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Prima della fine del Campionato Mondiale Superbike 2014, il Team Althea Racing sta già lavorando a tempo pieno per presentarsi al meglio nella prossima stagione. Nel 2015 continuerà il sodalizio tra il Team e la casa di Borgo Panigale a cui il Team ha regalato l’ultimo titolo mondiale della storia Superbike per la Ducati nel 2011 con Carlos Checa in sella alla 1098R, primo spagnolo a portare a casa il titolo per quanto riguarda la categoria regina.
L’anno prossimo il Team si presenterà al via con due piloti con molta esperienza e con molta voglia di far uscire il proprio potenziale per poter creare una squadra con tutte le caratteristiche per diventare vincente.
Genesio Bevilacqua, Team Owner dell’Althea Racing, decide di puntare sullo spagnolo Nicolas Terol e sul nostroMatteo Baiocco. Ambedue i piloti sono in grado di portare risultati all’interno del Team ed è per questo motivo che il Team ha deciso di puntare su questi due nomi. Ambizione, voglia di emergere ed esperienza sono le qualità che il Team cercava e qui i presupposti per fare bene ci sono tutti: una moto, la Ducati 1199 Panigale R, che ha le caratteristiche ottimali per poter competere al meglio con le case rivali, e due piloti che possono riportare la Ducati a lottare per il podio ad ogni gara.

Nicolas Terol è stato l’ultimo pilota a portare a casa il titolo nella vecchia classe 125, nel 2011, in sella all’Aprilia del Team Bancaja Aspar. Nico arriva da un 2014 non molto felice, dove non ha ottenuto i risultati sperati a causa di un infortunio all’anca occorsogli a Jerez della Frontera durante il Gran Premio di Spagna e che gli ha reso difficile tutta la stagione. Il 26enne di Alcoy, approderà quindi nel Team Althea con moltissima esperienza e con molta voglia di di dimostare tutto il suo valore.

Matteo Baiocco, classe 1984, conosce la moto meglio di chiunque altro, grazie al lavoro fatto come collaudatore Ducati, ed è bene ricordare sempre, che Matteo è stato finora il più veloce in sella alla 1199 Panigale R, stabilendo il nuovo primato in 1’49.7 al Mugello, stracciando tutti i precedenti riferimenti. Il pilota di Osimo ha vinto per due anni consecutivi il Campionato Italiano Velocità Superbike, nel 2011 e nel 2012, e arriva da un 2014, dove è stato in lotta per il titolo fino all’ultima gara al Mugello. Tutte queste qualità hanno fatto si che il Team decidesse di puntare su di lui.

Genesio Bevilacqua: “La stagione 2015 rappresenta per il Team Althea un anno di grande rilancio, e dopo aver dominato con le Ducati per un triennio nella classe regina, il Team ha deciso di puntare su due piloti di esperienza. Nico Terol è un pilota con grande talento e crediamo che un Team come il nostro possa essere una cura per poterlo riportare al successo che merita e a cui non è stato attribuito il giusto valore. Matteo è un pilota che conosco bene, di grandissima esperienza e conosce la moto meglio di chiunque altro e sono sicuro che questo potrà essere un anno fondamentale per la sua carriera. Grazie alla collaborazione con i vertici Ducati, che ringraziamo per la fiducia dimostrata, abbiamo il privilegio di portare in pista dei mezzi al top dai quali continueremo sempre a ricavare il meglio.

Matteo Baiocco: “Sono davvero felice di aver raggiunto l’accordo con Genesio Bevilacqua e il Team Althea. Entrare a far parte di un Team così titolato rappresenta per me un’occasione molto importante per mettere a frutto il lavoro fatto in questi ultimi anni nei campionati nazionali e nello sviluppo della Panigale SBK con Ducati. Mi sento pronto per questo nuovo impegno e credo che quest’opportunità arrivi nel miglior momento per me. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare con la mia nuova squadra per trovare subito l’intesa giusta e arrivare già competitivi alla prima gara”.

Nicolas Terol:”Sono molto contento dell’opportunità che mi da il Team Althea. Ho la fortuna di arrivare in un campionato come la Superbike che ho sempre seguito con la massima attenzione, e all’interno di un Team con molta esperienza e che sa come vincere. Ottimo poter debuttare con una moto come la Ducati. Questo periodo è stato molto difficile per me così che il passaggio in Superbike lo prendo come una possibilità di ripartire da zero. Non ho mai perso la voglia di poter competere con gli altri e la mia voglia di vincere. Grazie a Genesio Bevilacqua e al Team Althea per avermi fortemente voluto in squadra. Ho lavorato in passato con Gigi Dall’Igna che ora è ai vertici di Ducati, ed è una persona che ha molta stima nei miei confronti. Non vedo l’ora di salire sulla mia nuova moto e iniziare questa nuova avventura.”

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Il Ducati Superbike Team è pronto a viaggiare alla volta del Qatar, al circuito internazionale di Losail, per l’ultimo round del campionato Mondiale Superbike 2014 che si svolge in questo weekend.
Il circuito internazionale di Losail, inaugurato nel 2004, situato pochi kilometri dal centro di Doha, capitale del Qatar, ha ospitato sia il campionato Superbike che quello della MotoGP nell’ultimo decennio. L’ultima volta che le Superbike hanno visitato il tracciato del Qatar è stato nel 2009, quando Noriyuki Haga, pilota Ducati a quel tempo, ha chiuso secondo in entrambe le gare in sella alla sua Ducati 1198. Il pilota attuale Chaz Davies ricorda la sua ultima gara a Losail, nel 2006, quando partecipava al campionato mondiale 250, mentre il suo compagno di squadra Davide Giugliano era in pista in Qatar l’anno successivo, quando ha corso la gara del mondiale Supersport 2007.
Nel penultimo round di questa stagione, che si è disputato sul circuito francese di Nevers Magny-Cours tre settimane fa, le gare sono risultate condizionate dalla pioggia e dalle condizioni difficili della pista. Tanti i piloti vittime di cadute durante il giorno di gara, durante la quale i due piloti Ducati Superbike hanno concluso solo una delle due manche. Giugliano ha finito gara 1 in settima posizione, mentre Davies ha tagliato il traguardo nono alla conclusione di gara due.
Preparandosi per questo ultimo round del campionato 2014, i due piloti Ducati Superbike, Davies e Giugliano, si trovano rispettivamente in sesta ed ottava posizione nella classifica generale. Ducati è quarta nel campionato costruttori. Diversamente dagli ultimi eventi Superbike svoltisi a Losail, questo weekend i piloti saranno in pista nelle ore notturne, sia per le prove che per le gare, sul tracciato appositamente illuminato.
Dichiarazioni prima dell’evento:
Chaz Davies – Ducati Superbike Team #7
Sono passati alcuni anni dall’ultima volta che ho corso in Qatar. Mi ricordo che è una bella pista, ed una bella struttura, ma sarà tutto diverso questa volta in quanto correremo di notte. Vorrei chiudere la stagione nel migliore dei modi e quindi speriamo di poter fare due belle gare, nonostante il rettilineo piuttosto lungo che potrebbe penalizzarci . Sono carico e entusiasta di tornare in pista dopo questa pausa e cercherò di chiudere con dei buoni risultati questo campionato 2014.”
Davide Giugliano – Ducati Superbike Team #34
Quello di Losail è sicuramente un bel circuito, ma vi ho corso solo una volta nel 2007, quindi non è che mi ricordi benissimo com’è. Sarà comunque un’esperienza unica correre di notte, e non vedo l’ora di tornare in moto dopo queste settimane di pausa. Ovviamente vado lì con l’intenzione di impegnarmi al massimo, come sempre. Diciamo che questo finale di stagione non sta andando proprio come avevamo previsto e non abbiamo raccolto tutto quello che ci aspettavamo di raccogliere. Va anche detto però che siamo riusciti a migliorare costantemente le nostre prestazioni nelle prove ed abbiamo quindi una buona base di esperienza da utilizzare in questo weekend – spero che siano due gare che possano portarci un po’ di soddisfazioni.”
Informazioni Circuito:
Paese: Qatar
Nome: Losail International Circuit
Lunghezza:  5.380 km
Pole position: a destra
Distanza da percorrere: 17 giri/91.460 km
PRIMATI: Best lap – Spies (Yamaha) 1’59.041 (2009). Superpole – Spies (Yamaha) 1’57.280 (2009).
RISULTATI 2009: Gara 1 – 1. Spies (Yamaha); 2. Haga (Ducati); 3. Biaggi (Aprilia). Race 2 – 1. Spies (Yamaha); 2. Haga (Ducati); 3. Biaggi (Aprilia)
Informazioni Piloti:
Chaz Davies
Moto: Ducati 1199 Panigale
Numero di gara: 7
Età: 27 (Nato il 10/02/1987 a Knighton, Galles)
Gare SBK: 72
Vittorie SBK: 4
Podi SBK: 14
Davide Giugliano
Moto: Ducati 1199 Panigale
Numero di gara: 34
Età: 24 (Nato il 28/10/1989 a Roma, Italia)
Gare SBK: 77
Vittorie SBK: 0
Podi SBK: 6
Programma del weekend (CET +2): 
Venerdì
17.15 – 18.00 – SBK Prove Libere 1
20.00 – 20.45 – SBK Prove Libere 2
23.15 – 00.00 – SBK Prove Libere 3
Sabato
18.00 – 18.30 – SBK Prove Libere 4
21.00 – 21.15 – Superpole 1
21.25 – 21.40 – Superpole 2
Domenica
17.15 – 17.30 – SBK Warm-up
19.00 – SBK Gara 1
22.00 – SBK Gara 2

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Gara sfortunata per i due piloti del Ducati Team a Sepang. Sia Andrea Dovizioso che Cal Crutchlow sono infatti rimasti vittima di inconvenienti tecnici alle loro moto che hanno compromesso il risultato finale di entrambi.
In partenza Dovizioso era scattato molto bene dalla seconda fila, transitando in terza posizione alla fine del primo giro. Nel corso della tornata successiva il pilota italiano veniva superato da Marquez, ma manteneva comodamente il quarto posto per quattordici giri, con un buon vantaggio su Bradl. Un problema alla sua Desmosedici lo obbligava però successivamente a rallentare il suo ritmo e così Andrea perdeva diverse posizioni e terminava la sua gara all’ottavo posto.
Anche Cal Crutchlow era partito bene dalla terza fila e si trovava in sesta posizione dietro a Bradl quando, nel corso del quinto giro, la sua GP14 si è spenta a causa di un problema elettrico, costringendo il pilota britannico del Ducati Team al ritiro.
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 8°
Peccato davvero per il problema che abbiamo avuto: tutte le volte che aprivo il gas il motore aveva dei vuoti e quindi ho dovuto rallentare il mio ritmo. Spero che anche questo inconveniente ci possa servire come esperienza per migliorare le cose per il prossimo anno. Sono però abbastanza contento di come stava andando la mia gara, perché sappiamo che i primi quattro piloti sono molto difficili da raggiungere in questo momento. Questo weekend abbiamo fatto un ottimo lavoro: abbiamo migliorato turno dopo turno per arrivare, a mio parere, al massimo che si può ottenere con questa moto. Soprattutto stavo tenendo un ritmo costante, ed era quello che mi interessava, perché su questa pista è molto difficile.
Cal Crutchlow (Ducati Team #35) – ritirato
Ovviamente sono molto deluso, perché sentivo di aver veramente un buon passo per la gara. Dopo il warm-up di questa mattina sapevamo di avere un buon ritmo con la gomma completamente usata e quindi oggi ero convinto di poter lottare per la quarta posizione. Però le gare sono così: abbiamo avuto un problema elettrico e il motore si è spento. Adesso cercherò di archiviare subito questa delusione per concentrarmi sull’ultima gara di Valencia, dove darò il massimo per ottenere un buon risultato.
Luigi Dall’Igna (Direttore Generale Ducati Corse)
Onestamente ci aspettavamo di più da questa gara, perché sia Andrea che Cal oggi erano in grado di poter ottenere due buoni risultati. Adesso analizzeremo i problemi che abbiamo avuto in gara per trovare una soluzione in vista del prossimo anno.”

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Ducati Testastretta DVT (Desmodromic Variable Timing)
Ducati presenta il primo motore motociclistico ad avere una soluzione di fasatura variabile sia delle
valvole di aspirazione sia di scarico. Si chiama Ducati Testastretta DVT, Desmodromic Variable
Timing, ed è il primo motore desmodromico al mondo ad adottare questo nuovo sistema che apre
la strada ad una nuova generazione di motori. Si tratta di un nuovo propulsore destinato a superare
l’attuale standard tecnologico ed ingegneristico tra i motori destinati alla produzione motociclistica.
Innovazione e genialità italiana si combinano perfettamente nella progettazione con un risultato
straordinario che ha permesso di scrivere un nuovo capitolo nella storia dei motori Testastretta.

Il sistema di distribuzione variabile è capace di modificare con continuità la fasatura delle valvole,
agendo in modo indipendente sia sulla camma di aspirazione sia sulla camma di scarico. In questo
modo le prestazioni del motore possono essere ottimizzate a tutti i regimi di rotazione e in tutte le
condizioni di utilizzo, per garantire allo stesso tempo massima potenza, erogazione fluida, coppia
vigorosa ai bassi regimi e consumi contenuti, nel pieno rispetto delle nuove normative Euro 4. Con il
DVT, Ducati, fissa nuovi parametri in termini di potenza, erogazione e fruibilità tra i propulsori
motociclistici.

 

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Caratteristiche del motore Ducati Testastretta DVT
 Inedito sistema DVT (Desmodromic Variable Timing)
 Alesaggio 106 mm, corsa di 67,9 mm
 Cilindrata 1.198 cm³
 Potenza massima 160 CV a 9.500 giri/minuto
 Coppia massima 136 Nm a 7.500 giri/minuto
 Distribuzione Desmodromica
 Doppia Accensione (DS)
 Sensore antidetonazione
 Omologazione Euro 4

Una nuova generazione
Il motore DVT, variando in modo indipendente sia la fasatura dell’albero a camme che comanda le
valvole di aspirazione sia quella dell’albero a camme che comanda le valvole di scarico, ottimizza le
prestazioni agli alti regimi per ottenere la massima potenza, mentre ai medi e bassi regimi regolarizza il
funzionamento, migliora la linearità di erogazione e incrementa la coppia. In pratica si ha a
disposizione un motore che cambia le proprie caratteristiche col variare del numero dei giri, rimanendo
nei limiti dell’omologazione Euro 4 e con grande attenzione ai consumi.

Quando si progetta un motore uno dei parametri fondamentali per determinarne il carattere è il valore
dell’incrocio delle valvole di aspirazione e di quelle di scarico. L’incrocio viene definito come
l’intervallo di rotazione dell’albero motore, espresso in gradi, durante il quale le valvole di aspirazione e
di scarico rimangono aperte simultaneamente. Tale incrocio si verifica tra la fine della fase di scarico e
l’inizio della fase di aspirazione ed è fisso. Ma non sul DVT.

È stato possibile variare l’angolo di incrocio delle valvole grazie all’adozione del sistema DVT
(Desmodromic Variable Timing): un variatore di fase applicato all’estremità di ognuno dei due alberi
a camme di ogni testa. Il sistema DVT è diviso in due parti: una esterna rigidamente collegata alla
cinghia di distribuzione e una interna collegata all’albero a camme, coassiale alla prima e che, rispetto a
quest’ultima, può ruotare in anticipo o in ritardo a seconda della pressione dell’olio presente in camere
apposite. La pressione dell’olio è regolata da valvole dedicate e la fasatura di ogni camma è
dinamicamente controllata da un sensore posto nei coperchi delle teste.

 

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Il fascino del Desmo
Anche il Ducati Testastretta DVT utilizza il sistema di richiamo delle valvole motore che ha reso
famosa la Casa di Borgo Panigale in tutto il mondo. Grazie a questo particolare sistema la valvola di
aspirazione e la valvola di scarico vengono chiuse meccanicamente con una tecnica e una precisione
analoghe a quelle della fase di apertura. Il termine desmodromico deriva dai termini greci
“desmos=legame” e “dromos=corsa, percorso”; in meccanica viene usato per citare meccanismi che
dispongono sia di un comando per attivarli in un senso sia di un apposito comando per attivarli nell’altro
(detto chiusura o ritorno).

Questo sistema, utilizzato su tutti i modelli Ducati, dimostra la sua validità anche sulle Superbike e le
Desmosedici MotoGP di Ducati Corse.
Nella progettazione del motore Ducati Testastretta DVT, la distribuzione desmodromica ha
rappresentato un grosso vantaggio rispetto ad un sistema tradizionale a molle; l’azionamento delle
valvole a basso numero di giri richiede minore forza, non dovendo comprimere le molle, questo si è
tradotto nella possibilità di contenere le dimensioni dei singoli variatori a vantaggio del contenimento dei
pesi e dell’integrazione del sistema.

Coppia sempre vigorosa
Il risultato è che, con un alesaggio di 106 mm ed una corsa di 67,9 mm per una cilindrata totale di 1.198
cm³, il motore Ducati Testastretta DVT garantisce una potenza massima di 160 CV a 9.500 giri/minuto
ed una coppia che arriva a 136 Nm a 7.500 giri/minuto con una curva di erogazione assolutamente
lineare. Infatti già a 3.500 giri/minuto si ha a disposizione una coppia di 80 Nm che rimane costante e
superiore ai 100 Nm tra 5.750 e 9.500 giri/minuto.
Ma il sistema DVT, nonostante l’incremento di potenza, ha effetti positivi anche sui consumi, scesi
mediamente dell’8% sul ciclo di omologazione.
La continua ricerca e sviluppo di Ducati sui sistemi ad iniezione ha portato la Casa di Borgo Panigale
ad utilizzare sul Ducati Testastretta DVT iniettori del sistema di alimentazione posizionati in modo tale da
avere il getto indirizzato sul retro surriscaldato della valvola di aspirazione invece che sulla parete più
fredda del condotto di aspirazione. In questo modo, viene massimizzata la vaporizzazione della benzina
migliorando la combustione e la regolarità di erogazione.

Il DVT è poi dotato di sistema a Doppia Accensione (DS), con due candele per ogni testa, con doppio
fronte di fiamma che assicurano la combustione completa in un intervallo rapidissimo. L’accensione di
ogni candela è gestita in modo indipendente, per ottimizzare a ogni regime e in ogni condizione
d’utilizzo. È presente anche un sensore antidetonazione che consente di mantenere il motore in
condizioni di sicurezza anche in presenza di benzine con ridotto numero di ottani o di condizioni di
utilizzo, come in alta quota, che possono essere critiche per la combustione. Possibilità importante
durante raid e viaggi particolarmente avventurosi in alcune parti del mondo.
Infine, per ottimizzare il funzionamento riducendo la dispersione ciclica della combustione, Ducati ha
applicato anche un sistema di aria secondaria simile a quello realizzato per i motori ad elevatissime
prestazioni. L’ottimizzazione dell’alimentazione senza ricadute sulle emissioni è stata ottenuta grazie al
completamento dell’ossidazione degli idrocarburi incombusti, che riduce efficacemente i livelli di HC e
CO.

Per ogni condizione
Grazie a tutto ciò il motore Ducati Testastretta DVT rappresenta un nuovo standard di riferimento per i
bicilindrici Ducati e introduce parametri del tutto nuovi ed inediti per quanto riguarda il miglior
equilibrio possibile tra potenza massima, fluidità di erogazione, coppia ai bassi regimi, contenimento dei
consumi e delle emissioni allo scarico, diventando il bicilindrico desmodromico tecnologicamente più
avanzato del pianeta. Inoltre il motore Ducati Testastretta DVT ha intervalli di manutenzione fissati ogni
30.000 km ed il suo innovativo sistema DVT non complica il lavoro di registrazione del gioco valvole. In
pratica è un motore che può essere utilizzato in ogni condizione ed in ogni angolo del mondo,
garantendo prestazioni e un eccezionale livello di godibilità, sicurezza e divertimento.

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Si sono svolte oggi a Sepang le qualifiche del GP Shell Advance della Malesia. Sotto un sole cocente e con una temperatura esterna di 35° C (58° C la temperatura dell’asfalto), i due piloti del Ducati Team, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, si sono classificati rispettivamente al quinto ed all’ottavo posto e quindi partiranno domani dalla seconda e della terza fila.
Dovizioso aveva ottenuto il quarto tempo in entrambe le sessioni di prove libere in programma oggi, mentre Crutchlow aveva chiuso la prima sessione con il sesto crono e la seconda con il settimo. Entrambi i piloti del Ducati Team hanno dovuto lottare contro il grande caldo e hanno lavorato con le loro squadre per cercare di migliorare il loro feeling sulla pista malese, caratterizzata da condizioni di scarso grip.
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 5° (2’00.703)
“Sono contento del lavoro che abbiamo svolto oggi pomeriggio: ci siamo avvicinati ai primi e come passo siamo più costanti. In qualifica non sono riuscito a fare un giro perfetto perché mi si è chiuso lo sterzo alla curva 6. Peccato perché la gomma nuova si può sfruttare al meglio solo per il primo giro: io però sono riuscito a migliorare di qualche millesimo nella seconda uscita e questo dimostra che, senza quell’inconveniente, avrei potuto ottenere un crono migliore nel primo tentativo. La seconda fila mi va bene, e domani dovrò cercare di fare una buona partenza. Sarà una gara difficile, però adesso sono più fiducioso di ieri.”
Cal Crutchlow (Ducati Team #35) – 8° (2’01.119)
“Ammetto di essere molto deluso delle mie qualifiche di oggi. Purtroppo ho avuto un problema di chattering in entrambe le mie uscite. Pensiamo che sia stato causato dalla scelta della gomma dura anteriore e, senza questo problema, sono sicuro che avrei potuto tranquillamente qualificarmi in seconda fila. Peccato perché il feeling con la mia GP14 oggi era buono e io ero ottimista, ma in due curve ho perso più di mezzo secondo rispetto al mio miglior crono del mattino. I ragazzi della mia squadra stanno lavorando bene, come sempre, e cercheremo di migliorare la moto per domani, con la speranza di poter fare una bella gara qui in Malesia.”

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Dopo il successo di Roma, arriva anche al Factory Store di Bologna Ducati Kids Days, un divertente e coinvolgente weekend dedicato a piccoli, grandi campioni, ma anche ai loro genitori Ducatisti. Sabato 25 e domenica 26 ottobre, presso il Ducati Factory Store, via Cavalieri Ducati, 74/5, a Bologna, proprio di fronte alla storica sede della Casa di Borgo Panigale, sarà possibile far provare ai propri bambini le moto elettriche Ducati by Peg Perego ed i tricicli a spinta Ducati Chicco, oltre a trovare tutta la nuova gamma di abbigliamento Ducati dedicato ai bambini. Un fine settimana diverso e interamente dedicato ai bambini, dove sarà anche possibile sfidarsi con il videogame Ducati Challenge, o sulla mini pista con le moto radiocomandate. Le moto della Casa di Borgo Panigale, gli accessori Ducati Performance e tutto l’abbigliamento Ducati, faranno da cornice a due giornate da non perdere.
L’ingresso è libero e la prenotazione non è obbligatoria. Ducati Kids Days si terrà sabato dalle ore 15.00 alle 19.00 e domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Ducatisti si nasce, campioni si diventa.
Per informazioni: Ducati Factory Store, via C. Ducati, 74/5 Bologna 051/6479779

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Si sono svolte oggi sul circuito di Sepang le prime due sessioni di prove del GP Shell Advance della Malesia. I due piloti del Ducati Team, Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, hanno chiuso la giornata rispettivamente al settimo e all’ottavo posto, grazie ai tempi fatti segnare durante la sessione del mattino.
Nel primo pomeriggio infatti, sul circuito malese si è scatenato un intenso temporale che ha fatto ritardare l’orario di inizio delle prove. I piloti sono poi scesi in pista dopo alcuni minuti, sulla pista interamente bagnata. Nel corso della sessione è tornato ad uscire il sole e la pista ha iniziato ad asciugarsi, ma nessuno dei piloti è riuscito a migliorare i propri tempi del mattino. Dovizioso ha comunque chiuso in quarta posizione il turno pomeridiano, mentre Crutchlow ha ottenuto il decimo tempo.
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 7° (2’01.971)
“Oggi è stata una giornata un po’ strana: stamattina il grip non era molto buono, e quindi i tempi non sono così attendibili, ma credo che le condizioni della pista miglioreranno domani. Oggi pomeriggio abbiamo fatto un buon run sul bagnato, ma è sempre strano girare in queste condizioni qui a Sepang perché la pista di solito si asciuga molto velocemente. Però sono abbastanza soddisfatto di oggi, anche se dobbiamo ancora migliorare diversi aspetti, e domani spero di poter girare sulla pista asciutta.”
Cal Crutchlow (Ducati Team #35) – 8° (2’02.171)
“Sono piuttosto contento del risultato di oggi. Abbiamo girato con un buon passo e anche sull’asciutto è andata meglio del previsto, anche se ci manca ancora un po’ di grip. Sono riuscito a girare davvero bene in condizioni di ‘full-wet’ all’inizio del turno e abbiamo mantenuto lo stesso set-up anche quando lo pista si stava asciugando, ma credo che sappiamo che direzione prendere per domani. Comunque oggi mi sono veramente divertito in pista, e spero di continuare così per il resto del weekend.”
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Mugello / Italia, domenica 19 ottobre 2014: Ducati festeggia l’ultimo successo in ordine di tempo della sua 1199 Panigale R, che oggi ha tagliato vittoriosa il traguardo al Mugello aggiudicandosi sia il titolo piloti che il titolo costruttori del CIV 2014.
Guidata in maniera magistrale da Ivan Goi, pilota del team Barni Racing, la 1199 Panigale R ha ottenuto risultati eccezionali durante l’intero arco del campionato 2014. La stagione si è ben presto tramutata in una lotta a due tra Goi ed un altro membro della famiglia Ducati, vale a dire Matteo Baiocco, anche lui in sella alla 1199 Panigale R (del  team Grandi Corse & A P Racing).
Mentre la gara di apertura del campionato era stata vinta da Baiocco, seguito da Goi in seconda posizione, nella seconda prova è stato Goi a tagliare il traguardo per primo sul circuito del Mugello, che ha poi vinto anche gara 5 e 6, disputatesi ad Imola. Queste vittorie, oltre ai podi conquistati a Vallelunga e a Misano hanno dato a Goi un vantaggio di 14 punti su Baiocco prima dell’ultimo round del Mugello. Per quanto riguarda il campionato costruttori, grazie ai risultati di Goi e Baiocco, Ducati è arrivata alle ultime due gare già con un vantaggio di 42 punti sulla BMW, in seconda posizione.
L’ultimo round si è disputato questo weekend all’Autodromo del Mugello. Mentre Goi si è qualificato in seconda posizione, Baiocco ha preso il via con il diciassettesimo tempo. Nella prima gara, disputatasi nel pomeriggio di sabato in condizioni asciutte, Goi ha preso il comando quasi subito, mantenendo la sua posizione e gestendo molto bene la sua gara per tagliare il traguardo primo, ottenendo la sua quarta vittoria della stagione. Baiocco, autore di un ottimo recupero nel corso della manche, è stato in grado di proiettarsi dalla 17ma alla seconda posizione finale. Con Goi e Baiocco sul podio, la Ducati si è aggiudicata il titolo costruttori in questa penultima manche della stagione.
Nella gara decisiva di oggi, svolta in buone condizioni, i due portacolori Ducati hanno lottato forte fino al ultimo giro. Anche oggi Baiocco ha tagliato il traguardo in seconda posizione finale, seguito da Goi, terzo. Ivan Goi si è quindi assicurato del titolo piloti, avendo accumulato un totale di 182 punti con la sua 1199 Panigale R, contro i 167 punti di Baiocco, in seconda posizione finale. La gara di oggi è stata vinta da Leandro ‘Tati’ Mercado, anche lui in sella alla Panigale 1199 R e in pista questo weekend come wildcard con il team Barni Racing.
Il Team Barni Racing è stato l’autore di tanti successi in questo campionato così come negli anni recenti e dal 2009 ad oggi si è aggiudicato parecchi titoli, sia nella classe Superbike che nella Superstock 1000.  In questa stagione la squadra italiana che utilizza moto Ducati, ha trionfato nella Superstock 1000 FIM Cup, aggiudicandosi il titolo piloti con la Ducati 1199 Panigale R portata in pista dall’argentino Leandro ‘Tati’ Mercado.
Dichiarazioni dopo la gara di oggi:
Ivan Goi – Team Barni Racing #12: 
“Dedico questo titolo prima di tutto a me stesso perchè ho dimostrato di poter essere ancora un pilota vincente, alla Michelin che ha creduto nel binomio pilota-moto e soprattutto al team Barni che, per il terzo anno consecutivo, mi ha dato la possibilità di lottare per la vittoria e di conquistare due titoli nazionali. Sono davvero felice! Ringrazio Marco Barnabò, la Ducati e tutte le persone che mi sono state vicino”.
Marco Barnabò – Barni Racing Team Manager
“E’ stata una stagione straordinaria e ricca di successi. Prima, abbiamo conquistato il titolo della Superstock 1000 FIM Cup con Leandro Mercado ed oggi, il titolo nazionale Superbike con Ivan Goi. Sono particolarmente orgoglioso del lavoro che ha fatto l’intera squadra; Abbiamo lavorato tutti al massimo sia in pista che a casa, senza commettere errori, concretizzando un successo dietro l’altro. Quest’anno nel CIV abbiamo deciso di passare a Michelin e, nonostante non avessimo uno storico con queste gomme, grazie anche al loro prezioso supporto, siamo riusciti a fare la differenza, vincendo un titolo molto importante. Ringrazio la Ducati per il sostegno che ci ha fornito durante l’intera stagione e tutti i nostri sponsor”.