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Oggi Andrea Iannone e Andrea Dovizioso hanno ottenuto delle ottime prestazioni nella prima giornata dei test IRTA che si disputano sul circuito di Losail in Qatar. Dopo essere stati sempre nelle prime posizioni per tutta la durata della sessione, i due piloti del Ducati Team hanno chiuso la giornata rispettivamente al primo e al secondo posto.
Andrea Iannone è sceso in pista verso le sei del pomeriggio ed ha concentrato il suo lavoro sulla nuova Desmosedici GP15. Il pilota di Vasto ha compiuto 50 giri, ottenendo il suo miglior crono in 1’55”265 nel corso della trentesima tornata ed ha chiuso la giornata al primo posto.
Andrea Dovizioso ha invece iniziato a girare subito all’inizio della sessione, verso le quattro di pomeriggio, e all’inizio ha compiuto alcuni giri con la Desmosedici GP14.3, prima di salire sulla GP15 e continuare con la nuova moto fino alla fine della giornata. Dovi ha percorso 48 giri, il migliore dei quali in 1’55”363, ed ha terminato la sessione al secondo posto.
In pista anche Michele Pirro, pilota collaudatore del Ducati Test Team. Il pilota pugliese ha percorso 53 giri alla guida della sua Desmosedici GP14.3 proseguendo nel lavoro di sviluppo, concentrato soprattutto sul nuovo software. Michele si è classificato al ventitreesimo posto con un tempo di 1’57”664.
Andrea Iannone (Ducati Team #29) – 1’55”265 (1°), 50 giri
Sicuramente è stata una prima giornata positiva, e stiamo conoscendo sempre di più la Desmosedici GP15 e le sue reazioni. Oggi abbiamo svolto tutto il programma che avevamo stabilito all’inizio della giornata e siamo riusciti a provare tutto quello che dovevamo. Adesso i nostri ingegneri avranno maggiori informazioni per poter valutare la situazione, e comunque siamo stati sempre veloci ed io sono contento perché stiamo migliorando ogni volta che scendiamo in pista.
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 1’55”363 (2°), 48 giri
Sono molto soddisfatto di questo primo giorno in Qatar, perché siamo partiti subito molto veloci e questo è sempre importante. Sicuramente dobbiamo fare ancora parecchio lavoro perché ci sono dei punti della GP15 che dobbiamo ancora migliorare prima di arrivare in gara, ma sono contento della base che abbiamo qui. Domani sarà un giorno in cui faremo delle prove importanti per capire meglio la nostra nuova moto, ma come dicevo é stato un inizio molto positivo.

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Il Ducati Superbike Team ed i piloti Chaz Davies e Davide Giugliano hanno sfruttato la prima giornata di prove di mercoledì, unica giornata asciutta, per continuare a svolgere il programma di lavoro sulle moto della prossima stagione iniziato ad Aragon la scorsa settimana. Anche a Jerez i piloti si sono concentrati sulla messa a punto delle loro nuove Panigale in configurazione 2015, lavorando sul nuovo motore e la nuova elettronica e provando vari nuovi componenti. I risultati cronometrici sono stati positivi ed in linea con le aspettative a questo punto della stagione invernale.
Giovedì e venerdì, le condizioni meteo sono sempre state avverse, con varie precipitazioni anche intense durante il giorno. Sul tracciato sempre bagnato, la squadra è tornata comunque in pista, concentrandosi inevitabilmente sulla prova dei setting ‘rain’ e su differenti tarature della nuova elettronica. Nonostante la pioggia del secondo e del terzo giorno, il Ducati Superbike Team si è dichiarato comunque soddisfatto del lavoro svolto a Jerez.
Negli ultimi due giorni di test è stato presente anche Luca Scassa che ha avuto modo di fare qualche giro con la 1199 Panigale in versione Superbike 2014. Il test è stato organizzato per valutare una possibile collaborazione del pilota Aretino per quanto riguarda l’attività di collaudatore per la prossima stagione.
Il programma di test invernali riprenderà il 21 e 22 gennaio sul circuito di Portimao in Portogallo.
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Dichiarazioni a fine test:
Chaz Davies – Ducati Superbike Team #7
“Peccato per il meteo che non ci ha aiutato questa volta, specialmente oggi, in quanto la pista è stata sempre in condizioni miste che non ci sono servite per l’asciutto e nemmeno per il bagnato. E’ stato però importante continuare l’esperienza con la moto 2015 e nella giornata bagnata di ieri abbiamo potuto lavorare sul setting da bagnato. Sono contento del lavoro svolto sulla parte elettronica, specialmente per quanto riguarda l’anti impennamento che ora funziona molto bene. Abbiamo fatto una prova interessante il primo giorno con la pista asciutta, per migliorare il grip al posteriore. E’ andata bene e la dovremo sviluppare ulteriormente alla prossima occasione. Abbiamo raccolto informazioni importanti prima della pausa invernale, che ci aiuteranno a rientrare a gennaio pronti ad affrontare la lotta che ci attende la prossima stagione.”
Davide Giugliano – Ducati Superbike Team #34
“Sono stati tre giorni tutto sommato positivi e nonostante il meteo, che ci ha consentito di provare un solo giorno sull’asciutto, abbiamo comunque svolto molto lavoro. Dovevamo provare diverse cose, soprattutto sulla parte elettronica ed i due giorni wet ci hanno consentito di girare con calma e provare quasi tutto. E’ stato anche utile girare sul bagnato. E’ stata la prima volta con la moto 2015 con un setting ‘rain’ e tutto ha funzionato bene. Sono contento del materiale a disposizione e penso che abbiamo una buona base per il campionato. Non vedo l’ora di ricominciare i prossimi test di gennaio, subito dopo le vacanze natalizie.”
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Il Ducati Team ha concluso positivamente l’attività in pista di quest’anno con due giorni di test sulla pista andalusa di Jerez de la Frontera, dove i piloti ufficiali 2015 Andrea Dovizioso e Andrea Iannone hanno girato insieme ad altri piloti MotoGP e SBK. Presente anche il collaudatore Michele Pirro, che ha continuato il lavoro di sviluppo con la Desmosedici laboratorio e che sarà in pista anche domani.
La giornata di oggi è stata condizionata dalla pioggia caduta durante la notte, che in aggiunta al freddo invernale e ai continui acquazzoni ha reso vano qualsiasi tentativo di girare con regolarità in pista. Mercoledì invece i due Andrea, in condizioni meteo più favorevoli, erano stati subito protagonisti in sella alle loro Desmosedici GP14.2.
Buoni i riscontri cronometrici di entrambi i piloti, che hanno lavorato soprattutto sull’elettronica e sugli assetti: con un crono di 1’38.9, Dovizioso ha concluso la giornata di mercoledì al primo posto, davanti al suo compagno di squadra Iannone, secondo in 1’39.0, tempi che sono rimasti imbattuti oggi.
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Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 1’38.9
Dovevamo fare delle prove di setup per avere delle indicazioni precise per la moto del prossimo anno. Abbiamo fatto un buon lavoro ieri, girando tutto il giorno ed è andato tutto bene. Ho fatto davvero un gran bel tempo, il nostro record a Jerez. Anche se non gli do particolare importanza, perché non ci sono tutti gli avversari con cui confrontarsi, fa sempre piacere. Soprattutto siamo stati veloci tutto il giorno con gomme usate, dure e morbide, e quindi è un ulteriore conferma che la moto è migliorata da metà stagione e siamo andati più forte rispetto a quando abbiamo corso qui a Jerez. Oggi non ho girato a causa delle condizioni meteo, ma non c’era molto altro da provare.
Andrea Iannone (Ducati Team #29) – 1’39.0
Ieri è stata una giornata positiva perché abbiamo potuto provare vari setup di moto, toglierci dei dubbi e confermare quello che già avevamo testato a Valencia. Alla fine ho girato più forte rispetto ai miei tempi in gara nel Gran Premio. Anche con la gomma dura sono riuscito a fare un buon tempo e a tenere un buon ritmo, e quindi sono abbastanza soddisfatto per come sono andati questi ultimi test dell’anno. Comunque in questi due giorni siamo riusciti a portare a casa riscontri importanti per la moto nuova. Sono contento anche della mia squadra: il nuovo gruppo mi piace molto e sono contento di come si lavora all’interno del box.
Michele Pirro (Ducati Test Team #51) – 1’40.5
“Ieri tutto sommato è stata una giornata positiva perché abbiamo provato diverse soluzioni di elettronica ed anche alcuni particolari di ciclistica. Il mio miglior giro è stato in 1’40.5, non molto veloce, ma non abbiamo lavorato per fare i tempi. Oggi abbiamo continuato il lavoro sull’elettronica anche sul bagnato, mentre domani faremo test di pneumatici.”
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Con questo test si conclude l’attività in pista 2014 per il Ducati Team. La squadra italiana tornerà in circuito con Dovizioso e Iannone nei primi test IRTA della nuova stagione, in programma a Sepang in Malesia, dal 4 al 6 febbraio 2015.

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Dopo i test della settimana scorsa al ‘Ricardo Tormo’ di Valencia, i ragazzi del TeamAlthea Racing tornano in pista. Con oggi, infatti, si conclude, una due giorni di test privati nel circuito di Jerez de la Frontera in Andalusia dove i piloti hanno provato per la prima volta la Ducati Panigale R con la configurazione 2015.

I piloti Superbike hanno lavorato molto con la nuova moto, per Nico Terol nuova in assoluto, mentre Matteo Baiocco ha ripreso in mano la moto di cui è stato collaudatore. Entrambi si sono trovati subito molto bene con la Ducati Panigale R, hanno avuto un primo approccio con la nuova elettronica e con la conoscenza del mezzo, girando con degli ottimi tempi. Riferimenti cronometrici che non sono fondamentali in questa fase , ma sono comunque molto positivi e confortanti. La squadra di GenesioBevilacqua ha fatto un gran lavoro sulla moto per cercare di trovare il giusto set-up. Sono state provate diverse soluzioni anche se le brutte condizioni della pista hanno purtroppo un po’ limitato il lavoro per tutti.

Lavoro che è continuato anche con la Superstock 1000, con Luca Salvadori eRaffaele De Rosa che hanno potuto fare parecchi giri con la moto in versione Stock. In questi due giorni sono state usate le coperture intagliate, i ragazzi hanno potuto fare molta esperienza giro dopo giro e provare diverse soluzioni di messa a punto della moto anche se bisognerà fare ancora molti chilometri per migliorare sempre di più. I ragazzi si faranno trovare pronti e protagonisti positivi ai blocchi di partenza.

I test sono serviti a fare molte prove, a trovare sempre nuove soluzioni e ad accrescere il feeling con la Ducati Panigale R. I prossimi test in programma a Portimao, il prossimo gennaio, saranno fondamentali.

Queste le dichiarazioni dei piloti Superbike:

Nicolas Terol: “Sono molto soddisfatto di questi due giorni di test, anche se a causa del brutto tempo, abbiamo potuto usare a pieno solo due mezze giornate. Giro dopo giro sentivo aumentare il feeling con la Ducati, ma mi mancano ancora chilometri per poter migliorare sempre di più. Con il Team abbiamo fatto un bel lavoro, trovando sempre le giuste soluzioni e facendo diverse prove per migliorare il grip. Sono contento, e sono positivo perché so che posso fare sempre di più, voglio migliorare ancora e adesso sono impaziente di poter fare altri test per aumentare il feeling con la moto. Sarò pronto per la prima gara in Australia, dove non deluderò le aspettative della squadra e dei miei tifosi che in Spagna sono numerosi e mi seguono con molto calore”.

Matteo Baiocco: “E’ andata molto bene poiché sono stati i primi veri test con la moto che useremo l’anno prossimo. Sono molto contento perché abbiamo fatto dei buoni giri con le gomme da gara e siamo stati in linea con il gruppo dei migliori. Ci tengo a fare un bel lavoro, e i test sono molto importanti. Io vengo dal Campionato Italiano e devo resettare un po’ di cose, devo impararne altre e sono sicuro che di test in test migliorerò molto. La strada per ottenere i massimi risultati è quella giusta, il Team di cui avevo tanto sentito parlare è un Team fantastico e insieme sento che faremo grandi cose”.

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Si sono appena conclusi i primi due giorni di test privati per il Team Althea Racing, nel Circuito ‘Ricardo Tormo’ di Valencia. Un debutto positivo per il Team di GenesioBevilacqua, che si presenterà nel 2015 con quattro moto: due in Superbike con MatteoBaiocco e Nicolas Terol, e due in Superstock 1000 con Raffaele De Rosa e LucaSalvadori. Durante questi due giorni di test a Valencia i piloti hanno girato con la Ducati 1199 Panigale R EVO, in attesa di andare a Jerez de la Frontera con la nuova Panigale R configurazione 2015 il prossimo 24 novembre per altri due giorni di test in programma.

Ottimo esordio per i quattro piloti, che hanno trovato da subito il giusto feeling con il Team e hanno potuto provare la moto in condizioni di asciutto, anche se a volte infastiditi da raffiche di vento. Dopo una prima giornata servita soprattutto a prendere confidenza con la moto e con la pista, oggi i piloti hanno aumentato il passo, facendo riscontrare ottimi riferimenti cronometrici per tutti. I due piloti della Superbike con la EVO, hanno girato in 1’35.00. Indicazioni quindi molto positive e che fanno ben sperare. Ottimo l’approccio di Nico e Matteo alla Superbike, anche forti del loro bagaglio d’esperienza. Bilancio quindi molto positivo.

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Ecco le dichiarazioni dei piloti Superbike:

Nico Terol: “In questi due giorni ho conosciuto bene tutta la squadra, e mi sono sentito subito come in una famiglia. Questo per me è molto importante perché dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere lo stesso obbiettivo. Sono arrivato qua con una grande voglia di fare bene, e il mio approccio con la moto è stato molto buono. Mi sono trovato da subito a mio agio, la Panigale mi piace molto e giro dopo giro mi sono trovato sempre meglio. Sono contento perché c’è stata una buona progressione, oggi specialmente abbiamo avuto un buon passo. Con la squadra mi trovo molto bene e c’è un’ottima comunicazione fra noi”.

Matteo Baiocco: “Ho guidato la EVO solo una volta quest’anno è ho dovuto riprenderla un po’ in mano. A Valencia erano 4 anni che non ci venivo e ho dovuto rimettere insieme un po’ tutto. La squadra è nuova per me ma ci siamo trovati subito bene. Abbiamo fatto un percorso importante senza cercare la prestazione ma andando per gradi senza affrettare i tempi. Sono soddisfatto di questi due giorni dove sono stato abbastanza veloce. Adesso andremo a Jerez a provare la moto in configurazione 2015 e avremo molto su cui lavorare”.

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Le dichiarazioni dei piloti Superstock 1000:

Raffaele De Rosa: “Sono molto contento di aver finalmente iniziato la mia stagione 2015. Questi due giorni mi sono serviti sia per prendere confidenza con la squadra ma molto più importante prendere la confidenza con la Panigale. Sono felice perché ho potuto assaggiare un po’ di Superbike avendo usato la moto in configurazione EVO, e dopo aver preso le misure con il mezzo e aver fatto degli ottimi giri, mi sento molto positivo per il mio lavoro. Mi trovo bene con la squadra e sono sicuro riusciremo a lavorare molto bene insieme”.

Luca Salvadori: “Sono molto felice. E’ andata davvero bene come mia prima volta su una Superbike EVO. Pensavo di fare più fatica la prima volta sulla Panigale, invece sono soddisfatto dei miei tempi anche se, specialmente all’inizio ero u po’ cauto, specialmente in staccata. Adesso c’è da lavorare ancora molto per migliorare il mio passo e non vedo l’ora di andare a Jerez la prossima settimana per provare la moto nuova. Mi sono trovato molto bene con la squadra, sono tutti molto disponibili e faremo un ottimo lavoro insieme”.

Genesio Bevilacqua: “Sono stati due giorni molto intensi e proficui per quanto riguarda l’approccio dei piloti con il mezzo e con il nostro bagaglio tecnico. Qui abbiamo girato con la 1199 Panigale R EVO, ma nei prossimi test avremo a disposizione la nuova Panigale R in configurazione 2015. Girare qui è servito soprattutto per prendere confidenza con il mezzo e con la squadra. Sono molto positivo, e sono contento di queste due giornate di test. Dovremo lavorare intensamente perché ci sono molte cose ancora da scoprire ma mi sento fiducioso. Aspettiamo i prossimi test a Jerez la settimana prossima, dove lavoreremo con Nico e Matteo in ottica Superbike e con Raffaele e Luca per quanto riguarda la Superstock”.

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Il Ducati Superbike Team ed i sui piloti Chaz Davies e Davide Giugliano hanno concluso oggi il primo dei loro test invernali, svolto in condizioni prevalentemente asciutte sul circuito di Motorland Aragon in Spagna con risultati molto positivi. 
Il lavoro invernale del Ducati Superbike Team è iniziato sul circuito di Aragon. Il Team, forte anche  della conferma di entrambi i suoi piloti, il britannico Chaz Davies e l’italiano Davide Giugliano, ha potuto cominciare nel migliore dei modi la preparazione alla prossima stagione. Il lavoro è iniziato appena due settimane dopo l’ultima gara disputata sul circuito di Losail in Qatar.
Ieri, in condizioni fredde e su una pista bagnata dalla pioggia caduta durante la notte, la squadra si è messa subito al lavoro concentrandosi sulla messa a punto della nuova Panigale in configurazione superbike 2015, testando la nuova elettronica, nuovi componenti e il nuovo motore, che il regolamento 2015 richiede più vicino alla moto stradale. Nel pomeriggio, sul tracciato asciutto, sia Davies che Giugliano hanno completato una cinquantina di giri, facendo registrare dei tempi molto interessanti.
Oggi le migliori condizioni meteo hanno permesso al team di lavorare tutto il giorno senza interruzioni. Sono state raccolte molte informazioni e sono state consolidate le scelte precedentemente sviluppate e messe a punto dal test di sviluppo. La giornata si è conclusa positivamente migliorando costantemente le prestazioni cronometriche delle precedenti sessioni.
Il programma di test invernali del Ducati Superbike Team continuerà la prossima settimana sul circuito di Jerez, in Spagna, dal 26 al 28 novembre.
Dichiarazioni a fine test:
Chaz Davies – Ducati Superbike Team #7
Sono stati due giorni molto positivi, per me è la prima volta che comincio I test invernali con l’evoluzione della stessa moto con cui ho finito l’anno e questo è importante per la continuità del lavoro. L’approccio con la nuova moto è stato molto facile perché le sensazioni sono state molto simili alla moto con cui ho corso in Qatar. Abbiamo fatto alcuni test per confermare alcune delle soluzioni usate durante quest’anno e i nuovi componenti introdotti per la moto 2015 hanno dato un feedback molto chiaro e positivo. La nuova elettronica funziona bene e il nuovo motore ha un comportamento fluido è lineare. Mi sono divertito e aspetto con ansia il test della prossima settimana per tornare in sella.
Davide Giugliano – Ducati Superbike Team #34
E’ andato tutto molto bene, abbiamo provato tante cose ma tutte ci hanno fatto migliorare dove ne avevamo più bisogno, sono molto contento del pacchetto 2015 perché appena salito mi sono trovato subito molto bene e questo ci ha permesso di poterci concentrare subito alla messa a punto e alla prova dei nuovi componenti. Andare forte qui ad Aragon è molto importante per me perché è una pista dove ha sempre avuto problemi. Dobbiamo ancora lavorare sul passo che è l’aspetto più critico per me, però già in questi due giorni abbiamo visto che con gomme usate riuscivo a rimanere abbastanza veloce. Questo è molto positivo in prospettiva del test di settimana prossima a Jerez.
Ernesto Marinelli – Ducati Superbike Project Director 
Il primo test in vista della stagione 2015 è cominciato positivamente, sono felice che la configurazione definita durante gli ultimi test di sviluppo di settembre e ottobre sia stata promossa da Chaz e Davide che hanno confermato le soluzioni scelte. Abbiamo ancora molto lavoro da fare ma i rilievi cronometrici confermano che siamo sulla strada giusta e premiano il grande lavoro fatto a casa e in pista durante quest’anno. Aragon e Jerez sono due piste molto differenti quindi sarà importante nei test della prossima settimana consolidare le informazioni ed i risultati che abbiamo raccolto ieri e oggi per poter ripartire bene a gennaio.

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La giornata conclusiva dei primi test 2014 organizzati dall’IRTA sul circuito malese di Sepang, ha visto i due piloti del Ducati Team, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, continuare con il lavoro di sviluppo delle loro Desmosedici GP14, iniziato martedì. Sono stati tre giorni di lavoro proficuo, svolti in perfette condizioni meteo e di pista, che hanno avuto come risultato molti chilometri percorsi con la nuova moto, tanti dati utili raccolti per lo sviluppo, e anche qualche soddisfazione in più per i due piloti e per i meccanici e gli ingegneri della squadra bolognese.

Ancora una volta è stato Andrea Dovizioso a fare un bel passo avanti: il pilota forlivese ha abbassato di otto decimi il suo miglior tempo di ieri, concludendo la giornata in anticipo a metà pomeriggio dopo aver completato il suo programma di lavoro. Il suo crono, 2’00.370, è stato il miglior tempo registrato finora da Dovizioso sulla pista di Sepang, su qualsiasi moto. Cal Crutchlow invece ha continuato a girare fino alle 18.00, cercando di macinare più chilometri possibile sulla nuova moto, con cui affronterà la sua prima stagione per i colori del team di Borgo Panigale.

Cruciale in questa fase della stagione anche il lavoro del collaudatore del Ducati Test Team Michele Pirro, che ha concluso la terza giornata percorrendo altri 57 giri e ottenendo il suo miglior crono in 2’01.782.

Tutti i protagonisti del Mondiale MotoGP si ritroveranno di nuovo a Sepang per la seconda sessione di test IRTA fra tre settimane, dal 26 al 28 febbraio.

Andrea Dovizioso (Ducati Team #4) – 7° (2’00.370)
Sono davvero contento di questi tre giorni di test perché siamo riusciti a fare un buon lavoro e a migliorare molto. Possiamo frenare più forte, entrare più facilmente e con più velocità in curva e accelerare un po’ prima e quindi usare più potenza nella prima parte dell’accelerazione. Poi siamo riusciti ad ottenere anche degli ottimi tempi a livello di giro veloce. Infatti ho ottenuto un tempo che non ero mai riuscito a fare qui in Malesia su qualsiasi moto, e quindi questo mi rende felice. Abbiamo migliorato anche il nostro passo e quindi questo test è stato davvero positivo. Non mi aspettavo di poter migliorare così tanto, però dobbiamo restare con i piedi per terra perché il gap rimane ancora alto per gli obiettivi che vogliamo ottenere.”

Cal Crutchlow (Ducati Team #35) – 12° (2’01.057)
So che la posizione in classifica non è tra le migliori, ma devo ammettere che sono soddisfatto. Sono ancora abbastanza lontano da Dovi, ma tutto sommato oggi sono stato piuttosto costante e più veloce di ieri. Abbiamo trovato alcune cose positive sulla moto, ma purtroppo ho fatto il mio migliore tempo nella parte meno favorevole della giornata – a mezzogiorno quando la temperatura era 15 gradi più calda di quando gli altri hanno segnato i loro migliori tempi. Non sono troppo preoccupato del mio tempo sul giro, perché mi sembra che si possa spingere di più con la GP14, ed è una cosa positiva. I miei tempi non sono tanto lontani da quelli dello scorso anno, ma gli altri hanno davvero migliorato molto.

Michele Pirro (Ducati Test Team #51) – 15° (2’01.782)
Questa ultima giornata è stata difficile perché comunque la stanchezza si è fatta sentire! Ho fatto anche un long-run alle 14.00 per vedere come si comportava la mia GP14 con i consumi. Sono comunque contento del lavoro che abbiamo svolto, abbiamo raccolto molte informazioni utili e speriamo di migliorare ancora nei prossimi test. Abbiamo sempre migliorato ogni giorno, anche il tempo sul giro, e quindi continuerò a svolgere il mio lavoro con impegno per dare più informazioni possibili ai piloti ufficiali e agli ingegneri Ducati.

Luigi Dall’Igna (Direttore Generale Ducati Corse)
Devo dire che sono abbastanza soddisfatto di com’è andata in questi tre giorni a Sepang. Il clima all’interno della squadra mi è sembrato sicuramente positivo, e questo è importante. Per me l’importante era provare ad invertire la spirale negativa che evidentemente si era creata all’interno di questa squadra, per cui mi serviva dare motivazione ai piloti e a tutte le persone che fanno sviluppo e a quelli che sono impegnati a cercare di migliorare la moto. Mi sento di dire che tutto sommato, sia per quanto riguarda i tempi che per quanto riguarda i commenti dei piloti, è stato fatto un passo nella direzione giusta. Chiaramente il lavoro da fare è ancora tanto, e servirà avere sempre le idee chiare e i nervi saldi.”

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Segnali incoraggianti in vista della stagione 2014. Il Ducati Superbike Team, nuova denominazione del team ufficiale Ducati nel Mondiale di categoria, ha concluso con buone sensazioni la quattro giorni di test all’Autódromo Internacional do Algarve di Portimão. Sotto la guida di Ernesto Marinelli (Project Leader Ducati Superbike) e Serafino Foti (Team Manager pe conto di Feel Racing), Davide Giugliano e Chaz Davies si sono concentrati sullo sviluppo della 1199 Panigale R e delle sospensioni Ohlins 2014 (forcella RSP25 e ammortizzatore RSP40).
Al termine delle prove in Algarve Davide Giugliano, al ritorno in Ducati dopo la parentesi del 2013 con Aprilia Althea, ha staccato un miglior riferimento cronometrico personale in 1’43″0.
Abbiamo svolto molto lavoro in questi quattro giorni“, ha dichiarato il Campione Superstock 1000 FIM Cup 2011. “Purtroppo la pioggia ha rovinato i primi due giorni e mezzo, anche se ci è servita per prendere confidenza con la 1199 sul bagnato. Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto, abbiamo testato il nuovo materiale a disposizione, e mi ha dato buone sensazioni. Mi trovo sempre più a mio agio sulla Panigale, peccato solo che la bandiera rossa, che ha concluso le prove odierne, ci abbia impedito di fare un’ultima uscita con gomme nuove che ci avrebbe permesso di concludere ancora meglio il test, comprendendo ancora meglio le potenzialità della moto“.

Soddisfatto anche Chaz Davies, autore di un miglior crono di 1’43″2, sempre più a suo agio con la bicilindrica di Borgo Panigale. “Nonostante qualche iniziale ritardo, abbiamo potuto lavorare bene e tutto sommato è stato un test positivo, anche se mi dispiace non aver avuto più tempo per provare in condizioni di pista asciutta. Dei quattro giorni a nostra disposizione abbiamo potuto lavorare come volevamo solo oggi. Era importante provare i tutti i nuovi componenti di sviluppo e capire bene come si comportava ognuno di loro, piuttosto che trovare un set-up generale con cui fare dei tempi veloci. Sarebbe stato bello aumentare un po’ il nostro passo, ma sfortunatamente non abbiamo avuto il tempo necessario per farlo. Comunque faremo tesoro di quello che abbiamo imparato qui in Portogallo, per utilizzarlo già nei prossimi test di Phillip Island“.

Bilancio pertanto positivo per il Ducati Superbike Team, ribadito dalle parole del Project Leader Ernesto Marinelli. “La pioggia dei tre giorni passati ha limitato molto il tempo necessario alle verifiche dei numerosi componenti che abbiamo portato qui a Portimao. Siamo comunque riusciti a completare quasi tutto il programma che ci eravamo prefissati ed i feedback sono stati positivi. Chaz e Davide stanno lavorando molto bene e ci stanno dando indicazioni precise ed essenziali per migliorare le prestazioni della nostra moto. Sono molto soddisfatto del nuovo assetto per il 2014 che in questi test era al 100%. Tornare a lavorare con i tecnici Feel Racing è stato un po’ come ritornare a casa dopo un periodo passato fuori. Insieme a Serafino Foti abbiamo creato un gruppo molto unito e compatto e questo è fondamentale per affrontare una stagione che richiederà sicuramente grosse energie“.

Prima di tornare in pista il 17-18 febbraio a Phillip Island per i conclusivi test pre-campionato a pochi giorni dall’esordio stagionale in gara, lunedì prossimo il Ducati Superbike Team si presenterà ufficialmente in diretta live streaming a partire dalle 11:30.

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La rivista spagnola Solo Moto ha pubblicato un’intervista a Joan Lascorz, lo sfortunato ex pilota spagnolo che lo scorso Aprile è stato vittima di un terrificante incidente ad Imola durante i test post-gara della Superbike, a causa del quale è poi rimasto tetraplagico.

Il sito italiano Motoblog ne riporta alcuni passaggi anticipati dal sito di ‘Solo Moto‘ e da quello del quotidiano spagnolo ‘as‘.

Sull’incidente di Imola:

Ricordo tutto. La moto mi è ’scappata’ in avanti e sono andato ‘dritto’: ho sbattuto la testa sul muro e ho percepito subito un forte dolore alla schiena e poi, mentre rotolavo, non sentivo più il mio corpo. Quando mi sono fermato, ho guardato subito dov’erano le mie gambe, ma sentivo un gran dolore e non avevo sensibilità in gran parte del corpo. Iniziai a pensare: “Non può essere… questa non è la realtà”. E’ successo tutto molto in fretta, ma ricordo perfettamente quel colpo, quell’impatto contro il muro che mi ha rotto la spina dorsale, e come mi sono sentito”.

Non riuscivo a muovere nulla, solo le braccia. Poi sono arrivati i commissari, e mi ricordo che c’erano molte persone alla clinica del circuito. Dicevo loro che mi ero rotto il collo, che mi bruciavano le braccia e che mi mancava il respiro. Ricordo che c’era il Dottor Costa, che vedevo per la prima volta dal vivo. Poi sono stato trasferito in elicottero all’ospedale di Bologna, dove sono stato sedato, e da quel momento non ricordo più nulla.

Sull’operazione chirurgica:

La squadra, i medici del circuito ed il Dottor Costa avevano capito subito la gravità della situazione e chiamarono il dottor De Iure [Federico de Iure, Specialista in Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Maggiore Bologna] affinchè si recasse all’ospedale di Bologna per operarmi. L’idea era quella di ‘liberare’ il canale del midollo affinchè l’infiammazione non si espandesse. La lesione era tra le vertebre C5 e C6, e l’idea era quella di fare in modo che rimanesse all’altezza della C6 senza espandersi a C5, C4… volevano salvare il movimento delle braccia e delle mani.

L’incidente si era verificato alle 12 e l’operazione è iniziata alle 16: un’operazone di 5 ore che mi ha permesso di mantenere il movimento di braccia e polsi. Tornato a Barcellona , ​​i Dottor Mir e Caceres hanno riconosciuto che l’operazione era stata provvidenziale e molto ben eseguita. In breve, soffro di tetraplegia a livello C6.

Sui primi giorni dopo l’operazione presso l’ospedale Vall d’Hebron:

Ho trascorso quasi tre settimane in terapia intensiva. Ho avuto complicanze polmonari e avevo bisogno di assistenza per aiutarmi a respirare. La cosa più pericolosa era l’infezione. Non avevo la muscolatura per tossire, quindi non potevo espellere il muco: c’era una macchina che lo ‘aspirava’ tramite tracheotomia, che ha fatto gradualmente diluire il muco fino a quando i medici hanno pensato che non fossi più in pericolo di vita e mi hanno trasferito all’unità ‘Lesioni Spinali’. Lì ho iniziato a ricevere le prime visite, amici e parenti. Mia nonna veniva quasi ogni giorno, e i miei genitori erano lì tutto il tempo possibile, ma potevano vedermi solo due volte al giorno.

Sui primi giorni post-terapia intensiva nella camera d’ospedale:

La verità è che è stato molto difficile. Ho iniziato a vedere più chiaramente la realtà e quanto fosse brutta. Le speranze di riacquistare la mobilità sono andate via via dissolvendosi, e nonostante l’incoraggiamento di tutti, io già sapevo quello che stava succedendo… Per me era chiarissimo.”

“Spesso, guardando fuori dalla finestra dell’ospedale, mi sono messo a piangere da solo: la mia vita era cambiata in un millesimo di secondo, in un batter d’occhio, più velocemente di quando si accende e si spegne la luce. Solo che la luce della mia vita era stata spenta per sempre a Imola.

Sulla riabilitazione:

Dopo un mese e mezzo all’ospedale Vall d’Hebron sono andato all’Istituto Guttmann. Lì ho iniziato a prendere coscienza dei miei limiti e su come affrontarli, e c’erano molte persone nella mia stessa situazione, o comunque simile alla mia. Alcuni casi erano anche peggiori del mio. La verità è che il centro mi ha aiutato a iniziare la mia nuova vita, e vedere che ci sono molte altre persone con lesioni al midollo spinale mi ha aiutato a rapportarmi con la mia angoscia. Lì ho ricevuto le visite di Isidre Esteve, Albert Llovera, Filippo Preziosi, e di molte altre persone. A metà Settembre mi sono trasferita a Sant Cugat a casa di Bea, un’amica ed ex-fidanzata per un anno, che all’inizio mi ha aiutato molto. Ora sono circa due mesi e mezzo che vivo da solo in un appartamento a Sant Cugat, cercando di adattarmi poco a poco alla mia nuova situazione.

In realtà non posso ancora vivere da solo … per ora. Il problema più grande è che non riesco a fare le cose essenziali come vestirsi, lavarsi o preparare il cibo. Vedremo in futuro se potrò adattare il mio spazio e, con un pò di pratica, riuscire a badare a me stesso, ma sarà difficile. Mi aiuta Mercè, una ragazza che mi da una mano al mattino fino a mezzogiorno e poi tre ore la sera.”

Sulle sue attuali condizioni di salute:

Non ho sensibilità nel movimento dalla parte alta del petto verso il basso. Riesco a muovere le braccia, ma non riesco a controllarne la forza. Nei prossimi due anni dovrò lavorare molto per guadagnare tutta la muscolatura possibile. La cosa peggiore è che non riesco a muovere le dita. Riesco a muovere il polso, ma non le dita, e questa è una vera carognata, molto di più di non essere in grado di muovere le gambe. Fidati di me. Di testa sono a posto al 100%: non ho avuto nessun problema e sono lucido come sempre, anche se con una visione della vita un po ‘diversa.

Sul supporto da parte della comunità dei motociclisti:

A dir la verità, nel periodo subito dopo l’incidente e durante la terapia intensiva, non ci avevo badato. Ma poi ho cominciato a vedere le notizie e i commenti, sia in televisione che sulla stampa, e non solo nel settore ‘moto’ ma anche sulla stampa ‘mainstream’. Inoltre, molti piloti hanno esibito l’adesivo “Power per Lascorz” che avevano preparato i miei amici: praticamente tutti i miei compagni in SBK e in Supersport lo hanno messo: Biaggi, Melandri, Sykes, Checa, Rea, Haslam, ecc. E poi anche Rossi, Lorenzo, Pedrosa, Hayden, Dovizioso, Marquez, i fratelli Espargaró … direi quasi tutti i piloti della MotoGP. E anche nel CEV e nei campionati regionali. E non solo in Spagna, ma anche in altri paesi.

Sul futuro:

In questo momento voglio adattare la mia casa, il mio spazio, nel miglior modo possibile. Voglio prendere la patente auto e adattare una macchina a me. Sto anche adattando la mia casa di Maçanet, vicino a Girona, che è dove ho vissuto prima dell’incidente. Alla fine ho intenzione di vivere lì. Voglio rendere la mia vita il più indipendente possibile: adesso è questa la mia priorità.

In questo periodo sto valutando l’approccio alla mia vita sul lungo termine, per capire quanto mi costerà vivere in questa situazione, e non sarà poco. Per quanto ne so, la qualità della mia vita dipenderà direttamente dalla quantità di reddito che potrò generare. Finora ho avuto fortuna: nonostante la mia breve carriera come pilota d’elite, ho messo da parte un po’ di soldi, e poi c’era anche l’assicurazione che mi permetterà di stare tranquillo questi primi anni. Il costo della mia vita è molto alto: la cura personale, le cure ortopediche, la casa in affitto da adattare, i fisioterapisti, ecc… In pochi anni potrei avere problemi economici.

Sto anche cercando di adattare un kart per bruciare un po’ di adrenalina, ma il mio infortunio non è uno scherzo e quidi non so se lo faremo. La verità è che dopo tanti anni vissuti a tutta velocità, ora mi sembra che tutto vada a rilento.

Ho intenzione di migliorare le mie conoscenze della Borsa, e riorganizzare con i miei amici e la mia famiglia tutta la mia vita, cercando di risolvere la questione economica al più presto. Questa è una cosa che mi turba un po’. Tutto quello che ho mai fatto è stato andare in moto, e di questo non me ne farò più nulla. Con la mobilità limitata delle dita, per adesso è un mistero sapere come potrò cavarmerla in futuro.

Sul nuovo ruolo di commentatore televisivo:

Marc Martin [giornalista di moto spagnolo] e Javier Grima [direttore redazione motori del canale spagnolo RTVE] sono venuti da me per dirmi che finalmente Teledeporte avrebbe trasmesso la SBK, e volevano che gli dessi una mano per quanto riguarda il lato tecnico. Non sono mai stato un grande comunicatore, ma mi intendo di moto, così ho deciso di buttarmi ed eccomi quà… spero di non dire troppe boiate! (Ride). In Spagna la gente capisce molto di moto… Sono un buon amico di Marc, questo dovrebbe semplificarmi le cose, e lo ringrazio per l’opportunità.

Foto Ducati Motogp durante la prima giornata di test a Sepang II