
Si conclude in modo amaro il sabato del Barni Racing Team sul circuito di Assen, teatro del quinto round del WorldSBK. Sull’iconico circuito dei Paesi Bassi, conosciuto come la Cattedrale della Velocità, Tito Rabat non è riuscito a concretizzare in gara una buona sessione di qualifica e a tre giri dalla fine si è ritirato riportando la moto al box.
Nelle FP3 il pilota spagnolo e la squadra hanno migliorato ulteriormente l’assetto già buono con cui il #53 aveva concluso le prove libere del venerdì.
Grazie anche a una buona tattica Rabat è riuscito a mettere a frutto questi miglioramenti nella Superpole e ha conquistato la P11 (1’34.499), ma in gara ha perso posizioni subito dopo la partenza e alla prima curva si è ritrovato in P16. Per tutta la gara Rabat ha lamentato assenza di feeling all’anteriore e non è mai riuscito a spingere a fondo; a tre giorni dalla fine, quando si trovava in P15, Rabat ha preferito rientrare ai box e ritirarsi.
Tito Rabat, #53
«Dopo la qualifica mi aspettavo tutto un altro tipo di gara, ma fin dalle prime fasi non avevo feeling all’anteriore e non potevo spingere per cercare i sorpassi. Ho rischiato di cadere più di una volta così ho preferito fermarmi. Stiamo cercando di capire che cosa è successo e domani ripartiamo dalla buona Superpole».
Marco Barnabò – Team Principal
«Ci sono state tante cadute a causa della perdita di aderenza dell’anteriore (Bautista, Lowes, Rinaldi ndr) e guardando le condizioni delle gomme dei primi tre al parco chiuso, avevano tutte l’avantreno molto rovinato. Tito ha avuto lo stesso problema e, vista la posizione in cui era, ha deciso di non prendere rischi inutili».