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dengiu_Lascorz_Imola2012

La rivista spagnola Solo Moto ha pubblicato un’intervista a Joan Lascorz, lo sfortunato ex pilota spagnolo che lo scorso Aprile è stato vittima di un terrificante incidente ad Imola durante i test post-gara della Superbike, a causa del quale è poi rimasto tetraplagico.

Il sito italiano Motoblog ne riporta alcuni passaggi anticipati dal sito di ‘Solo Moto‘ e da quello del quotidiano spagnolo ‘as‘.

Sull’incidente di Imola:

Ricordo tutto. La moto mi è ’scappata’ in avanti e sono andato ‘dritto’: ho sbattuto la testa sul muro e ho percepito subito un forte dolore alla schiena e poi, mentre rotolavo, non sentivo più il mio corpo. Quando mi sono fermato, ho guardato subito dov’erano le mie gambe, ma sentivo un gran dolore e non avevo sensibilità in gran parte del corpo. Iniziai a pensare: “Non può essere… questa non è la realtà”. E’ successo tutto molto in fretta, ma ricordo perfettamente quel colpo, quell’impatto contro il muro che mi ha rotto la spina dorsale, e come mi sono sentito”.

Non riuscivo a muovere nulla, solo le braccia. Poi sono arrivati i commissari, e mi ricordo che c’erano molte persone alla clinica del circuito. Dicevo loro che mi ero rotto il collo, che mi bruciavano le braccia e che mi mancava il respiro. Ricordo che c’era il Dottor Costa, che vedevo per la prima volta dal vivo. Poi sono stato trasferito in elicottero all’ospedale di Bologna, dove sono stato sedato, e da quel momento non ricordo più nulla.

Sull’operazione chirurgica:

La squadra, i medici del circuito ed il Dottor Costa avevano capito subito la gravità della situazione e chiamarono il dottor De Iure [Federico de Iure, Specialista in Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Maggiore Bologna] affinchè si recasse all’ospedale di Bologna per operarmi. L’idea era quella di ‘liberare’ il canale del midollo affinchè l’infiammazione non si espandesse. La lesione era tra le vertebre C5 e C6, e l’idea era quella di fare in modo che rimanesse all’altezza della C6 senza espandersi a C5, C4… volevano salvare il movimento delle braccia e delle mani.

L’incidente si era verificato alle 12 e l’operazione è iniziata alle 16: un’operazone di 5 ore che mi ha permesso di mantenere il movimento di braccia e polsi. Tornato a Barcellona , ​​i Dottor Mir e Caceres hanno riconosciuto che l’operazione era stata provvidenziale e molto ben eseguita. In breve, soffro di tetraplegia a livello C6.

Sui primi giorni dopo l’operazione presso l’ospedale Vall d’Hebron:

Ho trascorso quasi tre settimane in terapia intensiva. Ho avuto complicanze polmonari e avevo bisogno di assistenza per aiutarmi a respirare. La cosa più pericolosa era l’infezione. Non avevo la muscolatura per tossire, quindi non potevo espellere il muco: c’era una macchina che lo ‘aspirava’ tramite tracheotomia, che ha fatto gradualmente diluire il muco fino a quando i medici hanno pensato che non fossi più in pericolo di vita e mi hanno trasferito all’unità ‘Lesioni Spinali’. Lì ho iniziato a ricevere le prime visite, amici e parenti. Mia nonna veniva quasi ogni giorno, e i miei genitori erano lì tutto il tempo possibile, ma potevano vedermi solo due volte al giorno.

Sui primi giorni post-terapia intensiva nella camera d’ospedale:

La verità è che è stato molto difficile. Ho iniziato a vedere più chiaramente la realtà e quanto fosse brutta. Le speranze di riacquistare la mobilità sono andate via via dissolvendosi, e nonostante l’incoraggiamento di tutti, io già sapevo quello che stava succedendo… Per me era chiarissimo.”

“Spesso, guardando fuori dalla finestra dell’ospedale, mi sono messo a piangere da solo: la mia vita era cambiata in un millesimo di secondo, in un batter d’occhio, più velocemente di quando si accende e si spegne la luce. Solo che la luce della mia vita era stata spenta per sempre a Imola.

Sulla riabilitazione:

Dopo un mese e mezzo all’ospedale Vall d’Hebron sono andato all’Istituto Guttmann. Lì ho iniziato a prendere coscienza dei miei limiti e su come affrontarli, e c’erano molte persone nella mia stessa situazione, o comunque simile alla mia. Alcuni casi erano anche peggiori del mio. La verità è che il centro mi ha aiutato a iniziare la mia nuova vita, e vedere che ci sono molte altre persone con lesioni al midollo spinale mi ha aiutato a rapportarmi con la mia angoscia. Lì ho ricevuto le visite di Isidre Esteve, Albert Llovera, Filippo Preziosi, e di molte altre persone. A metà Settembre mi sono trasferita a Sant Cugat a casa di Bea, un’amica ed ex-fidanzata per un anno, che all’inizio mi ha aiutato molto. Ora sono circa due mesi e mezzo che vivo da solo in un appartamento a Sant Cugat, cercando di adattarmi poco a poco alla mia nuova situazione.

In realtà non posso ancora vivere da solo … per ora. Il problema più grande è che non riesco a fare le cose essenziali come vestirsi, lavarsi o preparare il cibo. Vedremo in futuro se potrò adattare il mio spazio e, con un pò di pratica, riuscire a badare a me stesso, ma sarà difficile. Mi aiuta Mercè, una ragazza che mi da una mano al mattino fino a mezzogiorno e poi tre ore la sera.”

Sulle sue attuali condizioni di salute:

Non ho sensibilità nel movimento dalla parte alta del petto verso il basso. Riesco a muovere le braccia, ma non riesco a controllarne la forza. Nei prossimi due anni dovrò lavorare molto per guadagnare tutta la muscolatura possibile. La cosa peggiore è che non riesco a muovere le dita. Riesco a muovere il polso, ma non le dita, e questa è una vera carognata, molto di più di non essere in grado di muovere le gambe. Fidati di me. Di testa sono a posto al 100%: non ho avuto nessun problema e sono lucido come sempre, anche se con una visione della vita un po ‘diversa.

Sul supporto da parte della comunità dei motociclisti:

A dir la verità, nel periodo subito dopo l’incidente e durante la terapia intensiva, non ci avevo badato. Ma poi ho cominciato a vedere le notizie e i commenti, sia in televisione che sulla stampa, e non solo nel settore ‘moto’ ma anche sulla stampa ‘mainstream’. Inoltre, molti piloti hanno esibito l’adesivo “Power per Lascorz” che avevano preparato i miei amici: praticamente tutti i miei compagni in SBK e in Supersport lo hanno messo: Biaggi, Melandri, Sykes, Checa, Rea, Haslam, ecc. E poi anche Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Hayden, Dovizioso, Marquez, i fratelli Espargaró … direi quasi tutti i piloti della MotoGP. E anche nel CEV e nei campionati regionali. E non solo in Spagna, ma anche in altri paesi.

Sul futuro:

In questo momento voglio adattare la mia casa, il mio spazio, nel miglior modo possibile. Voglio prendere la patente auto e adattare una macchina a me. Sto anche adattando la mia casa di Maçanet, vicino a Girona, che è dove ho vissuto prima dell’incidente. Alla fine ho intenzione di vivere lì. Voglio rendere la mia vita il più indipendente possibile: adesso è questa la mia priorità.

In questo periodo sto valutando l’approccio alla mia vita sul lungo termine, per capire quanto mi costerà vivere in questa situazione, e non sarà poco. Per quanto ne so, la qualità della mia vita dipenderà direttamente dalla quantità di reddito che potrò generare. Finora ho avuto fortuna: nonostante la mia breve carriera come pilota d’elite, ho messo da parte un po’ di soldi, e poi c’era anche l’assicurazione che mi permetterà di stare tranquillo questi primi anni. Il costo della mia vita è molto alto: la cura personale, le cure ortopediche, la casa in affitto da adattare, i fisioterapisti, ecc… In pochi anni potrei avere problemi economici.

Sto anche cercando di adattare un kart per bruciare un po’ di adrenalina, ma il mio infortunio non è uno scherzo e quidi non so se lo faremo. La verità è che dopo tanti anni vissuti a tutta velocità, ora mi sembra che tutto vada a rilento.

Ho intenzione di migliorare le mie conoscenze della Borsa, e riorganizzare con i miei amici e la mia famiglia tutta la mia vita, cercando di risolvere la questione economica al più presto. Questa è una cosa che mi turba un po’. Tutto quello che ho mai fatto è stato andare in moto, e di questo non me ne farò più nulla. Con la mobilità limitata delle dita, per adesso è un mistero sapere come potrò cavarmerla in futuro.

Sul nuovo ruolo di commentatore televisivo:

Marc Martin [giornalista di moto spagnolo] e Javier Grima [direttore redazione motori del canale spagnolo RTVE] sono venuti da me per dirmi che finalmente Teledeporte avrebbe trasmesso la SBK, e volevano che gli dessi una mano per quanto riguarda il lato tecnico. Non sono mai stato un grande comunicatore, ma mi intendo di moto, così ho deciso di buttarmi ed eccomi quà… spero di non dire troppe boiate! (Ride). In Spagna la gente capisce molto di moto… Sono un buon amico di Marc, questo dovrebbe semplificarmi le cose, e lo ringrazio per l’opportunità.

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Anche nel 2013 tornano le Tribune Ducati per le più importanti e spettacolari gare del campionato MotoGP.

Il primo appuntamento con la Tribuna Ducati sarà proprio il 7 aprile in Qatar. Un circuito dal fascino indiscutibile la cui caratteristica principale è che dal 2008, grazie ad un efficiente impianto di illuminazione artificiale, si corre in notturna. Occasione perfetta per il “debutto” della prima Tribuna Ducati dell’anno che poi nel corso della stagione si ripeterà con una serie di imperdibili appuntamenti. (altro…)

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L’ingegnere Filippo Preziosi ha comunicato a Ducati Motor Holding di voler interrompere la sua collaborazione con l’azienda.

La motivazione è da collegare a motivi di salute legati alla sua particolare condizione fisica. Nel rispetto della volontà dell’Ing. Preziosi, pur con il rammarico di perdere una figura strategica e di grande competenza, Ducati ha preso atto della decisione e ha accettato le dimissioni, confermando stima e riconoscenza al quarantacinquenne tecnico italiano, ringraziandolo per il significativo e professionale supporto che ha offerto nei diciannove anni trascorsi in azienda, di cui dodici in Ducati Corse.

L’Ingegner Filippo Preziosi, già Direttore Generale Ducati Corse, era stato nominato Direttore Ricerca & Sviluppo Ducati Motor Holding a fine 2012 e avrebbe ricoperto la nuova carica non appena concluso il periodo di riposo che aveva richiesto. In seguito alle dimissioni dell’Ing. Preziosi il ruolo resta vacante. L’azienda conferma l’importanza strategica di questa carica e, appena possibile, comunicherà la nuova assegnazione.

Ducati Motor Holding

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Realizza il sogno di dedicarti un week end in sella alle moto più belle del mondo alla scoperta dei luoghi dove sono nate.

Con i “Ducati Dream Tour” puoi viaggiare per tre giorni indimenticabili in sella alle sportive più belle e performanti del mondo, sulle colline dove sono state pensate, e visitando la fabbrica dove sono nate.

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Anche quest’anno Ducati sarà presente alla quinta edizione di Motodays, Salone Moto e Scooter del Centro-Sud Italia, presso la fiera di Roma dal 7 al 10 marzo.

Oltre a poter ammirare tuttala nuova gamma Ducati, potrai acquistare abbigliamento della collezione in corso o anche trovare qualche offerta speciale nell’angolo outlet.

Ma non è tutto: accanto allo stand Ducati ci sarà lo stand dedicato ai Club Ufficiali, pronti a fare festa e a coinvolgerti con la loro passione.

Venerdì 8 marzo le donne entrano gratis.
Biglietto ridotto per i soci DOC.

Foto Ducati Motogp durante la prima giornata di test a Sepang II

Dengiu_Logo_Ducati_Team_Motogp_2013

Condizioni meteo davvero estreme hanno accolto le squadre MotoGP a Sepang per la prima giornata della seconda sessione di test collettivi organizzati dall’IRTA in vista della stagione 2013. Il caldo soffocante della mattinata ha lasciato spazio alle consuete piogge tropicali nel primo pomeriggio, che più tardi sono diventate un vero e proprio nubifragio che ha posto così fine a qualsiasi tentativo da parte dei piloti di abbassare i loro tempi del mattino.

Il Ducati Team è presente al gran completo sul circuito malese con Andrea Dovizioso e Nicky Hayden intenti a provare delle modifiche all’elettronica e al telaio delle loro Desmosedici GP13, mentre il collaudatore Michele Pirro ha continuato il lavoro di sviluppo sulla moto ‘laboratorio’. (altro…)

Australia_Phillip_Island_Superbike_2013_Gara_2

eni FIM Superbike World Championship 2013
Phillip Island, Classifica Gara 2

01. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 33’45.938
02. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 33’46.356
03. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK – BMW S1000 RR – 33’47.320
04. Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – 33’48.220
05. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 33’57.483
06. Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – 33’58.446
07. Jules Cluzel – Fixi Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R1000 – 34’03.268
08. Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike – Honda CBR1000RR – 34’03.277
09. Leon Camier – Fixi Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R1000 – 34’05.824
10. Leon Haslam – Pata Honda World Superbike – Honda CBR1000RR – 34’05.934
11. Max Neukirchner – MR-Racing – Ducati Panigale 1199 – 34’13.567
12. Glen Allerton – Next Gen Motorsports – BMW S1000 RR – 34’28.747
13. Jamie Stauffer – Team Honda Racing – Honda CBR1000RR – 34’28.831
14. Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – 34’30.837
15. Alexander Lundh – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – 34’43.762
16. Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000 RR – 35’08.512
17. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK – BMW S1000 RR – 34’08.663
RT. Ivan Clementi – HTM Racing – BMW S1000 RR – 17’14.862
RT. Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R

dengiu_Australia_Phillip_Island_Superbike_2013_Gara_1

eni FIM Superbike World Championship 2013
Phillip Island, Classifica Gara 1

01. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 33’47.109
02. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 33’48.461
03. Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – 33’48.468
04. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK – BMW S1000 RR – 33’52.811
05. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 33’52.862
06. Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 33’53.878
07. Leon Haslam – Pata Honda World Superbike – Honda CBR1000RR – 33’53.939
08. Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike – Honda CBR1000RR – 34’05.053
09. Leon Camier – Fixi Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R1000 – 34’06.261
10. Max Neukirchner – MR-Racing – Ducati Panigale 1199 – 34’13.666
11. Jules Cluzel – Fixi Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R1000 – 34’17.414
12. Ivan Clementi – HTM Racing – BMW S1000 RR – 34’17.520
13. Alexander Lundh – Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R – 34’32.294
14. Glen Allerton – Next Gen Motorsports – BMW S1000 RR – 34’35.741
15. Jamie Stauffer – Team Honda Racing – Honda CBR1000RR – 34’40.562
16. Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – 35’09.839
17. Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000 RR – 35’20.483
RT. Carlos Checa – Team Ducati Alstare – Ducati Panigale 1199 – 18’28.459
RT. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK – BMW S1000 RR – 18’28.468
RT. Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – 3’10.979

dengiu_Australia_Phillip_Island_Superbike_2013_Superpole

eni FIM Superbike World Championship 2013
Phillip Island, Classifica Superpole

01. Carlos Checa – Team Ducati Alstare – Ducati Panigale 1199 – 1’30.234
02. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 1’30.429
03. Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – 1’30.581
04. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 1’30.615
05. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK – BMW S1000 RR – 1’30.615
06. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 1’30.683
07. Leon Camier – Fixi Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R1000 – 1’30.991
08. Leon Haslam – Pata Honda World Superbike – Honda CBR1000RR – 1’30.998
09. Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike – Honda CBR1000RR – 1’31.742
10. Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – 1’31.283
11. Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – 1’31.576
12. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK – BMW S1000 RR – 1’31.870
13. Max Neukirchner – MR-Racing – Ducati Panigale 1199 – 1’32.010
14. Jamie Stauffer – Team Honda Racing – Honda CBR1000RR – 1’32.353
15. Ivan Clementi – HTM Racing – BMW S1000 RR – 1’32.773
16. Glen Allerton – Next Gen Motorsports – BMW S1000 RR – 1’32.352
17. Jules Cluzel – Fixi Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R1000 – 1’32.402
18. Alexander Lundh – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – 1’32.487
19. Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati Panigale 1199 – 1’32.540
20. Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – 1’32.898
21. Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000 RR – 1’33.082

dengiu_Australia_Phillip_Island_Superbike_2013_Griglia