Con la messa in pausa del FIM MotoE World Championship al termine della stagione 2025, non si ferma lo studio per sviluppare le competenze di Ducati sulle tecnologie alternative alla combustione interna. Il progetto MotoE Ducati è nato con l’obiettivo di creare il know-how interno all’Azienda al fine di farsi trovare pronti se e quando la tecnologia delle batterie dovesse consentire la realizzazione di una moto elettrica stradale in linea con i valori della Casa di Borgo Panigale.
In questi anni di mondiale MotoE, Ducati ha raccolto un’elevata mole di dati grazie ai 18 piloti in griglia che si sono dati battaglia ad ogni gara. In tre anni di sviluppo, l’evoluzione delle celle ha permesso un risparmio di peso del pacco batterie del prototipo V21L di 8,2 kg, un valore in assoluto elevato, ma ancora insufficiente per rendere la “MotoGP elettrica di Borgo Panigale” leggera quanto una moto da corsa a combustione interna e con un’autonomia adeguata.
Per questo motivo Ducati, tra le varie attività di ricerca e sviluppo, è al lavoro assieme ad aziende del Gruppo Volkswagen per continuare a studiare e testare nuove tecnologie per realizzare pacchi batterie più performanti dal punto di vista della densità di energia. Lo scorso 8 settembre all’IAA Mobility di Monaco, infatti, è stato presentato il primo prototipo di V21L, equipaggiato con batterie allo stato solido di QuantumScape e realizzato in collaborazione con Audi e PowerCo. Una moto che rappresenta un primo step di sviluppo e che conferma la continuità della ricerca Ducati in merito a tecnologie alternative alla combustione interna.
La Ducati V21L, il prototipo protagonista del Mondiale FIM MotoE dal 2023, si appresta ad affrontare la sua terza stagione di corse. Nata per studiare le tecnologie alternative alla combustione interna sul banco di prova più impegnativo del mondo, la V21L è una vera e propria MotoGP delle moto elettriche. Un progetto di sperimentazione per Ducati, che ha investito sulla creazione di un patrimonio fondamentale di know-how al fine di farsi trovare pronta, se e quando la tecnologia delle batterie dovesse consentire la realizzazione di una moto elettrica stradale in linea con i valori della Casa di Borgo Panigale.
Come previsto dagli accordi con FIM e Dorna, il lavoro sulla V21L non si è fermato con la consegna dei 23 moto (18 per i piloti, più 5 di riserva) che hanno supportato le nove squadre impegnate nel Mondiale MotoE. Al contrario, le evoluzioni della V21L implementate in vista della stagione 2025 hanno coinvolto tutti gli aspetti della moto, dal powertrain all’elettronica senza tralasciare la ciclistica. Le migliorie hanno trovato riscontro nei test in pista di Franco Battaini, che da quest’anno è il nuovo collaudatore MotoE di Ducati.
Il pacco batterie della V21L ora monta al suo interno celle dalla chimica più evoluta , caratterizzate da una maggior densità energetica di 5 Ah contro le precedenti 4,2 Ah. Ciò ha consentito una riduzione del loro numero di ben 192 unità, passando da 1152 a 960, mantenendo invariate potenza e autonomia della moto. Il pacco batterie, l’elemento più vincolante per masse e ingombri, sulla Ducati MotoE è caratterizzato da una sagoma specificatamente pensata per seguire il naturale andamento della zona centrale della moto. Per non alterare la distribuzione dei pesi della V21L, i tecnici Ducati Corse hanno quindi scelto di rimuovere una cella ogni sei, distribuendo l’alleggerimento in maniera uniforme all’interno del pacco batterie e ottenendo un risparmio di peso pari a 8,2 Kg. Questo alleggerimento, secondo le simulazioni, dovrebbe offrire un miglioramento dei tempi sul giro compreso fra i tre e i quattro decimi a seconda del circuito.
Il Traction Control è ora regolabile curva per curva. I tecnici di ogni team possono definire tre diverse mappature, selezionabili dal pilota, con diverse calibrazioni del Traction Control per ogni sezione del tracciato.
La V21L è stata inoltre allungata di 4 millimetri grazie a differenti boccole di sterzo, lasciando invariate le quote di inclinazione e avancorsa, diventando così più stabile in frenata. Inoltre, il perno forcellone è ora regolabile in altezza, per dare alle squadre la possibilità di mantenere invariato l’effetto del tiro catena a fronte di cambi della rapportatura attraverso la sostituzione della corona, o di variarlo per adeguarlo alle preferenze del pilota o alle caratteristiche del circuito.
A partire dalla seconda prova del campionato, in Olanda, le V21L monteranno inoltre un nuovo cerchio posteriore privo di falsi parastrappi, alleggerendosi così di 600 g . Il guadagno risulta particolarmente rilevante in quanto relativo a masse non sospese, con notevoli benefici in termini di agilità e maneggevolezza. Grazie al risparmio sul pacco batterie e a quest’ultimo aggiornamento, il peso totale della V21L in versione 2025 passa dai precedenti 225 kg a 216,2 kg.
Il calendario 2025 prevede il primo test della stagione dall’11 al 13 aprile sul circuito di Barcellona, e un secondo l’8 maggio, alla vigilia della prima prova del campionato, a Le Mans. Le prove del Mondiale saranno sette, per un totale di 14 gare:
GP di Francia (Le Mans), 9/10 maggio
GP d’Olanda (TT Circuit Assen), 27/28 giugno
GP d’Austria (Red Bull Ring-Spielberg), 15/16 agosto
GP d’Ungheria (Balaton Park Circuit), 22/23 agosto
GP di Catalogna (Circuit de Barcelona-Catalunya), 5/6 settembre
GP di San Marino (Misano World Circuit Marco Simoncelli), 12/13 settembre
GP del Portogallo (Autódromo Internacional do Algarve), 7/8 novembre
Con la conferenza stampa di presentazione tenutasi nella sede del Comune di Bologna a Palazzo D’Accursio, si sono accesi i riflettori su “Campioni in Festa”, l’evento attraverso il quale Ducati celebrerà insieme agli appassionati le vittorie ottenute nei Campionati Mondiali MotoGP, WorldSBK e WorldSSP.
Venerdì 15 dicembre sarà l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) ad accogliere i Campioni del Mondo e tutti i Ducatisti per una grande festa a ingresso gratuito, durante la quale si alterneranno momenti di racconto in cui rivivere le emozioni delle vittorie del 2023 a spazi di puro intrattenimento, soprattutto musicale, per far divertire il pubblico.
In sede di conferenza stampa sono intervenuti Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati, Matteo Lepore, Sindaco di Bologna e Massimo Bosso, Sindaco di Casalecchio di Reno, che hanno descritto il programma dell’evento e sottolineato ancora una volta la stretta relazione tra Ducati, le istituzioni e il territorio. In rappresentanza dell’Unipol Arena, uno dei più celebri impianti sportivi coperti polivalenti in Italia, ha partecipato Claudio Sabatini.
Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati: “Abbiamo appena concluso una stagione sportiva straordinaria e siamo convinti che le grandi vittorie meritino di essere celebrate e condivise. Dopo aver portato la nostra Azienda e la sua storia sulle prime pagine internazionali, crediamo che sia doveroso festeggiare questi risultati a Bologna, il luogo dove la magia Ducati è nata ed è cresciuta, offrendo a tutti una grande festa. L’Unipol Arena ci permette di mettere in piedi uno spettacolo in grado sia di emozionare sia di far divertire gli appassionati che parteciperanno. Invitiamo tutti a unirsi alla celebrazione il 15 dicembre per vivere l’emozione di sentirsi Campioni del Mondo insieme a noi e ai nostri piloti”.
Matteo Lepore, Sindaco di Bologna: “La Ducati vince e stravince con 7 titoli quest’anno. Siamo molto felici, è una grande conferma dell’eccellenza bolognese. Faremo insieme questa grande festa e invitiamo tutti ad esserci per celebrare questo grande momento dello sport bolognese che torna ad alti livelli”.
I protagonisti indiscussi di “Campioni in Festa” saranno i piloti Ducati, che in sella alle moto più veloci del mondo hanno regalato agli appassionati una stagione sportiva da record. Sul palco salirà al gran completo il podio della stagione MotoGP 2023, monopolizzato da Ducati con il due volte Campione del Mondo Francesco “Pecco” Bagnaia (Ducati Lenovo Team) sul gradino più alto, affiancato da Jorge Martín (Pramac Racing Team) e Marco Bezzecchi (VR46 Racing Team). Saranno presenti anche i Campioni del Mondo nei principali campionati riservati alle derivate di serie: Álvaro Bautista che ha difeso il titolo WorldSBK e Nicolò Bulega che ha ottenuto il suo primo alloro in WorldSSP. Non mancheranno sul palco anche i volti del “dietro le quinte” Ducati Corse che gli appassionati hanno imparato a conoscere nelle dirette dai box: Luigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Davide Tardozzi e Serafino Foti.
A dettare il ritmo della festa saranno Barbara Pedrotti, giornalista, presentatrice TV e grande appassionata di Ducati e Gianluca Gazzoli, speaker radiofonico e conduttore televisivo. La presenza sul palco dei piloti sarà accompagnata da Guido Meda: l’inconfondibile voce che, gara dopo gara, ha raccontato il successo di Bagnaia in MotoGP a tutta Italia.
La scelta di una location come l’Unipol Arena ha reso naturale la costruzione di un programma che combina sport e musica. Lo spettacolo sul palco sarà animato da Power100: una selezione di 100 musicisti provenienti dalla Community internazionale di Rockin’1000 – che oggi conta oltre 75.000 iscritti e si esibisce negli stadi in tutto il mondo – con un repertorio di brani iconici rock. Al termine del momento dedicato ai propri eroi il pubblico potrà poi divertirsi e ballare grazie al DJ set di un ospite internazionale d’eccezione come Martin Solveig, il cui show sarà anticipato dalla live performance di Nicola Zucchi, disc jockey e producer originario dell’Emilia-Romagna protagonista di tante serate nei locali italiani.
L’apertura dei cancelli è prevista alle 20.00, lo spettacolo con i piloti sul palco si concluderà intorno alle 22.30 per lasciare spazio ai DJ set fino a circa 00.30.
L’evento “Campioni in Festa” è aperto e gratuito per tutti coloro che vorranno festeggiare insieme a Ducati. Per scaricare il biglietto di ingresso è sufficiente collegarsi a questo link. Lo show sarà anche trasmesso in diretta sul canale 208 di Sky.
Per tutti gli appassionati che desiderano fare un’immersione nel mondo Ducati è possibile vivere la Borgo Panigale Experience con la visita alla Fabbrica e al Museo Ducati. Nella giornata della festa i turni di visita nella fabbrica di Borgo Panigale saranno intensificati. Per assicurarsi il posto per la visita nell’orario desiderato, sono suggeriti la prenotazione e l’acquisto del biglietto online al sito https://tickets.ducati.com/. Il Museo Ducati sarà aperto come di consueto dalle 9:00 alle 18:00.
Ducati conclude con grande soddisfazione la sua prima stagione come fornitore unico del FIM Enel MotoE World Championship. In meno di due anni dai primi giri di pista del prototipo V21L, la Casa di Borgo Panigale ha sviluppato, prodotto e messo in pista 18 moto performanti e affidabili che hanno permesso di dar vita a un campionato combattutissimo che ha visto Mattia Casadei laurearsi primo campione del mondo MotoE nell’ultimo round di Misano. Il prototipo V21L, nato dalla collaborazione tra il reparto R&D di Ducati e Ducati Corse, è una moto elettrica unica, che integra soluzioni tecniche mai adottate prima per pacco batteria, motore e inverter.
La Ducati MotoE è la MotoGP delle moto elettriche e sin dai primi test, che si sono svolti lo scorso marzo sul circuito di Jerez, tutti i piloti del mondiale hanno elogiato performance e dinamica di guida. Il prototipo V21L ha un peso totale di 225 kg (con una distribuzione del peso di 54% all’anteriore e 46% al posteriore) e un interasse di 1.471 mm. Il motore ha valori di potenza e coppia massime rispettivamente di 110 kW (150 CV) e 140 Nm (qui tutti i dati tecnici della moto ). Il pacco batterie rappresenta un unicum nel mondo delle moto elettriche per soluzioni tecniche e performance. Pesa 110 kg, ha il case realizzato in fibra di carbonio ed è costituito da 1.152 celle batteria cilindriche del tipo “21700”, ossia celle lunghe 70 mm e del diametro di 21 mm, le più performanti disponibili sul mercato quando è partito il progetto MotoE. Le loro dimensioni contenute hanno permesso ai tecnici Ducati di studiare un pacco batterie con celle distribuite in modo da riempire tutto lo spazio disponibile all’interno della moto, una soluzione mai vista prima. A rendere ancora più unico il pacco batterie della V21L è il raffreddamento a liquido, che riesce a mantenere la temperatura costante di ogni cella e quindi permette di ricaricare la moto immediatamente dopo ogni utilizzo e garantisce performance costanti dal primo all’ultimo giro di gara.
Grazie alle elevate performance e affidabilità del prototipo V21L, il Mondiale MotoE è stato contraddistinto da un grande equilibrio e da un elevato livello di competitività da parte dei piloti e dei team che vi hanno partecipato. Nelle 16 gare disputate, dei 18 piloti iscritti ben otto hanno vinto almeno una gara e dieci, ovvero più della metà della griglia, sono saliti almeno una volta sul podio con quattro piloti che sono rimasti matematicamente in lizza per il titolo iridato fino all’ultimo round.
In gara la V21L è stata capace di migliorare i riferimenti cronometrici precedenti su ogni circuito, arrivando ad abbassare i primati sul giro per la categoria con margini fino a tre secondi. Inoltre, in quasi tutti i circuiti il prototipo V21L è stato in grado di battere anche i record della categoria Moto3. Nel Gran Premio di Francia, il primo della stagione, tutti i piloti della griglia sono stati più veloci del record precedente.
La Ducati V21L è stata anche recentemente protagonista dell’edizione 2023 di IAA MOBILITY di Monaco, dove è stata esposta con una livrea speciale ispirata alla storia sportiva della Casa motociclistica di Borgo Panigale. La grafica inedita è caratterizzata dal Rosso Ducati in abbinamento con il bianco delle tabelle porta numero, i dettagli oro e il nero della fibra di carbonio a vista ed è stata realizzata dal Centro Stile Ducati in collaborazione con Aldo Drudi appositamente per l’occasione.
I prossimi test di sviluppo sulla Ducati MotoE inizieranno a breve, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente le prestazioni di questo affascinante quanto ambizioso progetto in vista della prossima stagione iridata. Prosegue infatti l’impegno nella sperimentazione di nuove tecnologie, per acquisire ulteriore esperienza e competenze propedeutiche alla futura realizzazione di una moto sportiva elettrica Ducati che sia sportiva, leggera, emozionante e quindi in grado di soddisfare tutti gli appassionati del marchio di Borgo Panigale.
Ecco i numeri del Mondiale MotoE 2023:
– 35 le persone Ducati coinvolte nel progetto “V21L” – 33 anni l’età media delle persone Ducati impegnate nel progetto – 23 le Ducati “V21L” prodotte (18 consegnate ai team, 5 di scorta sempre pronte all’uso nel box Ducati) – 471 il numeri di giri di pista totali percorsi – 38.500 i chilometri percorsi complessivamente – 1080 il numero di ricariche effettuate – 26.496 le celle batteria utilizzate in totale – 1,4 MWh la quantità di energia rigenerata in frenata – 282 km/h la velocità massima raggiunta (GP d’Italia, Mugello, 10 giugno 2023) – 2.5” il valore medio dell’accelerazione 0-100 km/h fatto registrare dalle V21L – 2.2” il miglioramento medio dei tempi sul giro rispetto alla stagione precedente – 9.27” il distacco medio della top-10, 2.77” il minimo (GP Germania, gara 1) – 3.04” il distacco medio della top-5, 0.49” il minimo (GP Catalunya, gara 2) – 0.43” il distacco medio fra il vincitore e il secondo (incluse 3 gare bagnate), 0’’021 il minimo (San Marino gara 1) – 10 i piloti a podio (su 18 partecipanti) – 8 i diversi vincitori (su 18 partecipanti) a testimonianza dell’equilibrio del campionato – 7 i team a podio (su 9) – 5 i team vincitori di almeno una gara (su 9) a ulteriore riprova del livello dei partecipanti – 10 le posizioni recuperate nella miglior rimonta di un pilota in gara (GP Austria, gara 1) – lo spettacolo non è mai mancato
È stato presentato ufficialmente sul tracciato di Vallelunga il Mondiale MotoE 2023, il campionato riservato alle moto elettriche che vede la Ducati impegnata come fornitore unico con il prototipo “V21L”. Claudio Domenicali, CEO Ducati assieme a Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna Sports e ai rappresentanti dei principali partner del campionato hanno presentato alla stampa la quinta edizione del “torneo a emissioni zero” che per la prima volta avrà titolarità mondiale.
Claudio Domenicali CEO Ducati:“La scelta di partecipare al Mondiale MotoE come fornitore unico delle moto è un pilastro della strategia Ducati. L’elettrificazione infatti, insieme all’introduzione di combustibili carbon neutral per motori a combustione interna (e-fuel), sarà necessaria per ridurre il carbon footprint di Ducati e consentirci di raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità di lungo periodo. Ogni vera Ducati è pero soprattutto emozione per cui è molto importante gestire questa transizione con grande attenzione, avendo cura di mantenere il carattere sportivo e il divertimento di guida caratteristiche di ogni moto di Borgo Panigale. Con la V21L volevamo sfidare i limiti del settore puntando alla più performante moto elettrica mai realizzata per la pista. Volevamo soprattutto sviluppare le competenze interne all’Azienda per farci trovare pronti quando la tecnologia delle batterie, in particolare il peso, permetterà di realizzare una moto elettrica stradale con tutte le caratteristiche che contraddistinguono una Ducati. Avere contemporaneamente in pista 18 piloti con esigenze e stili di guida differenti rappresenta per Ducati una grande opportunità per studiare quello che potrebbe diventare il carattere di una futura Ducati elettrica. I primi test di Jerez sono andati molto bene. Nonostante un meteo non troppo favorevole i feedback sulla moto dei piloti e dei team sono stati molto buoni segnando il nuovo record ufficioso del circuito. Ducati non ha mai realizzato un numero così elevato di prototipi e anche questo rappresenta per noi una sfida nella sfida.”
Dopo i primi test ufficiali di Jerez di inizio marzo, la serie iridata vedrà nuovamente tutti i piloti del Mondiale in pista a Barcellona i prossimi 3, 4 e 5 aprile per poi prendere ufficialmente il via il 13 maggio con il Gran Premio di Francia a Le Mans. Il calendario prevede poi Mugello (10 giugno), Sachsenring (17 giugno) e Assen (24 giugno). Dopo la pausa estiva, le Ducati MotoE torneranno in pista a Silverstone il 5 agosto, prima di affrontare i tre Gran Premi finali al Red Bull Ring (19 agosto), Catalunya (2 settembre) e Misano (9 settembre).
Il formato vedrà due sessioni di prove libere nella mattina del venerdì, seguite da due sessioni di qualifica nel pomeriggio. Le due gare si correranno nella giornata di sabato, la prima al termine delle qualifiche della MotoGP e la seconda dopo la Sprint Race, altra novità introdotta nella stagione 2023. È previsto un nuovo format per le qualifiche mentre i team potranno contare su una struttura completamente nuova per il paddock.
I 18 piloti, supportati da 9 team, correranno in sella al prototipo “V21L”, progettato e realizzato da Ducati con un percorso di sviluppo durato poco più di un anno con il contributo dei collaudatori Michele Pirro, Chaz Davies e Alex De Angelis, che a Vallelunga ha percorso alcuni giri dimostrativi in sella alla moto elettrica Ducati. Per la Casa di Borgo Panigale questo progetto nasce con lo scopo di sviluppare competenze per il proprio futuro, mantenendo l’approccio che da sempre alimenta il DNA Ducati: sperimentare soluzioni tecnologiche nel mondo delle competizioni e lavorare affinché tutto ciò che viene sviluppato in questo ambito possa poi approdare sulle moto destinate agli appassionati di tutto il mondo.
Il prototipo “V21L” Ducati ha un peso totale di 225 kg (12 kg in meno rispetto ai requisiti minimi imposti da Dorna e FIM per una moto in grado di completare la distanza di gara) e conta su valori di potenza e coppia massimi rispettivamente di 110 kW (150 CV) e 140 Nm, che in un circuito come il Mugello le hanno consentito di raggiungere una velocità di 275 km/h. “V21L” è la MotoGP delle moto elettriche, unisce le tecnologie elettroniche e quote ciclistiche sviluppate da Ducati Corse a un processo di design e una gestione del progetto tipico di una moto stradale come la Panigale V4. È l’unione delle migliori competenze dei due mondi, corse e produzione, un prototipo con cui Ducati sperimenta in un mondo ancora tutto da scoprire, quello delle moto sportive elettriche.
A distanza di poco più di un anno dal primo test con Michele Pirro al Misano World Circuit Marco Simoncelli, è iniziata la realizzazione dei prototipi “V21L” che saranno protagonisti della stagione 2023 del FIM Enel MotoE™ World Championship. La produzione delle moto è iniziata a dicembre e le 23 unità saranno pronte per metà febbraio. Alle 18 moto che saranno portate in gara si aggiungeranno 5 unità a disposizione dell’organizzazione. Ogni prototipo viene assemblato da tecnici esperti nel Reparto Corse Ducati MotoE con lo stesso procedimento, precisione e cura dei dettagli tipici dell’alta manifattura con cui si costruisce una MotoGP.
L’avvio della produzione dei prototipi “V21L” rappresenta l’inizio di un nuovo e importante capitolo nella storia di Ducati. Per la Casa di Borgo Panigale questo progetto nasce con lo scopo di sviluppare competenze per il proprio futuro, mantenendo l’approccio che da sempre alimenta il DNA Ducati: sperimentare soluzioni tecnologiche nel mondo delle competizioni e lavorare affinché tutto ciò che viene sviluppato in questo ambito possa poi approdare sulle moto destinate agli appassionati di tutto il mondo. Per fare ciò è stata realizzata la moto elettrica più tecnologica, raffinata e sofisticata del panorama mondiale, frutto del lavoro congiunto dei progettisti dell’R&D Ducati e del team Ducati Corse. “V21L” è la MotoGP delle moto elettriche, unisce le tecnologie elettroniche e quote ciclistiche sviluppate da Ducati Corse a un processo di design e una gestione del progetto tipico di una moto stradale come la Panigale V4. È l’unione delle migliori competenze dei due mondi, corse e produzione, un prototipo con cui Ducati sperimenta in un mondo ancora tutto da scoprire, quello delle moto sportive elettriche.
Claudio Domenicali, CEO Ducati:“L’inizio della produzione della Ducati MotoE è un momento storico per la nostra Azienda, che con questo progetto sta studiando a fondo le tecnologie del futuro del mondo delle due ruote. È un ambito di sperimentazione importante, in cui stiamo investendo per costruire know-how, per farci trovare pronti se e quando la tecnologia delle batterie dovesse consentire la realizzazione di una moto elettrica stradale davvero emozionante e che quindi abbia peso, performance e autonomia che gli appassionati si aspettano da una Rossa di Borgo Panigale. Affrontiamo quindi questa nuova avventura con l’obiettivo di fare crescere le persone e le competenze interne all’Azienda per plasmare quello che potrebbe essere il carattere di una futura Ducati elettrica stradale. Il progetto MotoE rappresenta per Ducati un passo decisivo per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 lato prodotto, che si affianca alla ricerca sui carburanti sintetici (eFuel) che permettono di azzerare le emissioni totali di CO2 dei motori a combustione interna. La sostenibilità ambientale è un aspetto che tutti gli individui e tutte le aziende devono considerare una priorità se si vuole preservare il delicato equilibrio del pianeta. Anche a livello industriale Ducati è impegnata in questo senso e la realizzazione della nuova area di Finitura e Delibera Estetica classificata Nearly Zero Energy Building ne è solo l’ultimo esempio”.
Dopo un anno di test dedicati allo sviluppo che hanno visto Michele Pirro, Alex De Angelis e Chaz Davies alternarsi in sella al prototipo “V21L”, il progetto Ducati MotoE si avvicina al momento in cui le moto scenderanno in pista. Il primo test con i piloti e i team che disputeranno il Mondiale 2023 è previsto per i giorni 6, 7 e 8 marzo a Jerez a cui seguiranno altre tre giornate di prova il 3, 4 e 5 aprile sul circuito di Montmelò a Barcellona.
Il debutto in gara avverrà invece nel Gran Premio di Francia sabato 13 maggio. Il calendario 2023 del Campionato Mondiale MotoE è articolato su otto Gran Premi con due gare a weekend, entrambe di sabato. Dopo l’esordio francese il Mondiale delle moto elettriche sarà presente in tutte le successive gare Europee fino a Misano, quindi sarà al Mugello nel fine settimana dell’11 giugno, al Sachsenring in quello successivo e ad Assen in quello del 25 giugno. Dopo la pausa estiva, le Ducati MotoE torneranno in pista a Silverstone il 5 agosto, prima di affrontare i tre Gran Premi finali al Red Bull Ring (20 agosto), Catalunya (2 settembre) e Misano (10 settembre).
Ducati svela tutti i dettagli tecnici del progetto MotoE in un video in cui il prototipo viene raccontato dal team che ne ha curato la nascita e che ne sta seguendo lo sviluppo. La sigla “V21L” a Borgo Panigale identifica la prima moto elettrica Ducati, prototipo che a partire dal 2023 gareggerà nella FIM MotoE™ World Cup, di cui la Casa motociclistica bolognese sarà partner come fornitore unico con 18 moto in pista nel corso di ogni weekend di gara.
Il progetto MotoE ha una rilevanza strategica per Ducati poiché le consente di sviluppare competenze per il proprio futuro mantenendo l’approccio che da sempre alimenta il DNA della Casa di Borgo Panigale: sperimentare soluzioni tecnologiche nel mondo delle competizioni e lavorare affinché tutto ciò che viene sviluppato in questo ambito possa poi approdare sulle moto destinate agli appassionati Ducatisti di tutto il mondo.
Claudio Domenicali, CEO Ducati:“Qualche settimana fa ho avuto la straordinaria possibilità di guidare la Ducati MotoE in pista e mi sono reso immediatamente conto di star vivendo un momento storico. Il mondo sta attraversando un periodo complesso e la sostenibilità ambientale è un elemento che tutti gli individui e tutte le aziende devono considerare una priorità se si vuole preservare il delicato equilibrio del pianeta. Come Ducati abbiamo colto questa necessità e siamo andati alla ricerca di una sfida che ci consentisse di contribuire all’obiettivo comune di riduzione delle emissioni di CO2 e al contempo di tenere fede al nostro DNA legato alle competizioni. Abbiamo accettato con determinazione di sviluppare la più performante moto elettrica da corsa che la tecnologia attuale renda possibile realizzare e di utilizzare questo progetto come un laboratorio in cui costruire il nostro futuro. Il risultato che abbiamo raggiunto è sorprendente. Appena mi sono seduto sulla moto ho realizzato la qualità del lavoro svolto dal team e nel momento in cui sono rientrato nel box ho sentito un grande senso di orgoglio per quello che ancora una volta siamo stati capaci di creare”.
Per realizzare il prototipo MotoE la Casa motociclistica di Borgo Panigale ha composto una squadra che unisce progettisti di Ducati e di Ducati Corse, creando un mix di competenze davvero straordinario. La realizzazione della moto ha seguito il procedimento che abitualmente viene adottato sulle moto di produzione, innescando una stretta collaborazione tra i membri del team che ha portato a modi nuovi di pensare e di progettare, incentivati da un progetto così tecnologicamente sfidante.
La suddivisione dei compiti e il confronto continuo tra le persone che compongono la squadra sono stati fondamentali nel corso di tutto il percorso. In particolare, l’R&D Ducati si è occupato di tutte le attività di Project Management, insieme alla progettazione e alle simulazioni sul powertrain elettrico, mentre il design della MotoE è stato curato interamente dal Centro Stile Ducati che ha realizzato anche la livrea della moto. Ducati Corse ha invece lavorato sul design dell’elettronica, sulle strategie di controllo e gestione del veicolo elettrico, sulle simulazioni della dinamica e dell’aerodinamica della moto e infine sui processi di assemblaggio, test in pista e acquisizione dati.
Il risultato ad oggi è già davvero soddisfacente: la Ducati MotoE ha un peso totale di 225 kg (12 kg in meno rispetto ai requisiti minimi imposti da Dorna e FIM per una moto in grado di completare la distanza di gara) e conta su valori di potenza e coppia massime rispettivamente di 110 kW (150 CV) e 140 Nm, che in un circuito come il Mugello le hanno consentito di raggiungere una velocità di 275 km/h.
Vincenzo De Silvio, R&D Director Ducati:“Per Ducati avere la possibilità di diventare fornitori della FIM MotoE™ World Cup non è soltanto un’impresa tecnologicamente entusiasmante, è anche la maniera migliore per interpretare le sfide del nuovo millennio. Le competizioni rappresentano il terreno ideale sul quale sviluppare nuove tecnologie che poi andranno sulle moto di produzione. Al momento le sfide più importanti in questo campo rimangono relative alla dimensione, al peso, all’autonomia delle batterie e alla disponibilità delle reti di ricarica. L’esperienza di Ducati nella FIM MotoE™ World Cup sarà un supporto fondamentale per l’R&D di prodotto, insieme alla fisiologica evoluzione della tecnologia e della chimica. Far crescere le competenze interne all’Azienda già oggi è fondamentale per farci trovare pronti quando sarà il momento di mettere in produzione la prima Ducati elettrica stradale”.
Il mix di competenze, passione e lavoro del team Ducati MotoE ha portato alla nascita di una moto elettrica dalle soluzioni tecniche uniche. A partire dal pacco batteria, l’elemento più vincolante per masse e ingombri, che sulla Ducati MotoE è caratterizzato da una sagoma specificatamente pensata per seguire il naturale andamento della zona centrale della moto. Il pacco batteria pesa 110 kg e offre una capacità di 18 kWh con presa di ricarica da 20 kW integrata nel codone. Al suo interno trovano posto 1.152 celle di forma cilindrica del tipo “21700”.
L’inverter, dal peso contenuto di 5 kg, è un’unità derivata da un modello ad alte performance impiegato nelle competizioni automobilistiche per mezzi elettrici, mentre il motore (21 kg di peso e un regime di rotazione massimo di 18.000 giri) è stato sviluppato da un partner seguendo le specifiche tecniche fornite da Ducati. L’intero sistema si basa su una tensione di 800V (a pacco batteria completamente carico) per massimizzare il rendimento del powertrain elettrico e, di conseguenza, le prestazioni e l’autonomia.
Una delle soluzioni tecniche più avanzate sperimentate sul prototipo Ducati MotoE riguarda il sistema di raffreddamento. I componenti del prototipo sono raffreddati infatti da un sistema a liquido particolarmente sofisticato ed efficiente con un doppio circuito studiato per rispondere alle differenti esigenze termiche del pacco batteria e del gruppo motore/inverter . Ciò garantisce un’estrema regolarità delle temperature con benefici importanti in termini di costanza delle prestazioni ma anche delle tempistiche di ricarica. Non è infatti necessario attendere che il pacco batteria si raffreddi per poter iniziare il processo: la Ducati MotoE può essere caricata quasi contestualmente al suo ingresso al box e per ricaricarla fino all’80% della sua autonomia sono necessari circa 45 minuti.
L’involucro del pacco batteria è realizzato in fibra di carbonio e svolge anche la funzione di parte stressata della ciclistica, analogamente a quanto avviene per il motore della Ducati Panigale V4, con un telaio monoscocca Front Frame in alluminio per la zona anteriore dal peso di 3,7 kg. Il retrotreno è composto da un forcellone in alluminio dal peso di 4,8 kg con geometria molto simile a quella della Ducati Desmosedici impegnata in MotoGP. Il telaietto posteriore, che integra codino e sella pilota, è realizzato in fibra di carbonio.
Il comparto sospensioni prevede all’avantreno una forcella pressurizzata Öhlins NPX 25/30 con steli rovesciati dal diametro di 43 mm derivata dal componente in uso sulla Superleggera V4, mentre al retrotreno è presente un ammortizzatore Öhlins TTX36 completamente regolabile. L’ammortizzatore di sterzo è un’unità Öhlins regolabile.
L’impianto frenante è fornito da Brembo ed è dimensionato per le richieste specifiche della Ducati MotoE. È composto all’avantreno da da un doppio disco in acciaio da 338.5 mm di diametro dallo spessore maggiorato, il quale presenta alettature sul diametro interno al fine di aumentare la superficie di scambio termico e migliorare il raffreddamento del disco in condizioni di uso estremo su pista. Questo doppio disco in acciaio è accoppiato a due pinze GP4RR M4 32/36 con pompa radiale PR19/18. Al retrotreno la pinza P34 agisce su un’unità a disco singolo da 220 mm di diametro e 5 mm di spessore con una pompa PS13. Per azionare il freno posteriore è possibile utilizzare anche un comando posizionato sul manubrio di sinistra, una feature di cui i team partecipanti al Mondiale potranno scegliere di dotarsi.
Roberto Canè, eMobility Director Ducati:“Ricordo bene la nascita del progetto MotoE e ogni fase della composizione del team di lavoro, con il coinvolgimento dei colleghi di Ducati Corse e la ricerca di contatti interni al Gruppo Volkswagen che potessero darci suggerimenti su come sviluppare questo progetto. Per realizzare questa moto abbiamo seguito lo stesso procedimento che abitualmente seguiamo su una moto di produzione. Siamo partiti con il definire il design della moto e in parallelo l’ufficio tecnico ha iniziato a progettare i vari componenti veicolo. Il brief iniziale era realizzare una moto da corsa che rispettasse le caratteristiche minime di performance richieste da Dorna. In realtà, questo progetto ha fatto e sta facendo innamorare tutto il gruppo di lavoro coinvolto e ci sta spingendo a realizzare una moto con caratteristiche migliori rispetto a quanto richiesto inizialmente dall’organizzatore”.
Il processo di sviluppo della Ducati MotoE ha coinvolto anche il test team di Ducati Corse guidato da Marco Palmerini, che ha lavorato in pista applicando le stesse metodologie utilizzate in MotoGP, grazie anche al supporto dei piloti Michele Pirro, Alex De Angelis e Chaz Davies. In particolare, attraverso il lavoro sull’elettronica si è puntato a ottenere una risposta dell’acceleratore analoga a quella di un’unità endotermica e una risposta dei controlli elettronici (come ad esempio Ducati Traction Control, Ducati Slide Control, Ducati Wheelie Control e gestione mappe acceleratore/freno motore) sostanzialmente indistinguibile da quella delle moto da corsa a cui i piloti Ducati sono abituati.
La possibilità di applicare il metodo di sviluppo e test già utilizzato in MotoGP, con una sequenza precisa di prove da effettuare sui vari particolari per massimizzare il rendimento di ogni giornata in pista, si è avuta anche grazie all’efficienza dell’impianto di raffreddamento, che ha ridotto al minimo i tempi per la ricarica consentendo una continuità d’uso veramente significativa per una moto elettrica. Il lavoro di sviluppo ha comportato un percorso di apprendimento e formazione specifico per tutto il personale coinvolto, sfruttando le conoscenze condivise all’interno del Gruppo Volkswagen, al fine di garantire la totale sicurezza del pilota e dei tecnici.
L’appartenenza di Ducati al Gruppo Volkswagen, che ha fatto della mobilità elettrica un elemento essenziale della propria strategia 2030 “New Auto”, rappresenta il presupposto migliore per uno straordinario scambio di competenze nel campo dei powertrain elettrici. Ducati è in contatto con i centri di competenza del Gruppo e in particolar modo con il Centro di Eccellenza (CoE) di Salzgitter in Germania, ma anche con altri brand del Gruppo come Porsche e Lamborghini.
OkIl piano di lavoro del progetto Ducati MotoE è già giunto ad uno stadio avanzato di sviluppo e procede a ritmo spedito verso il 2023, anno nel quale Ducati assumerà il ruolo di fornitore unico del FIM MotoE™ World Cup con 18 moto in pista ogni weekend. L’obiettivo seguente per la Casa di Borgo Panigale è quello di sfruttare la partecipazione alla più importante competizione mondiale di moto elettriche per sperimentare nuove tecnologie, formare competenze inedite e studiare come realizzare, non appena la tecnologia lo permetterà, un veicolo elettrico Ducati che sia sportivo, leggero, emozionante e in grado di soddisfare tutti gli appassionati.
La Ducati MotoE è scesa per la prima volta in pista al Misano World Circuit Marco Simoncelli, proprio dove a ottobre è stato annunciato l’accordo con Dorna Sports. A partire dalla stagione 2023, infatti, la Casa motociclistica di Borgo Panigale sarà fornitore unico delle moto per la FIM Enel MotoE™ World Cup, la classe elettrica del Campionato del Mondo MotoGP™.
Il prototipo di moto elettrica, nome in codice “V21L”, è frutto del lavoro congiunto del team Ducati Corse e dei progettisti dell’R&D Ducati, guidati da Roberto Canè eMobility Director Ducati, ed è stato portato in pista da Michele Pirro, pilota professionista e collaudatore Ducati dal 2013, che ha testato le caratteristiche tecniche e le potenzialità della prima moto elettrica Ducati.
Roberto Canè, eMobility Director Ducati:“Stiamo vivendo un momento davvero straordinario. Faccio fatica a credere che sia realtà e non ancora un sogno! La prima Ducati elettrica in pista è eccezionale non solo per l’unicità ma anche per il tipo di impresa: sfidante sia per gli obiettivi prestazionali che per le tempistiche estremamente ridotte. Proprio per questo il lavoro di tutto il team dedicato al progetto è stato incredibile e il risultato di oggi ci ripaga degli sforzi fatti negli scorsi mesi. Non abbiamo certo finito, anzi, sappiamo che la strada è ancora molto lunga, ma intanto un primo importante ‘mattoncino’ l’abbiamo posato”.
Michele Pirro, collaudatore Ducati: “Provare in circuito il prototipo della MotoE è stata una grande emozione, perché segna l’inizio di un importante capitolo nella storia Ducati. La moto è leggera e ha già un buon bilanciamento. Inoltre la connessione del gas nella prima fase di apertura e l’ergonomia sono davvero molto simili a quelle di una MotoGP. Se non fosse per la silenziosità e per il fatto che in questo test abbiamo deciso di limitare la potenza rilasciata al solo 70% delle prestazioni, avrei potuto pensare benissimo di essere in sella alla mia moto”.
Le sfide più importanti nello sviluppo di una moto elettrica da competizione rimangono relative alla dimensione, al peso e all’autonomia delle batterie. L’obiettivo di Ducati è quello di mettere a disposizione di tutti i partecipanti della FIM Enel MotoE™ World Cup moto elettriche che siano altamente performanti e si caratterizzino per la loro leggerezza. Focus del progetto sono, oltre alle migliori prestazioni, il contenimento del peso e la costanza di erogazione della potenza nel corso della gara, ottenuta anche grazie all’attenzione nello sviluppo di un sistema di raffreddamento adeguato all’obiettivo.
L’esperienza di Ducati nella FIM Enel MotoE™ World Cup sarà un supporto fondamentale per l’R&D di prodotto. L’obiettivo è quello di realizzare, non appena la tecnologia lo permetterà, un veicolo elettrico Ducati per utilizzo stradale che sia sportivo, leggero, emozionante e in grado di soddisfare tutti gli appassionati.
Ducati è entusiasta di annunciare l’inizio della sua era elettrica: a partire dalla stagione 2023 sarà fornitore ufficiale unico delle moto per la FIM Enel MotoE™ World Cup, la classe elettrica del Campionato del Mondo MotoGP™.
L’accordo siglato con Dorna Sports, organizzatore e promotore delle più importanti competizioni internazionali a due ruote, ha durata fino al 2026 e coprirà quindi quattro edizioni della Coppa del Mondo MotoE.
Si tratta di un passo storico per la Casa motociclistica di Borgo Panigale che, seguendo la sua consuetudine di utilizzare le competizioni come laboratorio per tecnologie e soluzioni che poi diventano realtà per tutti i motociclisti, entra nel mondo dell’elettrico partendo dall’ambito più sportivo, quello della classe elettrica del Campionato del Mondo MotoGP.
L’obiettivo è quello di sviluppare competenze e tecnologie in un mondo in continua evoluzione come quello dell’elettrico, attraverso un’esperienza familiare all’azienda come quella delle competizioni. Una tradizione consolidata per l’Azienda di Borgo Panigale già con la Ducati 851, la moto che inaugurò la tradizione delle sportive stradali Ducati stravolgendone il concetto con il suo motore innovativo a due cilindri raffreddato ad acqua, l’alimentazione a iniezione elettronica e le nuove teste bialbero a quattro valvole, nata sulla base della Ducati 748 IE da competizione che ha debuttato nelle gare di endurance a Le Castellet nel 1986.
Da allora questo continuo passaggio di competenze avviene con costanza dai campionati mondiali Superbike, dove Ducati partecipa sin dalla prima edizione del 1988, e MotoGP, nel quale Ducati è l’unica casa motociclistica non giapponese ad avere vinto un Campionato del Mondo.
Un trasferimento evidente anche nei prodotti più recenti e prestigiosi della casa di Borgo Panigale: il motore V4 della Panigale è infatti strettamente derivato nella sua intera filosofia costruttiva, dalle misure di alesaggio e corsa all’albero motore controrotante, dal propulsore che ha debuttato sulla Desmosedici GP nel 2015. Dal motore della Panigale è stato poi derivato il V4 Granturismo che equipaggia la nuova Multistrada V4. Anche tutti i software di controllo veicolo sono direttamente derivati da quelli sviluppati nel mondo delle competizioni. Per non parlare dello sviluppo dell’aerodinamica.
Le soluzioni tecnologiche sviluppate nel mondo delle Corse, trasferite sui prodotti che ne compongono la gamma, permettono a Ducati di offrire ai propri appassionati moto estremamente prestazionali e divertenti da guidare. Anche la Coppa del Mondo MotoE non farà eccezione in tal senso e consentirà all’Azienda di sviluppare le migliori tecnologie e metodologie di test applicate a moto elettriche sportive, leggere e performanti.
Allo stesso tempo, l’appartenenza di Ducati al Gruppo Volkswagen, che ha fatto della mobilità elettrica un elemento essenziale della propria strategia 2030 “New Auto”, rappresenta il presupposto migliore per uno straordinario scambio di competenze nel campo dei powertrain elettrici.
L’annuncio dell’accordo è stato dato durante una conferenza stampa congiunta nella sala stampa del Misano World Circuit ‘Marco Simoncelli’ alla vigilia del Gran Premio MotoGP del “Made in Italy e dell’Emilia-Romagna”, terzultima tappa del Campionato MotoGP 2021 alla presenza di Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna Sports, e Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding.
Claudio Domenicali, CEO Ducati Motor Holding:“Siamo molto orgogliosi di questo accordo perché, come tutte le prime volte, rappresenta un momento storico per la nostra azienda. Ducati è sempre proiettata al futuro e ogni volta che entra in un nuovo mondo lo fa per realizzare il prodotto più performante possibile. Questo accordo arriva nel momento giusto per Ducati, che da anni sta studiando la situazione dei powertrain elettrici, perché ci permetterà di sperimentare in un campo controllato e conosciuto come quello delle competizioni. Lavoreremo per mettere a disposizione di tutti i partecipanti della FIM Enel MotoE World Cup moto elettriche che siano altamente performanti e si caratterizzino per la loro leggerezza. Ed è proprio sul peso, elemento fondamentale delle moto sportive, che si giocherà la sfida maggiore. La leggerezza è da sempre nel DNA Ducati e grazie alla tecnologia e la chimica delle batterie che si stanno evolvendo velocemente siamo convinti di poter ottenere un ottimo risultato. Sperimentiamo le nostre innovazioni e le nostre soluzioni tecnologiche avveniristiche sui circuiti di tutto il mondo per poi mettere a disposizione dei Ducatisti prodotti emozionanti e desiderabili. Sono convinto che anche questa volta faremo tesoro delle esperienze vissute nel mondo delle competizioni per trasferirle e applicarle anche sulle moto di serie”.
Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna Sports:“Siamo molto orgogliosi di annunciare che Ducati sarà il nuovo costruttore unico per la FIM Enel MotoE World Cup. Con la loro incredibile storia nel mondo delle corse, è un vero onore accogliere questo impegno da uno dei produttori più noti del paddock e affrontare questa nuova sfida insieme. Siamo impazienti di vedere ciò che il futuro ha in serbo e continuiamo a guardare questa tecnologia svilupparsi e crescere, con il paddock della MotoGP e la MotoE che continuano a guidare l’innovazione e l’evoluzione nel settore del motociclismo – creando al tempo stesso un incredibile spettacolo in pista”.
Questo primo passo di Ducati nel mondo dell’elettrico avrà un’influenza anche sull’evoluzione della gamma. Al momento le sfide più importanti in questo campo rimangono relative alla dimensione, al peso, all’autonomia delle batterie e alla disponibilità delle reti di ricarica. L’esperienza di Ducati nella FIM Enel MotoE World Cup sarà un supporto fondamentale per l’R&D di prodotto, insieme alla fisiologica evoluzione della tecnologia e della chimica. L’obiettivo è quello di studiare come realizzare, non appena la tecnologia lo permetterà, un veicolo elettrico Ducati che sia sportivo, leggero, emozionate e in grado di soddisfare tutti gli appassionati.
Un nuovo capitolo della FIM Enel MotoE Word Cup è più prossimo che mai. E anche quello di Ducati.
Nel corso del 2022 diversi appuntamenti e momenti di condivisione permetteranno a tutti gli appassionati di scoprire passo passo lo sviluppo del progetto.GO TO DUCATI MEDIA HOUSE FOR MORE INFO
Con il Gran Premio de la Comunitat Valenciana si chiude la stagione 2018 di MotoGP™ e Alma Pramac Racing guarda già alla stagione 2019. Dopo i test MotoGP™ di Valencia, infatti, il team volerà a Jerez de la Frontera dove nel week end 23-25 Novembre andranno in scena i test MotoE™ .
C’è grande attesa nel vedere all’opera i 18 prototipi di Energica che nel 2019 daranno vita alla FIM Enel MotoE™ World Cup con cinque Gran Premi europei (Jerez, Le Mans, Sachsenring, Spielberg and Misano) paralleli al week end di MotoGP.
Alma Pramac Racing si presenterà ai nastri di partenza di questa affascinante avventura con l’esperto pilota Alex De Angelis e il Campione del Mondo 2018 Endurance Josh Hook. Alex De Angelis (nato a Rimini, Italia, il 26 febbraio del 1984) ha esordito con delle minimoto nel 1995 ed è approdato al motomondiale nel 1999. In carriera ha ottenuto 4 vittorie e 39 podi nelle classi 125cc e 250cc sfiorando il titolo di Campione del Mondo 125cc nel 2003 (secondo posto). Nel 2009 la sua migliore stagione in MotoGP chiusa all’ottavo posto in classifica dopo aver conquistato il podio (secondo posto) ad Indianapolis. Nel 2013 Alex De Angelis ha difeso i colori di Pramac Racing a Laguna Seca in sostituzione di Andrea Iannone sfiorando la Top 10 (11° posto) in sella alla Ducati Desmosedici GP.
Il suo compagno di squadra sarà l’australiano Josh Hook (nato a Taree, New South Wales, Australia, il 9 gennaio del 1993), selezionato nel 2009 per competere nella Red Bull MotoGP™ Rookies Cup e successivamente tra i grandi protagonisti sia nei campionati australiani che giapponesi oltre che nella 8 ore di Suzuka dove si è classificato al secondo posto nel 2015. Hook correrà nella prossima stagione anche nel Campionato del Mondo Endurance per difendere il titolo appena conquistato nella stagione 2018.
Alex De Angelis
“Sarà senz’altro elettrizzante. Può sembrare un gioco di parole ma non lo è. Sono entusiasta di fare parte di questo progetto e mi fa molto piacere tornare a far parte di questa squadra con la quale ho già avuto un’esperienza molto felice a Laguna Seca nel 2013. E’ un team molto professionale e sicuramente potrà darmi quell’aiuto in più per poter fare bene. Sono fermo da un anno e per questo ho tanta voglia di arrivare a Jerez per tornare in pista: sarà un buon rodaggio per me sia per la nuova moto. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a Paolo Campinoti e Francesco Guidotti per avermi dato questa possibilità. Conosco bene il profondo spirito di competizione del team e farò di tutto per ottenere grandi risultati”.
Josh Hook
“Sono entusiasta di essere con Alma Pramac Racing per questa nuova avventura con la MotoE™. La stagione 2019 sarà la prima di molti anni per questa nuova categoria e rappresenta per me una grande opportunità. Sono molto grato al team per aver creduto nella mia capacità e sono certo che potremo toglierci grandi soddisfazioni. Ovviamente la MotoE™ è una novità per tutti, quindi sarà fantastico lavorare sullo sviluppo della moto e sono sicuro che potremo fare delle belle gare. Abbiamo alcuni giorni di test la prossima settimana a Jerez e non vedo l’ora di lavorare con il team su questo nuovo progetto in modo da poter avere una reale comprensione della moto. Vorrei ringraziare ancora una volta il team Alma Pramac Racing per aver reso possibile tutto questo”.