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Davies (Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team) ottavo al termine del primo giorno di prove cronometrate di Phillip Island; Bayliss rallentato da un problema tecnico
Pubblicato: 20 febbraio 2015 in UncategorizedPhillip Island (Australia), venerdì 20 febbraio 2015 – Il campionato Superbike 2015 si è aperto ufficialmente oggi sul circuito australiano di Phillip Island, con le prime sessioni di prove cronometrate di questo primo round. Chaz Davies, pilota ufficiale dell’Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team, ha compiuto buoni progressi durante i due turni, mentre Troy Bayliss, che in questo weekend sostituisce l’infortunato Davide Giugliano, ha purtroppo perso quasi tutta la sessione della mattina, cominciando solo oggi pomeriggio il vero lavoro di messa punto della sua Ducati Panigale R.
Durante la prima sessione di prove cronometrate, svoltasi in condizioni calde (temperatura dell’aria 22°C, asfalto 29°C), Chaz Davies ha lavorato in modo metodico con i suoi tecnici. Girando con un ritmo costante ha concluso queste prime prove in settima posizione, con il miglior tempo di 1’31.748. Un problema tecnico per Bayliss, che si è rivelato subito dopo la sua prima uscita, gli ha purtroppo impedito di tornare in pista. Il pilota australiano ha quindi chiuso in 18sima posizione, avendo completato solo tre giri ad inizio sessione.
Durante le prove cronometrate del pomeriggio su di un tracciato molto più caldo (asfalto 51°C), tutti i piloti Superbike hanno faticato a migliore i tempi che avevano fatto registrare in mattinata. Senza problemi particolari, Chaz ha continuato il lavoro di messa a punto e, anche se non ha migliorato il suo tempo, ha completato numerosi giri e si è detto soddisfatto delle prestazioni della sua Panigale R. Il pilota gallese ha chiuso la sessione all’ottavo posto. Grazie al duro lavoro dei suoi tecnici, Bayliss ha potuto tornare in pista per la seconda sessione, sfruttando i 45 minuti a sua disposizione per iniziare il lavoro di messa a punto che non aveva avuto l’opportunità di fare questa mattina. Facendo dei piccoli cambiamenti durante il corso della sessione, l’australiano è stato in grado di abbassare gradualmente i suoi tempi, chiudendo questo primo giorno con un miglior giro in 1’33.490.
Dichiarazioni dopo le sessioni di oggi:
Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team #7) – 8° (1’31.748)
“Non è andata male oggi. Penso che abbiamo migliorato per quanto riguarda il ‘set-up di gara’ e continuiamo ad effettuare piccoli ma costanti miglioramenti come abbiamo fatto durante i test di inizio settimana. La moto non curva in modo efficace in un paio di curve strette, ma per il resto mi sembra sia molto stabile. Dobbiamo lavorare anche sul grip nell’ultima curva, che oggi non è stato lo stesso che avevo durante i test. Abbiamo ancora tempo domani, quindi per ora diciamo che le cose stanno andando come previsto.”
Troy Bayliss – (Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team #21) – 18° (1’33.490)
“Penso di aver completato solo 19 giri in tutto quest’oggi. Abbiamo perso tutta la sessione della mattina a causa di un problema tecnico ed è stato un vero peccato. Oggi pomeriggio abbiamo potuto compiere dei progressi ed ho cominciato a sentirmi più a mio agio sulla moto. Non ho ancora la necessaria fiducia con il posteriore al massimo della piega e la moto tende a scivolare, ma sono sicuro che è una cosa che potremo risolvere domani. C’è ancora molto lavoro da fare ovviamente, ma pian piano stiamo arrivando. La cosa importante è che mi sto divertendo molto a guidare la Panigale R e, tutto sommato, sono felice visto che oggi sono potuto restare poco in pista”.
Althea Racing: Conclusi a Phillip Island gli ultimi test pre-campionato SBK
Pubblicato: 17 febbraio 2015 in UncategorizedCon oggi si concludono i due giorni di Test ufficiali qui sul tracciato australiano di Phillip Island, che, come da consuetudine aprono le porte alla prima gara stagionale per quanto riguarda il Campionato Mondiale eni FIM Superbike, giunto alla 28ma edizione.
Il Team Althea Racing ha sfruttato al massimo queste due giornate, per proseguire l’ottimo lavoro di preparazione al Campionato iniziato nei precedenti test invernali provando diverse soluzioni per poter arrivare alla prima gara nelle migliori condizioni possibili.
Con Nico Terol è stato fatto un lavoro di preparazione al passo gara, anche se qualche piccolo inconveniente tecnico lo ha rallentato nel momento giusto non permettendogli di abbassare oltre il proprio miglior tempo, ma con un po’ di ottimismo riuscirà presto a collocarsi nella parte alta della classifica. Matteo Baiocco, che manca invece da questo circuito da cinque anni, ha lavorato per poter interpretare al meglio il tracciato, cercando e provando diverse soluzioni per affrontare al meglio il ritmo di gara di così alto livello a cui manca da un po’ di tempo.
Nella giornata di ieri, con condizioni meteo calde e asciutte, i ragazzi hanno concluso i test in sella alla Ducati Panigale R, con il decimo tempo per Nico Terol (1’32.425)e con il 15mo per Matteo Baiocco (1’33.477).
Diverse le condizioni meteo per quanto riguarda la giornata di oggi, dove durante il turno del mattino, il cielo si presentava nuvoloso con qualche momento di leggera pioggia in alcuni settori del circuito. Migliori le condizioni nel pomeriggio per la seconda sessione, che vede a fine giornata Nico Terol all’ottavo posto (1’31.593), e Matteo Baiocco al 15mo (1’32.761).
Ora ci aspettano due giorni di pausa prima di scendere in pista venerdì per la prima decisiva sfida stagionale.
Dichiarazioni al termine dei due giorni di Test
Genesio Bevilacqua: “Tornare qui in Australia fa sempre piacere, e vedendo i piloti così carichi di andrenalina e motivati mi sono sentito di consigliar loro di stare un po’ calmi essendo questo sempre un test impegnativo e a volte pericoloso. E’ stato così fatto un lavoro di approccio al pre-gara. Per quanto riguarda Nico Terol, sicuramente anche complice il fatto di aver disputato una gara qui pochi mesi fa, seppur con una moto nuova, ha trovato subito un buon passo e sempre in progressione. Ha fatto un po’ più fatica Matteo Baiocco ma è il tempo naturale che ci vuole per prepararsi alla gara quando le competizioni internazionali ti mancano da un po’ più di tempo, ma ha dimostrato verso la fine del turno di essere fiducioso e convinto e di avere il margine per migliorarsi ancora.”
Nico Terol: “Sono contento di come sono andati questi due giorni di test qui a Phillip Island. E’ stato fatto un bel lavoro, il ritmo è buono avendo girato quasi sempre con tempi vicini al mio miglior riferimento cronometrico. La moto mi piace e vedo che ho ancora del margine per migliorarmi, e questo è importante in vista dei due giorni di prove prima della gara dove cercherò di abbassare ancora il tempo. Il feeling c’è, la squadra ha lavorato molto bene e ho voglia di fare un bel lavoro da venerdì per prepararmi al meglio per la gara”.
Matteo Baiocco: “Sono stati due giorni molto importanti per me che era da qualche anno che non venivo a Phillip Island ed è una pista molto difficile e sulla quale ho sempre fatto molta fatica. Alla fine, nonostante qualche inconveniente, sono abbastanza soddisfatto perché sono riuscito a trovare il passo dell’1’32. Il mio obiettivo per questa gara è entrare nella top ten, credo di avere il ritmo per riuscirci e magari poter fare anche qualcosa di più”.
TIM e Ducati: conclusa prima tappa del progetto #TIMguardaavanti per un uso consapevole del telefonino alla guida
Pubblicato: 6 dicembre 2014 in Uncategorized
Ice bucket challenge: Nomination per Troy Bayliss
Pubblicato: 24 agosto 2014 in News, UncategorizedTag:Ice bucket challenge, sla, troy bayliss
Non è uno scherzo, anche se sembra un gioco, ne parlano tutti e nessuno si può sottrarre alla nomination. Nemmeno Troy Bayliss, nominato dal collega Ducati Niccolò Canepa, poteva sottrarsi alla “secchiata” e a sua volta ha nominato Paolo Ciabatti, Davide Tardozzi e Josh Hook, i quali hanno 24h di tempo per accettare la sfida.
Che cos’è l’Ice Bucket Challenge?
«La sfida invita le persone a farsi una doccia con un secchio di acqua ghiacciata con un video, a postare quel video sui social media, poi a nominare qualcuno e sfidarlo a fare lo stesso, per far crescere l’interesse nei confronti della SLA. Le persone possono accettare la sfida o fare una donazione a un’associzione che sostiene la lotta contro la SLA a loro scelta, o fare entrambe le cose»














