
Si conclude positivamente per il Barni Racing Team la prima delle tre gare al Circuito de Estoril, secondo round del WorldSBK. In sella alla Ducati Panigale V4 R Tito Rabat ha terminato in P9 Gara 1 mostrando un solido passo durante i 21 giri.
Dopo aver conquistato la P8 nelle prime FP3 del mattino, Tito si è ripetuto nella Superpole con il tempo di 1’36.892. Il catalano ha fatto un grande passo avanti con gomme più morbide rispetto al round di Aragon e questo ha reso la squadra ancora più fiduciosa per la gara.
Partito dalla terza fila Rabat è andato fuori traiettoria alla prima curva per evitare un contatto con un altro pilota. Dalla P13 Tito ha ricostruito la sua gara trovando un buon ritmo, superando Mahias e Sykes in pista e guadagnando posizioni grazie alle cadute di Laverty e Lowes davanti a lui.
A metà gara Rabat è stato passato da Bautista, i due spagnoli sono rimasti vicini fino al traguardo che il pilota del Barni Racing Team ha tagliato in P9. Il piazzamento ha portato anche i primi sette punti di Rabat nella classifica generale di campionato.
Tito Rabat, #53
«Ho fatto una buona partenza, ma alla prima curva mi sono ritrovato una Yamaha all’interno che non mi ha permesso di chiudere la traiettoria e mi ha fatto perdere posizioni. Quando ho passato i piloti più lenti davanti a me sono riuscito a fare il mio ritmo. Sul passo non siamo ancora performanti al 100%, ma grazie a questa gara ho potuto capire quali sono i punti della pista dove perdiamo terreno rispetto a piloti come Davies, Van der Mark, e Bautista. Se riusciamo a trovare un bilanciamento della moto che mi permette di spingere ancora di più sono convinto che possiamo fare due belle gare».
Marco Barnabò – Team Principal
«È stata una buona gara sotto diversi punti di vista, non solo sotto il profilo del risultato che ci ripaga degli sforzi fatti; con i dati raccolti e con le sensazioni del pilota abbiamo ottime informazioni per le due gare di domani in cui vogliamo fare un altro step in avanti. Dopo questa prova siamo ancora più convinti che il margine di miglioramento sia veramente ampio».