia per poter migliorare nel pomeriggio abbassando di oltre un secondo e tre decimi il suo miglior tempo per finire in 11° posizione a 76 millesimi da Valentino Rossi.

Anche per Redding una ritrovata fiducia dopo le FP1 chiuse a soli 3 decimi dall’ipotetica terza fila. Nel pomeriggio Scott è entrato in pista facendo registrare subito il suo miglior tempo (1’34.083) che gli ha permesso di restare a lungo nella Top 10. Nel time attack dell’ultima run, quando il ritmo sembrava ancora migliore, soprattutto grazie ad un velocissimo T1 (7° tempo assoluto), una scivolata senza conseguenze alla curva 7 non gli ha permesso di concretizzare il buon feeling con la moto sottolineato anche dal 10° ideal time di giornata.

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11° – DANILO PETRUCCI – 1’34.050
Non sapevo cosa aspettarmi dalla mia mano. Per me sarebbe stato bellissimo finire i due turni e sinceramente non mi aspettavo di finirli vicino alla Top 10. Sono molto contento perché questa gara per me è come un test. Non conosco queste gomme e mi mancava tanto andare in moto. Ringrazio la mia squadra che come in Qatar mi ha messo nella condizione di dover pensare pochissimo e cercare solo di guidare bene. Sono davvero felice ma non devo esagerare: in questo week end non voglio fare danni per arrivare al Mugello nella miglior condizione possibile.

13° – SCOTT REDDING – 1’34.083
Il feeling è molto migliore rispetto a Jerez e questo vale anche per le gomme. Peccato per il crash: avevo messo la gomma nuova dietro, mi dava fiducia e forse ho spinto un po’ troppo. Potevo stare tranquillamente nella Top 10 ma cercheremo di esserci domani. Possiamo migliorare e questo è ciò che cercheremo di fare fin da questa sera studiando i dati che abbiamo a disposizione. Sono contento per come ho potuto usare le gomme. Sento che il feeling sta tornando e questa è una bella sensazione.

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Un week end da dimenticare per Octo Pramac Yakhnich che chiude senza sorrisi lo #SpanishGP e domani sarà impegnato nei test ufficiali su questo tracciato. Potrà essere l’occasione per capire le cause dello scarso grip che è stato alla base delle difficoltà della tre giorni in Spagna.

Non c’è molto da raccontare sulla prima tappa europea del campionato 2016 di MotoGp. Scott Redding e Michele Pirro hanno confermato le grandi difficoltà incontrate nelle prove libere e nelle qualifiche in cui le loro moto non hanno mai avuto il grip per poter essere competitive. Partiti rispettivamente dalla 17° e 20° posizione, Scott e Michele non sono mai stati in grado di poter girare con tempi sufficienti per portarsi a ridosso della Top 10. I problemi maggiori sono stati per il pilota inglese che ha fatto il possibile per finire la gara chiudendo in 19° posizione. Anche Michele Pirro ha stretto i denti e nell’ultima curva ha buttato in pista tutto il suo orgoglio per rispondere al sorpasso di Miller e difendere la 16° posizione.

16° – MICHELE PIRRO
Sono davvero triste e dispiaciuto. In Argentina e anche in Texas abbiamo dimostrato di essere competitivi. Poi arriviamo a Jerez dove abbiamo lavorato molto nei test con queste gomme e niente sembra poter funzionare. E’ frustrante perché nello scorso anno mi sono impegnato molto insieme a tutto il test team di Ducati. Abbiamo provato tanto, anche a Natale e ad Agosto. Le cose andate molto bene e tutto questo lavoro è stato cancellato con questa gara. In questo week end ho avuto la sensazione di non poter far niente per migliorare. Abbiamo provato tante cose ma è come se tutto fosse cambiato. Penso che ci sia molto da riflettere.

19° – SCOTT REDDING
Non è funzionato niente oggi e in tutto il week end. E devo ammettere che non è possibile girare in queste condizioni. Negli ultimi ho dovuto anche rallentare un po’ per arrivare al traguardo senza rischiare di cadere. Anche nel dritto lo spinning era impressionante. Si può sempre imparare qualcosa anche dalle giornate negative ma è davvero difficile capire cosa avremmo dovuto fare per migliorarci in questo week end. Abbiamo trascorso tre giorni a cercare il grip e non ci siamo mai riusciti. E non credo che sia stato solo per colpa nostra.