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Riprendono i preparati per la nuova stagione sull’Autódromo Internacional do Algarve di Portimão che, fra esattamente due settimane, dal 24 al 26 marzo, ospiterà il Gran Premio del Portogallo, l’appuntamento inaugurale del Campionato Mondiale MotoGP 2023.

Sabato 11 e domenica 12 marzo, i piloti della MotoGP saranno infatti impegnati nelle ultime due giornate di test precampionato sul tracciato portoghese. Per Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini le due sessioni di 8 ore disponibili saranno importanti per completare il lavoro di sviluppo delle loro Desmosedici GP in configurazione 2023 iniziato lo scorso febbraio nel test di Sepang, ma saranno anche fondamentali per avviare il lavoro di messa a punto delle loro moto in vista del primo weekend di gara.

A partire da quest’anno, il programma del fine settimana prevedrà l’aggiunta di una gara sprint il sabato pomeriggio in tutti i Gran Premi, la quale richiederà l’adozione di una strategia differente da parte di team e piloti rispetto ad una gara tradizionale. Bagnaia e Bastianini dovranno quindi lavorare anche su questo differente approccio al fine settimana di gara nel corso delle due giornate di test.

Francesco Bagnaia (#1, Ducati Lenovo Team)
“Manca ormai pochissimo alla prima gara della stagione e perciò questo test sarà davvero importante. A Sepang siamo riusciti a fare un buon lavoro e a portare la moto nuova allo stesso livello di quella dello scorso anno. Ci manca poco per essere al 100% e sono sicuro che qui riusciremo a completare il nostro lavoro. Portimão è una pista molto diversa da Sepang e, ovviamente, anche le condizioni climatiche lo sono. Sarà fondamentale quindi riprovare le diverse carene testate in Malesia per poter avere altri dati da analizzare prima di prendere una decisione finale. Infine, dovremo lavorare anche sul weekend di gara e soprattutto sulla gara sprint. Saranno due giornate intense, ma sono pronto ed entusiasta di rimettermi al lavoro”.

Enea Bastianini (#23, Ducati Lenovo Team)
“Sono contento di tornare in pista questo weekend e rimettermi al lavoro per preparare la nuova stagione. Ormai mancano praticamente due settimana alla prima gara e non vedo l’ora! Nonostante a Sepang siamo riusciti a completare buona parte del nostro programma, anche qui ci aspetteranno due giornate molto intense. Sarà importante ripetere alcune prove fatte in Malesia per avere dati diversi da poter confrontare. In più, bisognerà iniziare a lavorare sulla messa a punto della moto per la gara e simulare una gara sprint per capire come dovremo affrontare questa novità che ci aspetta quest’anno. Speriamo di trovare bel tempo in entrambe le giornate”.

I piloti del Ducati Lenovo Team scenderanno in pista sabato 11 marzo alle ore 9:30 locali (CET -1) per la prima sessione di test della durata di 8 ore.

Nello stabilimento di Borgo Panigale è iniziata la produzione del nuovo Scrambler Ducati, già protagonista del settimo episodio della World Premiere 2023. Uno Scrambler® tutto nuovo nella linea e nei concetti, che mantiene quello spirito e quell’energia originali che hanno reso questa famiglia un successo mondiale da oltre 100.000 appassionati. Una moto inconfondibile, dinamica, accessibile e sicura per un uso quotidiano, con un nuovo design accattivante e moderno, dedicata a chi cerca la libertà e desidera esprimere il proprio stile di vita attraverso le sue scelte.

La produzione del primo esemplare è stata festeggiata nel nuovo edificio di Finitura e Delibera Estetica  con un evento in perfetto stile Scrambler®. Dopo il tradizionale “battesimo” da parte dell’AD Claudio Domenicali, la cerimonia si è infatti trasformata in una festa animata da musica in cui tutti i dipendenti hanno potuto ammirare in anteprima tutte e nove le colorazioni del nuovo Scrambler®.

Le possibilità di personalizzazione, da sempre elemento distintivo dello Scrambler®, con questa seconda generazione si spingono ancora più avanti grazie al nuovo serbatoio della Icon. La porzione colorata è una cover che può essere facilmente sostituita, così come lo possono essere i parafanghi, i tag sui cerchi e le cover del proiettore anteriore. Così il look dello Scrambler®  può adattarsi a tutti i gusti con grande facilità. Ai tre colori base (‘62 Yellow, Thrilling Black e Ducati Red) se ne aggiungono altri sei (Storm Green, Rio Celeste, Tangerine Orange, Jade Green, Sparkling Blue, Velvet Red), disponibili come kit accessorio, per vestire il nuovo Scrambler® Icon di nove livree diverse.

Grazie a un peso diminuito di ben 4 kg, al nuovo Ride-by-Wire e al Quick Shift accessorio, lo Scrambler® offre una guida più brillante. È più sicuro, moderno, digitale e tecnologico grazie ai Riding Mode, al Ducati Traction Control e al cruscotto TFT a colori. Tutto questo senza tradire quella semplicità e quell’autenticità che da sempre rappresentano valori essenziali per tutti gli appassionati Scrambler® . Motore bicilindrico Desmodue raffreddato ad aria, telaio a traliccio, manubrio largo, baricentro basso e divertimento nella guida rimangono caratteristiche imprescindibili anche per la nuova generazione di Scrambler®.

Il risultato di questa ricetta sono tre nuovi Scrambler®: Icon, Full Throttle e Nightshift. Tre moto dall‘impronta differente, accomunate da una posizione di guida rilassata e dal peso contenuto, per offrire agli appassionati di ogni esperienza e capacità un grande piacere di guida, tanto nei tragitti urbani quanto nelle gite fuori porta.

Oli Bayliss ed il Team D34G Racing hanno completato il Motul Indonesian Round del Campionato Mondiale FIM Supersport 2023, il secondo evento della stagione, che si è tenuto al Mandalika International Street Circuit. Il giovane pilota australiano ha chiuso in ottava e dodicesima posizione le due gare del fine settimana sul tracciato indonesiano, che ha fatto il suo debutto in WorldSBK solamente a fine 2021.

Le performance di Bayliss in gara sono state condizionate da una Superpole sottotono, nella quale il pilota #32 ha faticato nel trovare il giusto feeling con la moto e le gomme – chiudendo quindicesimo. Dopo alcune modifiche apportate al setup della sua Ducati Panigale V2 955, è riuscito a mettere insieme una performance entusiasmante nella gara uno del sabato, dalla quinta fila della griglia di partenza, riuscendo a recuperare diverse posizioni ed a tagliare il traguardo all’ottavo posto.

Gara 2 ha visto Bayliss faticare nel trovare il passo nei primi giri, con la variabile aggiunta di un piccolo problema ad una carena che ha reso più complesso l’utilizzo della leva del cambio. In ogni caso, Bayliss non si è dato per vinto ed ha tenuto duro fino alla fine, chiudendo in dodicesima posizione e conquistando altri punti iridati in attesa del debutto sul suolo europeo, in programma dal 21 al 23 aprile al TT Circuit Assen nei Paesi Bassi.

#34 OLIVER BAYLISS
“Il weekend non è andato così liscio quanto avremmo sperato e quando le qualifiche non vanno secondo i piani, finiscono ovviamente per giocare un ruolo importante nei risultati di gara. In ogni caso, sono contento di come sia andata gara uno: il team ha trovato un buon set-up per la Ducati Panigale V2, e il merito è tutto loro, ed un ottavo posto dalla quinta fila della griglia direi che non è male. 

In gara due abbiamo deciso di compiere un altro passo nella direzione presa in gara uno ed eravamo molto più costanti, pur mancandoci il passo ad inizio della corsa. Ho avuto inoltre un piccolo problema dal secondo giro in avanti a causa di una carena che è andata ad interferire con la leva del cambio. In ogni caso, sembra che abbiamo preso una buona direzione e stiamo facendo dei progressi. Ora è tempo di una piccola pausa prima di iniziare la preparazione in vista di Assen.”

DAVIDE GIUGLIANO – TEAM MANAGER D34G RACING
“Il weekend è stato sicuramente un po’ complicato qui in Indonesia, diciamo dal sapore dolceamaro. In alcuni aspetti siamo andati bene mentre in altri un po’ meno; alcune modifiche hanno portato a miglioramenti, altre non hanno funzionato. In ogni caso gara uno è stata positiva – abbiamo fatto quello che potevamo. In gara due, invece, dopo una buona partenza le cose si sono complicate un po’, complice anche un piccolo problema tecnico che non ha permesso a Oli di esprimersi al meglio. In ogni caso a me piace vedere il bicchiere mezzo pieno e chiaramente le prestazioni di Oli stanno migliorando nel confronto con lo scorso anno, e questo è sicuramente buono. La squadra sta lavorando bene. L’unica vera pecca è la qualifica, su cui dovremo continuare a lavorare nelle prossime gare e test.”

Una pazza domenica in Indonesia. Succede di tutto sul circuito di Mandalika, con due bandiere rosse che interrompono sia la Superpole Race che Gara-2. Alla fine, Alvaro Bautista conquista la quinta vittoria su sei gare nella stagione 2023 di WorldSBK.

La giornata inizia con una Superpole Race difficile per i piloti del team Aruba.it Racing – Ducati: Bautista cade quando è in terza posizione (P10 in griglia in Gara-2) e Rinaldi chiude settimo.

L’inizio di Gara-2 è spettacolare. Il pilota italiano prende la testa al quinto giro e quando viene esposta la bandiera rossa (Lap 8) ha 2,5 secondi di vantaggio su Razgatlioglu. Nella seconda partenza Rinaldi difende la prima posizione e Bautista (che prima della red flag aveva recuperato 6 posizioni) si prende il secondo posto dopo 5 giri. Le posizioni rimangono invariate fino a 4 giri dalla fine quando lo spagnolo supera il compagno di squadra, evidentemente in crisi con la gomma anteriore. A metà dell’ultimo giro, però, Rinaldi va lungo e vede svanire una possibile “doppietta”.

P1 – Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati #1)
“E’ stata una giornata incredibile. E’ successo di tutto, prima nella Superpole Race poi in Gara-2. Sono caduto al mattino perché dopo il sorpasso di Jonathan sono andato sulla parte sporca della pista. La partenza dalla decima posizione in Gara-2 non è stata facile anche perché questo è un circuito che non offre molti punti per attaccare. Poi, dopo la bandiera rossa, pensavo di non riuscire a prendere Rinaldi che aveva un passo molto veloce. Alla fine però mi sono avvicinato e sono riuscito a conquistare la prima posizione. Abbiamo tanta fiducia e vogliamo continuare a dimostrare di essere competitivi”.

P4 – Michael Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati #21)
“Sono arrabbiato ed è inevitabile che sia così. La partenza in Gara-2 è stata incisiva, il feeling nei primi giri era eccellente e sono riuscito anche a prendere la testa con un bel margine. Poi ho visto la bandiera rossa: la cosa più importante è che nessun si sia fatto male ma è chiaro che sono tornato al box deluso perché sentivo di avere tutte le carte in regola per poter vincere la gara. Dopo la seconda partenza ho tenuto la testa finchè il drop dell’anteriore non mi ha permesso di mantenere un passo accettabile ed alla fine ho rischiato di cadere. Dobbiamo però guardare alle cose buone che abbiamo fatto e da queste dovremo ripartire in Europa”.
 

  • WorldSSP

Dopo essere partito dalla Pole Position, Nicolò Bulega difende la prima posizione per tre giri. Il passo, però, non è incisivo ed il pilota italiano si ritrova quarto al sesto giro. Bulega stringe i denti e a 5 giri dalla fine supera Oncu (Kawasaki) per conquistare il podio (P3)

P3 – Nicolò Bulega (Aruba.it Racing WSSP #11)
“Sono abbastanza contento per questo weekend. Abbiamo conquistato la nostra prima pole position e siamo tornati a casa con un podio. Il bilancio è positivo perché, se devo essere sincero, il feeling con la moto non è stato quello che abbiamo avuto in Australia. Abbiamo sei settimane per analizzare i dati e farci trovare pronti per Assen”

Il secondo weekend del campionato mondiale Superbike, disputato sull’isola di Lombok (Indonesia), sul tracciato del Mandalika Street International Circuit, era un incognita per il Barni Spark Racing Team. Danilo Petrucci era solo alla seconda gara con la Panigale V4 F23 e non aveva mai visto questo tracciato dove quasi tutti gli altri protagonisti di questo campionato avevano corso solo tre mesi fa. Il venerdì era partito in salita con gomme distrutte e distacchi notevoli da recuperare, ma già dal sabato la musica era cambiata con Petrucci capace di concludere gara 1 al quinto posto. La due gare della domenica sono state altrettanto positive: Danilo ha concluso la Superpole in undicesima posizione e poi ha ripetuto il capolavoro sulla lunga distanza conquistando la sesta posizione assoluta e il piazzamento come miglior pilota indipendente.

Scattato ottavo nella Superpole Race, dopo sole due curve, è stato tamponato da Lowes, che ha colpito anche Baz. Petrux è precipitato in ventesima posizione, ma la caduta della BMW ha lasciato olio in pista e la gara è stata interrotta con la bandiera rossa. Si è ripartiti dunque con la stessa griglia della Superpole per una corsa di soli 8 giri: Petrucci non è riuscito a essere veloce con le gomme nuove e ha chiuso undicesimo. Van der Mark e Redding lo hanno sorpassato al giro 5 e Aegerter gli ha soffiato la top 10 al penultimo giro. 

Anche gara 2 è stata fermata per la caduta di Van der Mark e Oettl, quando Danilo era in ottava posizione. Stavolta dopo la seconda partenza il #9 è riuscito ad attaccarsi al gruppetto in lotta per la top 5 seguendo da vicino Locatelli per tutta la gara (di soli 14 giri) e guadagnando la settima posizione per la caduta di Rea. A tre giri dalla fine il pilota del Barni Spark Racing Team è salito in sesta per un “lungo” di Bassani ed ha tagliato il traguardo come miglior pilota indipendente. Un risultato che mancava alla squadra bergamasca dal round di Argentina del 2018. 

Con il quinto posto in gara 1 e il sesto in gara 2 Danilo Petrucci porta a casa 21 punti per la classifica di campionato, dove è ottavo a quota 36, secondo dei piloti indipendenti dietro Bassani (51 pt). Ora la Superbike si ferma per un mese e mezzo, fino al round di Assen del 21-23 aprile.

Danilo Petrucci, #9 – Superpole Race (P11); Gara 2 (P6)

“Finalmente sono tornato al parc fermé anche se “solo” come miglior pilota indipendente. È una bella iniezione di fiducia per me e per la squadra che se lo meritava per il grande lavoro che ha fatto in questo inizio di stagione. Non siamo ancora all’obiettivo che ci siamo prefissi, che è di salire sul podio, ma quella che doveva essere la gara più difficile fin qui è stata la migliore, perciò non posso che essere soddisfatto. Peccato per la Superpole Race, sembra un autoscontro, non capisco il comportamento di alcuni piloti, ma evidentemente va bene così”. 

Marco Barnabò, Team Principal

“È stata una domenica frizzante. Nella seconda partenza della Superpole Race la temperatura della nostra come posteriore è schizzata in alto e ci ha impedito di fare una buona gara. Questo ci ha costretto a partire più indietro anche in gara 2, ma Danilo è stato veramente bravo. Abbiamo azzeccato anche la scelta di mettere la gomma più morbida al posteriore e al secondo start della gara lunga siamo partiti con gomme usate perché il pilota si esprime meglio in quella condizione. Voglio dedicare questi due risultati a tutta la squadra che ha lavorato veramente bene, sono sicuro che questo sia solo un punto di partenza per la nostra stagione. Un grazie anche agli sponsor che hanno continuato a credere in noi e adesso speriamo di toglierci tutti insieme delle belle soddisfazioni”.

Questa pista, questo luogo, proprio non ne vuole sapere di essere gentile nei confronti del Team Go Eleven. Quando la squadra piemontese sembrava aver trovato la quadra, e Philipp era pronto per lottare nella Top Ten, un pilota davanti è caduto ed il numero 5 non ha potuto evitare la sua moto! Zero punti, ma bisogna prendere il buono di questa domenica, dove il pilota tedesco si è mostrato aggressivo nei sorpassi e con un ritmo in linea con le posizioni importanti. 

Il Warm Up odierno è stato un turno particolare; la pista era ancora umida dalla pioggia caduta nella notte, ma comunque i tempi sul giro erano veloci e competitivi. Tante cadute hanno spezzato il turno, Philipp Oettl ha testato la SCQ in ottica Superpole Race, ma dopo due giri era completamente distrutta, senza fornire un extra vantaggio nei primi giri. Scelta obbligata sulla SCX-evoluzione per la gara corta

In Superpole Race c’è stato il vero click del del tTam Go Eleven. Philipp si è sentito subito bene, in partenza si è trovato a ridosso della decima posizione grazie anche a diversi contatti. La bandiera rossa ha stoppato la gara, permettendo a diversi piloti che erano caduti di tornare al box e ripartire. Ripartito dalla 15esima posizione, non ha avuto un’ottimo scatto, tanto da ritrovarsi diciottesimo. Con soli otto giri a disposizione era difficile recuperare, ma con un ottimo ritmo si è portato in tredicesima, inseguendo il gruppo composto da Gerloff, Petrucci ed Aegerter. Diversi giri sul 33, un passo gara decisamente migliore rispetto alla giornata di ieri, che faceva ben sperare per Gara 2. 

In Gara 2 Philipp scatta bene, difende la sua posizione e si mette nella scia di Aegerter. Tenta l’attacco in Curva 10, va lungo, ma il feeling c’é. Con il passare dei giri davanti si accende la lotta, ed il pilota numero 5 è nel gruppo il lotta per la Top 9, con tanti piloti all’interno. Sorpassa Lowes ed Aegerter, ma al settimo giro, in curva undici Van Der Mark è protagonista di un violentissimo highside. Philipp, che lo insegue da vicinissimo, si trova la moto che rimbalza davanti a lui, ma non può evitarla. L’impatto per fortuna è a bassa velocità, ma comunque il pilota tedesco impatta violentemente sulla sua moto e, dati anche i danni riportati alla Ducati, non riesce a ripartire. Peccato perché il ritmo c’era, era davvero competitivo e pronto ad attaccare il gruppo davanti che in quel momento era leggermente più lento. Il pilota sta bene, tutto ok, ma purtroppo si torna a casa con zero punti da questa Domenica.

Ora la Superbike si ferma per un mese e mezzo circa, appuntamento ad Assen, Olanda, quando inizierà la stagione europea. Il Team Go Eleven deve portare nel proprio bagaglio l’ottimo Round di Phillip Island e questa domenica di Mandalika, dove comunque ha saputo ritrovare velocità, in seguito ad un weekend difficile. Ovviamente qui non sono arrivati i risultati sperati, ma l’importante è dimostrare una crescita ed un miglioramento. Nelle due gare di oggi, Philipp ha migliorato nettamente il quarto settore, riuscendo così ad essere più competitivo in tutto il tracciato!

Philipp Oettl (Rider): 
“Abbiamo fatto solo pochi giri oggi! Nella Superpole Race ho avuto un buon feeling, molto meglio dei due giorni scorsi, ed ho migliorato il quarto settore, realizzando che me la sarei potuta giocare in Gara 2. Poi, proprio in quest’ultima, Van Der Mark mi è caduto davanti, la sua moto è rotolata in aria e si è fermata velocemente, non potevo evitare la sua BMW. Sto bene, ma sono un po’ deluso. E’ un peccato perché ero in una buona posizione. Arriviamo da due weekend di gara, uno è stato molto positivo, l’altro si è rivelato più in salita, ma alla fine abbiamo ritrovato la nostra strada. Continuiamo a lavorare e non vediamo l’ora di tornare ad Assen!”

Denis Sacchetti (Team Manager):
“Oggi, nonostante il risultato finale non ci premi, sono contento di come il Team e Philipp hanno reagito. Abbiamo fatto uno step importante in avanti, ma non siamo stati fortunati. Nella Superpole Race la bandiera rossa e la ripartenza ci ha penalizzato, perché Philipp era partito bene, e stava lottando per conquistare le prime tre file di Gara 2, mentre nella seconda gara Van Der Mark è caduto proprio davanti a noi, e non abbiamo potuto evitare la sua moto. Fortunatamente Philipp sta bene e non ha riportato alcun trauma. Ora guardiamo avanti, si torna in Europa e credo che ci siano tutte le basi per fare un bel campionato”

Il Sabato di Mandalika si è rivelato duro e difficile per il Team Go Eleven; in Superpole un pilota ha chiuso il gas in piena traiettoria, ostacolando Philipp che si trovava poco dietro. Poi nella prima parte di Gara 1 la squadra italiana si è ben difesa, dopo una buona partenza, salvo subire un netto calo nella seconda parte. Punti conquistati, ma di certo non è l’obiettivo di Go Eleven dopo quanto ottenuto solo pochi giorni fa.

Le FP 3 sono state un turno particolare; pochi piloti hanno migliorato rispetto a ieri, Philipp è entrato con gomme usate, cercando di testare le modifiche apportate, trovando subito un buon feeling. Passato alle gomme morbide, è riuscito a migliorare pochi decimi, i quali comunque gli hanno permesso di entrare nella Top Ten del turno. Purtroppo buona parte del distacco viene accumulato nell’ultimo settore, dove da due anni continuano le difficoltà per la Ducati guidata dal portacolori Go Eleven. 

In Superpole, purtroppo, Philipp Oettl si è visto protagonista di un discusso episodio durante il giro veloce, che sostanzialmente gli ha fatto gettare alle ortiche il risultato. Dopo buoni primi tre settori, in linea con la Top Ten, al quarto settore Rea ha completamente chiuso il gas in traiettoria, costringendo Philipp ad evitarlo. Oltre a rischiare tantissimo la collisione, il pilota tedesco ha perso parecchi decimi. Sono episodi che succedono in pista, Rea è stato penalizzato ed si è anche recato al box Go Eleven per scusarsi, in prima persona. Quindicesima posizione ed un weekend ancora più in salita di quanto già non lo fosse. 

Per Gara 1 la scelta della gomma posteriore è stata un rebus, risoltosi solamente in griglia; SC0, la “più dura” così da poter spingere dal primo giro senza problemi. Philipp ha un’ottima partenza, riesce a recuperare subito un paio di posizioni, e complice anche l’impatto tra Rinaldi e Bassani alla prima curva transita sul traguardo intorno all’undicesima posizione. I primi dodici-tredici giri di gara sono buoni, il pilota tedesco riesce a tenere il passo per la Top Ten, restando attaccato a Lecuona. Negli ultimi passaggi, però, soffre parecchio, alza il ritmo, difendendo la tredicesima posizione fino alla bandiera a scacchi. Una gara difficile, in cui il numero 5 ha subito parecchi sorpassi nell’ultimo settore, non riuscendo a difendersi in alcun modo. L’importante è conquistare punti, e vi è stato uno step avanti rispetto a ieri, ma ancora non è abbastanza per lottare nelle posizioni di testa. 

Per la giornata di domani servirà trovare un’ulteriore passo in avanti; il distacco non è elevato, ma quest’anno i piloti sono davvero tutti vicini e basta un nulla per entrare o uscire dalla Top Ten. Purtroppo qui a Mandalika le cose non funzionano dal Venerdì, piano piano tutto lo staff sta lavorando per uscire dai problemi, per chiudere il gap, ma non è così facile, e spesso facendo modifiche sorgono ulteriori difficoltà. Mancano due gare e ancora ci sono tanti punti in palio; vietato mollare!

Philipp Oettl (Rider): 
“Questa mattina siamo partiti bene, il feeling non era male, meglio di ieri, poi in Superpole mi sentivo abbastanza bene. Nel mio giro veloce rea ha chiuso il gas in un punto molto pericoloso, io ero dietro di lui, ho dovuto cambiare traiettoria e chiudere il gas, altrimenti mi sarei potuto inserire nella Top Ten. E’ venuto a scusarsi, lo accetto, era la cosa giusta da fare, penso che avrei fatto lo stesso. E’ un sei volte Campione del Mondo e lo apprezzo ancora di più. In gara sono partito molto bene, poi non sapevo bene cosa aspettarmi, perché qui ogni volta che entriamo in pista le condizioni sono diverse. Ho faticato soprattutto nella seconda parte di gara. Penso che stiamo lavorando nella giusta direzione, abbiamo il potenziale per migliorare, abbiamo preso punti, ma ancora non ho un buon feeling qui a Mandalika. Ci riproverò domani!”

Denis Sacchetti (Team Manager):
“Stiamo soffrendo molto qui a Mandalika, non siamo così lontani come sembra, ma con il livello della categoria di quest’ anno, perdere pochi decimi significa moltissime posizioni. In Superpole purtroppo non abbiamo espresso il nostro potenziale a causa del quasi contatto con Rea, ma è venuto a scusarsi e lo accettiamo, può succedere a tutti di sbagliare. La gara è stata importante per individuare i punti dove possiamo lavorare, sia noi che Philipp, e domani proveremo a fare uno step in avanti. Qui dobbiamo cercare di risolvere il quarto settore, perdendo così tanto in quel punto siamo troppo vulnerabili a sorpassi di altri piloti. Domani dovremo difenderci e cercare di conquistare altri punti!”

Sorprendente risultato per Danilo Petrucci e il Barni Spark Racing Team in gara 1 in Indonesia. Dopo una splendida battaglia con le Kawasaki ufficiali, il 32enne ternano è riuscito a centrare un fantastico quinto posto e a concludere la gara non distante dal podio. 

Sul tracciato del Mandalika International Street Circuit, per lui completamente nuovo, Petrux ha mostrato tutte le sue qualità fin dalla Superpole. Nella sessione di qualifica si è messo in scia a Bautista e ha evitato il traffico nel giro lanciato. La giusta tattica e una guida pulita gli hanno permesso di effettuare il suo record personale del weekend in 1’32.709, ottavo miglior tempo assoluto. Grazie alla penalità inflitta a Rea, Petrux ha guadagnato una ulteriore posizione sulla griglia di partenza di gara 1. 

Alla partenza il #9 è scattato alla grande e sfruttando la confusione della prima curva si è messo addirittura in quarta posizione. Sopravanzato quasi subito da Locatelli, Petrucci ha poi ingaggiato una lotta serrata con le Kawasaki ufficiali nella parte centrale della gara: Lowes e Rea prima lo hanno passato, ma da tre/quarti in avanti hanno avuto un crollo e Danilo ha effettuato il contro-sorpasso. I giri trascorsi dietro le due Kawasaki e il tempo perso nei sorpassi, però, gli hanno fatto perdere il contatto con Bassani, i due hanno girato sullo stesso ritmo nell’ultima parte di gara, ma il gap era oramai di un paio di secondi e Petrux si è “accontentato” della quinta posizione.

Danilo Petrucci, #9 – Superpole: 1’32.709 (P7); Gara 1 (P5)

“Sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto e della mia gara, ma con il team saremo davvero contenti quando saliremo sul podio perché è quello il nostro obiettivo. La squadra ha fatto un grande lavoro per cercare di capire cosa servisse e oggi ha funzionato tutto. Sono stato troppo conservativo all’inizio, ho subito troppi sorpassi e questo mi ha un po’ limitato. Ho fatto una bella battaglia con Rea, ma ho perso il contatto da Bassani; avevo molta paura del consumo della gomma. Ora so che domani posso essere un po’ più incisivo all’inizio, ma al di là di queste considerazioni devo dire che sono soddisfatto del risultato di oggi. Finalmente siamo dove dovremmo essere”.

Marco Barnabò, Team Principal

“Il risultato di oggi è addirittura meglio di quello che speravamo. Questo sicuramente è frutto dell’ottimo lavoro fatto da tutto il team, ma soprattutto – come al solito – è merito del pilota. Ha lottato, ci ha creduto e ha fatto una prestazione maiuscola. Oggi Danilo ha fatto la differenza. Secondo me non è ancora al suo limite e serve ancora un po di tempo prima che  prenda davvero fiducia nella moto, nelle gomme; ma l’importante è lavorare bene, migliorare e andare avanti. Questo è quello che abbiamo fatto e che dobbiamo fare anche per domani e per le prossime gare”.

Alvaro Bautista conquista la quarta vittoria consecutiva nella stagione 2023 di WorldSBKMichael Rinaldi parte con grandi ambizioni ma cade alla prima curva.
Questi gli high lights di Gara-1 per il team Aruba.it Racing – Ducati sul circuito di Mandalika (Isola di Lombok, Indonesia)

Partito dalla terza posizione, Bautista si incolla a Ragzatlioglu (Yamaha) dimostrando di aver un passo gara estremamente incisivo. Al sesto giro il pilota spagnolo prende la testa della gara passando poi sotto la bandiera a scacchi con cinque secondi di vantaggio su Toprak.

Dopo un venerdì molto buono ed una qualifica positiva (P4), Rinaldi parte bene ma alla prima curva non riesce a controllare la moto e cade sbattendo la testa. Il controllo medico ha escluso complicazioni e Rinaldi sarà regolarmente in pista domani.

P1 – Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati #1)
“Non è stata così facile come può essere sembrata. Con una temperatura così alta era molto importante gestire nel modo migliore le gomme, giro dopo giro. Nella prima parte della gara sono stato dietro a Toprak cercando di non stressare troppo la gomma anteriore. Poi ho capito di avere le potenzialità per superarlo e anche per staccare il gruppo degli inseguitori che era numeroso.  Sono felice perché lo scorso anno abbiamo fatto molta fatica su questo circuito. E questo significa che abbiamo fatto uno step importante”.

DNF – Michael Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati #21)
“Sono dispiaciuto per la caduta, soprattutto perché non sono riuscito a vedere come sarebbero andate le cose. Visto l’andamento della gara credo che avremmo potuto senz’altro combattere per il podio e per questo sono doppiamente amareggiato. Per fortuna la caduta non ha avuto conseguenze né per me né per gli altri piloti in pista. Il potenziale, dopo le prove di ieri e questa mattina, era alto. Adesso dobbiamo solo pensare a fare delle belle gare domani”.   
 

  • WorldSSP

Nicolò Bulega conquista la sua prima Pole Position in WorldSSP ma una leggera pioggia caduta durante lo schieramento in griglia rovina i suoi piani. Sulla pista insidiosa, infatti, il feeling del pilota italiano non è dei migliori. Nei primi due giri Bulega perde la possibilità di lottare per il podio ma riesce comunque a limitare i danni chiudendo in quinta posizione.

Nicolò Bulega (Aruba.it Racing WSSP #11)
“Sono molto contento per la prima pole position ma in gara non sono riuscito a spingere come volevo. Facevo molta fatica in determinati settori e questo non mi ha permesso di poter attaccare per recuperare posizioni dopo i primi due giri difficili. Senza dubbio dobbiamo lavorare per migliorarci in vista di Gara-2”.

I 33° C dell’aria e gli oltre 55° C dell’asfalto del Mandalika International Street Circuit hanno accolto i protagonisti del campionato mondiale Superbike per le prime due sessioni di prove libere. A differenza degli altri team che hanno corso qui solo pochi mesi fa, Petrucci e il Barni Spark Racing Team hanno dovuto iniziare da zero il lavoro di conoscenza del circuito e di adattamento del setup della Panigale V4 R. La difficoltà ulteriore delle FP1 è stata la necessità di usare solo una gomma posteriore per avere a disposizione due pneumatici nuovi nella seconda sessione (il numero di gomme per ogni weekend è contingentato). A metà delle FP1, però, Petrucci si è ritrovato con una gomma posteriore distrutta e la scelta di non cambiarla gli ha fatto perdere tutta la seconda parte del turno. 

Nelle FP2 il lavoro è proseguito con più fluidità, il #9 ha potuto montare due gomme nuove ed è riuscito a migliorare il feeling con la sua Ducati Panigale V4 R. Alla fine della giornata il suo miglior crono è stato di 1’34.119, stabilito all’ultimo giro lanciato, e gli vale la quindicesima posizione nella classifica combinata dei tempi. 

Danilo Petrucci, #9 – 1’34.119 (P15)

“Come mi aspettavo, per noi questo è probabilmente uno dei weekend più difficili. É una pista nuova e soprattutto molto complicata per via delle sue condizioni: c’è una traiettoria sola, quindi capire qual è quella giusta e provarne di nuove è veramente difficile perché, appena fai un piccolo errore di mezzo metro, devi preoccuparti prima di tutto di rimanere in piedi. Non siamo lontanissimi dalla top 10, che rimane il nostro obiettivo per questa gara. Sapevamo che queste due trasferte extraeuropee sarebbero state particolarmente complicate però ci stiamo difendendo”.

Marco Barnabò, Team Principal

“Come prima giornata non è andata così male: siamo gli unici che non hanno mai girato qui, gli altri hanno fatto una gara due mesi fa, noi siamo ripartiti da zero. Questa mattina le condizioni della pista erano veramente brutte, c’era tanto sporco e quindi avevamo deciso di usare solo un treno di gomme per tenerne due per il pomeriggio, ma dopo neanche mezz’ora erano praticamente distrutte. Il numero degli pneumatici è contingentato, quindi – come da programma  – non le abbiamo cambiate nelle FP1, ma questo ci ha fatto perdere metà del turno. Molti altri piloti hanno fatto una scelta diversa e poi Pirelli ha concesso a tutti una gomma in più. Siamo stati svantaggiati. Nel secondo turno abbiamo fatto delle modifiche e abbiamo migliorato parecchio il tempo. Siamo sulla strada giusta anche questo weekend e possiamo migliorare tanto”.