Posts contrassegnato dai tag ‘2015’

dengiu_desmodengiu_sbk_imola_2015_Prove_libere_1_chaz_davies

eni FIM Superbike World Championship 2014
Autodromo Internazionale ‘Enzo e Dino Ferrari’ di Imola, Classifica Prove Libere 1

1 7 C. DAVIES GBR Aruba.it Racing-Ducati SBK Team Ducati Panigale R 1’48.056 15 164,448 279,2
2 34 D. GIUGLIANO ITA Aruba.it Racing-Ducati SBK Team Ducati Panigale R 1’48.275 0.219 0.219 13 164,115 280,7
3 66 T. SYKES GBR Kawasaki Racing Team Kawasaki ZX-10R 1’48.320 0.264 0.045 18 164,047 279,2
4 65 J. REA GBR Kawasaki Racing Team Kawasaki ZX-10R 1’48.479 0.423 0.159 12 163,807 281,5
5 91 L. HASLAM GBR Aprilia Racing Team – Red Devils Aprilia RSV4 RF 1’48.779 0.723 0.300 18 163,355 277,0
6 44 D. SALOM ESP Team Pedercini Kawasaki ZX-10R 1’49.081 1.025 0.302 14 162,903 276,3
7 86 A. BADOVINI ITA BMW Motorrad Italia SBK Team BMW S1000 RR 1’49.696 1.640 0.615 11 161,989 275,6
8 2 L. CAMIER GBR MV Agusta Reparto Corse MV Agusta 1000 F4 1’49.850 1.794 0.154 11 161,762 270,0
9 1 S. GUINTOLI FRA PATA Honda World Superbike Team Honda CBR1000RR SP 1’49.978 1.922 0.128 13 161,574 276,3
10 22 A. LOWES GBR VOLTCOM Crescent Suzuki Suzuki GSX-R1000 1’50.052 1.996 0.074 16 161,465 277,0
11 84 M. FABRIZIO ITA Althea Racing Ducati Panigale R 1’50.150 2.094 0.098 11 161,322 274,9
12 60 M. VD MARK NED PATA Honda World Superbike Team Honda CBR1000RR SP 1’50.289 2.233 0.139 17 161,119 272,7
13 15 M. BAIOCCO ITA Althea Racing Ducati Panigale R 1’50.400 2.344 0.111 14 160,957 277,8
14 81 J. TORRES ESP Aprilia Racing Team – Red Devils Aprilia RSV4 RF 1’51.473 3.417 1.073 17 159,407 276,3
15 59 N. CANEPA ITA Grillini SBK Team Kawasaki ZX-10R 1’52.388 4.332 0.915 12 158,109 266,5
16 36 L. MERCADO ARG BARNI Racing Team Ducati Panigale R 1’52.412 4.356 0.024 3 158,076 273,5
17 14 R. DE PUNIET FRA VOLTCOM Crescent Suzuki Suzuki GSX-R1000 1’53.044 4.988 0.632 7 157,192 271,3
18 40 R. RAMOS ESP Team Go Eleven Kawasaki ZX-10R 1’53.340 5.284 0.296 11 156,781 267,2
19 51 S. BARRAGÁN ESP Grillini SBK Team Kawasaki ZX-10R 1’53.940 5.884 0.600 10 155,956 261,9
20 10 I. TOTH HUN BMW Team Toth BMW S1000 RR 1’54.159 6.103 0.219 13 155,657 271,3
21 75 G. RIZMAYER HUN BMW Team Toth BMW S1000 RR 1’56.025 7.969 1.866 16 153,153 263,2

image

dengiu_desmodengiu_test_motogp_ducati_losail_2015_day1
Oggi Andrea Iannone e Andrea Dovizioso hanno ottenuto delle ottime prestazioni nella prima giornata dei test IRTA che si disputano sul circuito di Losail in Qatar. Dopo essere stati sempre nelle prime posizioni per tutta la durata della sessione, i due piloti del Ducati Team hanno chiuso la giornata rispettivamente al primo e al secondo posto.
Andrea Iannone è sceso in pista verso le sei del pomeriggio ed ha concentrato il suo lavoro sulla nuova Desmosedici GP15. Il pilota di Vasto ha compiuto 50 giri, ottenendo il suo miglior crono in 1’55”265 nel corso della trentesima tornata ed ha chiuso la giornata al primo posto.
Andrea Dovizioso ha invece iniziato a girare subito all’inizio della sessione, verso le quattro di pomeriggio, e all’inizio ha compiuto alcuni giri con la Desmosedici GP14.3, prima di salire sulla GP15 e continuare con la nuova moto fino alla fine della giornata. Dovi ha percorso 48 giri, il migliore dei quali in 1’55”363, ed ha terminato la sessione al secondo posto.
In pista anche Michele Pirro, pilota collaudatore del Ducati Test Team. Il pilota pugliese ha percorso 53 giri alla guida della sua Desmosedici GP14.3 proseguendo nel lavoro di sviluppo, concentrato soprattutto sul nuovo software. Michele si è classificato al ventitreesimo posto con un tempo di 1’57”664.
Andrea Iannone (Ducati Team #29) – 1’55”265 (1°), 50 giri
Sicuramente è stata una prima giornata positiva, e stiamo conoscendo sempre di più la Desmosedici GP15 e le sue reazioni. Oggi abbiamo svolto tutto il programma che avevamo stabilito all’inizio della giornata e siamo riusciti a provare tutto quello che dovevamo. Adesso i nostri ingegneri avranno maggiori informazioni per poter valutare la situazione, e comunque siamo stati sempre veloci ed io sono contento perché stiamo migliorando ogni volta che scendiamo in pista.
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 1’55”363 (2°), 48 giri
Sono molto soddisfatto di questo primo giorno in Qatar, perché siamo partiti subito molto veloci e questo è sempre importante. Sicuramente dobbiamo fare ancora parecchio lavoro perché ci sono dei punti della GP15 che dobbiamo ancora migliorare prima di arrivare in gara, ma sono contento della base che abbiamo qui. Domani sarà un giorno in cui faremo delle prove importanti per capire meglio la nostra nuova moto, ma come dicevo é stato un inizio molto positivo.

dengiu_desmo_desmodengiu_ducati_althea_racing_matteo_baiocco_test_jerez_2014

Dopo i test della settimana scorsa al ‘Ricardo Tormo’ di Valencia, i ragazzi del TeamAlthea Racing tornano in pista. Con oggi, infatti, si conclude, una due giorni di test privati nel circuito di Jerez de la Frontera in Andalusia dove i piloti hanno provato per la prima volta la Ducati Panigale R con la configurazione 2015.

I piloti Superbike hanno lavorato molto con la nuova moto, per Nico Terol nuova in assoluto, mentre Matteo Baiocco ha ripreso in mano la moto di cui è stato collaudatore. Entrambi si sono trovati subito molto bene con la Ducati Panigale R, hanno avuto un primo approccio con la nuova elettronica e con la conoscenza del mezzo, girando con degli ottimi tempi. Riferimenti cronometrici che non sono fondamentali in questa fase , ma sono comunque molto positivi e confortanti. La squadra di GenesioBevilacqua ha fatto un gran lavoro sulla moto per cercare di trovare il giusto set-up. Sono state provate diverse soluzioni anche se le brutte condizioni della pista hanno purtroppo un po’ limitato il lavoro per tutti.

Lavoro che è continuato anche con la Superstock 1000, con Luca Salvadori eRaffaele De Rosa che hanno potuto fare parecchi giri con la moto in versione Stock. In questi due giorni sono state usate le coperture intagliate, i ragazzi hanno potuto fare molta esperienza giro dopo giro e provare diverse soluzioni di messa a punto della moto anche se bisognerà fare ancora molti chilometri per migliorare sempre di più. I ragazzi si faranno trovare pronti e protagonisti positivi ai blocchi di partenza.

I test sono serviti a fare molte prove, a trovare sempre nuove soluzioni e ad accrescere il feeling con la Ducati Panigale R. I prossimi test in programma a Portimao, il prossimo gennaio, saranno fondamentali.

Queste le dichiarazioni dei piloti Superbike:

Nicolas Terol: “Sono molto soddisfatto di questi due giorni di test, anche se a causa del brutto tempo, abbiamo potuto usare a pieno solo due mezze giornate. Giro dopo giro sentivo aumentare il feeling con la Ducati, ma mi mancano ancora chilometri per poter migliorare sempre di più. Con il Team abbiamo fatto un bel lavoro, trovando sempre le giuste soluzioni e facendo diverse prove per migliorare il grip. Sono contento, e sono positivo perché so che posso fare sempre di più, voglio migliorare ancora e adesso sono impaziente di poter fare altri test per aumentare il feeling con la moto. Sarò pronto per la prima gara in Australia, dove non deluderò le aspettative della squadra e dei miei tifosi che in Spagna sono numerosi e mi seguono con molto calore”.

Matteo Baiocco: “E’ andata molto bene poiché sono stati i primi veri test con la moto che useremo l’anno prossimo. Sono molto contento perché abbiamo fatto dei buoni giri con le gomme da gara e siamo stati in linea con il gruppo dei migliori. Ci tengo a fare un bel lavoro, e i test sono molto importanti. Io vengo dal Campionato Italiano e devo resettare un po’ di cose, devo impararne altre e sono sicuro che di test in test migliorerò molto. La strada per ottenere i massimi risultati è quella giusta, il Team di cui avevo tanto sentito parlare è un Team fantastico e insieme sento che faremo grandi cose”.

dengiu_desmo_desmodengiu_Start_of_production_Ducati_Scrambler

Il mitico “container giallo” è tornato in Ducati. Sono passati solo sei mesi da quando fu presentato, in anteprima assoluta, il progetto Scrambler® ai dipendenti Ducati e lo stabilimento di Borgo Panigale torna ad essere protagonista privilegiato. Questa volta per salutare l’inizio della produzione della nuova moto, 40 anni dopo lo Scrambler Ducati degli anni ’70.
Scrambler® segna per Ducati la nascita di un nuovo brand, un nuovo approccio al mondo motociclistico che non guarda solo alle performance e alla tecnologia ma esalta la libera espressione, il divertimento e la condivisione di emozioni positive. Per celebrare questo nuovo mondo e l’arrivo della prima moto, al termine della linea di assemblaggio dello Scrambler Ducati, è arrivata la “Land of Joy”, col suo prato verde, la musica, il cibo da strada di Foodly Street e, ovviamente, il mitico container giallo.
Condividere con i dipendenti l’uscita della prima moto per ogni singola produzione è una consuetudine per Ducati, ma questa di Scrambler® ha un significato diverso e particolare e rispecchia in pieno lo spirito della “Land of Joy” che sta caratterizzando questo nuovo brand.
Ad accogliere la prima moto a fine linea, oltre a tutto il team che ne ha seguito lo sviluppo e agli operai e ai tecnici, c’era Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding, insieme a Silvano Fini, Direttore dello Stabilimento di Borgo Panigale.
“Questa prima moto ha un significato particolare per tutti noi – ha commentato l’Ing. Claudio Domenicali – Il marchio Scrambler® porta dai nostri concessionari una ventata di freschezza e allegria, “The Land of Joy”, con un prodotto che coniuga modernità ed heritage in un mix mai visto prima nel mondo delle due ruote, di cui siamo tutti particolarmente felici ed estremamente orgogliosi”.
L’inizio della produzione dello Scrambler Ducati è stata anche l’occasione per comunicare i nomi dei due vincitori del concorso indetto lo scorso 9 giugno che cercava, all’interno dell’azienda, i due testimonial della nuova campagna pubblicitaria, i nuovi “Franco ed Elvira”, i due dipendenti Ducati protagonisti della campagna pubblicitaria dello Scrambler® degli anni ’70. Sono Stefano Rendina e Federica Forlani i nuovi volti che identificheranno la nuova moto, scelti direttamente dai dipendenti e destinati a testimoniare la freschezza, la novità e la gioia di questo nuovo brand Ducati.
Lo Scrambler Ducati arriverà dai concessionari a fine gennaio nella versione Icon, a partire da 8.240 euro franco concessionario.

dengiu_desmo_desmodengiu_motor_show_bologna_2014_Ducati_Museo

Per rendere omaggio ai 26 anni di successi di Ducati nel Campionato Superbike, il Motor Show 2014, l’appuntamento fieristico internazionale che si svolgerà dal 6 al 14 dicembre a Bologna, ospiterà un’incredibile esposizione che ripercorre oltre due decenni di moto straordinarie e piloti leggendari, che hanno permesso a Ducati di conquistare 313 vittorie in gara, 17 Titoli Mondiali Costruttori e 14 Titoli Mondiali Piloti.

Nell’area dedicata alla Motor Valley, all’interno del Padiglione 26 della Fiera di Bologna, Ducati allestirà la Superbike Celebration World, un vero e proprio percorso storico dedicato alle SBK, da strada e da competizione, dove uno staff qualificato sarà a disposizione per accogliere i visitatori e guidarli attraverso i 26 anni di successi di Ducati. L’excursus storico partirà dalla prima 851, la prima vera Superbike Ducati della fine degli anni ’80, per arrivare alla 1199 Panigale Factory 2014.

L’evento rappresenterà un’occasione unica per ammirare, tutte assieme, le moto che hanno fatto la storia del motociclismo degli ultimi trent’anni. Moto come la 851 SP del 1991, autentico gioiello a due ruote dei primi anni ‘90, la 888 del 1991 di Doug Polen, primo vincitore di un Campionato Mondiale Costruttori per Ducati, e naturalmente la 916 del 1994, progettata da Massimo Tamburini. Ovviamente sarà presente anche la prima 916 Superbike del 1994, con la quale il mitico Carl Fogarty conquistò il primo di ben quattro titoli Mondiali Piloti negli anni ’90.

Tra le Superbike degli anni 2000 saranno in mostra la 999 R (2005) e la 999 (2007) del tre volte campione del mondo Troy Bayliss. Inoltre si potrà ammirare la 1198 del 2009 oltre alla 1198 Factory, con la quale Carlos Checa ha vinto il titolo mondiale nel 2011. Chiudono la prestigiosa rassegna la 1199 Panigale Factory 2014 del Team Ufficiale Ducati Superbike e l’ultima, rivoluzionaria, Ducati in gamma 2015: la 1299 Panigale S, nuovo riferimento tra le Superbike stradali e già oggetto del desiderio per migliaia di appassionati.

L’ultima nata della Casa di Borgo Panigale, col suo motore Superquadro da 1285 cm³, alza ulteriormente l’asticella in quanto a prestazioni tra le supersportive del mercato mondiale. Grazie all’incredibile coppia del valore di 144,6 Nm a 8.750 giri/minuto, un peso di 166,5 kg a secco ed una potenza massima di 205 CV a 10.500 giri/minuto, e un rapporto peso/potenza da record rispetto a tutta la concorrenza stradale, la 1299 Panigale diventa un metro di paragone nel segmento delle moto ad alte performance.

Il nuovo pacchetto elettronico, appositamente studiato per la 1299 Panigale ed integrato nei tre differenti Riding Mode, la rende ancora più prestazionale: grazie alla presenza della Inertial Measurement Unit (IMU) sono disponibili il Cornering ABS, il Ducati Wheelie Control (DWC) e, sulla versione S, l’Öhlins Smart EC, il sistema di controllo event-based delle sospensioni. Inoltre, per la prima volta su una Ducati Superbike stradale, viene introdotto il Ducati Quick Shift (DQS) con funzionalità attiva anche in scalata, per migliorare ulteriormente le prestazioni in pista e rendere la moto più facile nell’utilizzo di tutti i giorni. Sulla 1299 Panigale il Ducati Traction Control (DTC), il Ducati Wheelie Control (DWC) e l’Engine Brake Control (EBC) sono ottimizzati dal sistema di calibrazione automatica delle dimensioni degli pneumatici e del rapporto finale.

dengiu_desmo_desmodengiu_superbike_valencia_althea_racing_terol_baiocco_ducati_test_sbk_2015

Si sono appena conclusi i primi due giorni di test privati per il Team Althea Racing, nel Circuito ‘Ricardo Tormo’ di Valencia. Un debutto positivo per il Team di GenesioBevilacqua, che si presenterà nel 2015 con quattro moto: due in Superbike con MatteoBaiocco e Nicolas Terol, e due in Superstock 1000 con Raffaele De Rosa e LucaSalvadori. Durante questi due giorni di test a Valencia i piloti hanno girato con la Ducati 1199 Panigale R EVO, in attesa di andare a Jerez de la Frontera con la nuova Panigale R configurazione 2015 il prossimo 24 novembre per altri due giorni di test in programma.

Ottimo esordio per i quattro piloti, che hanno trovato da subito il giusto feeling con il Team e hanno potuto provare la moto in condizioni di asciutto, anche se a volte infastiditi da raffiche di vento. Dopo una prima giornata servita soprattutto a prendere confidenza con la moto e con la pista, oggi i piloti hanno aumentato il passo, facendo riscontrare ottimi riferimenti cronometrici per tutti. I due piloti della Superbike con la EVO, hanno girato in 1’35.00. Indicazioni quindi molto positive e che fanno ben sperare. Ottimo l’approccio di Nico e Matteo alla Superbike, anche forti del loro bagaglio d’esperienza. Bilancio quindi molto positivo.

dengiu_desmo_desmodengiu_superbike_valencia_althea_racing_terol_baiocco_ducati_test_sbk_2015_2

Ecco le dichiarazioni dei piloti Superbike:

Nico Terol: “In questi due giorni ho conosciuto bene tutta la squadra, e mi sono sentito subito come in una famiglia. Questo per me è molto importante perché dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere lo stesso obbiettivo. Sono arrivato qua con una grande voglia di fare bene, e il mio approccio con la moto è stato molto buono. Mi sono trovato da subito a mio agio, la Panigale mi piace molto e giro dopo giro mi sono trovato sempre meglio. Sono contento perché c’è stata una buona progressione, oggi specialmente abbiamo avuto un buon passo. Con la squadra mi trovo molto bene e c’è un’ottima comunicazione fra noi”.

Matteo Baiocco: “Ho guidato la EVO solo una volta quest’anno è ho dovuto riprenderla un po’ in mano. A Valencia erano 4 anni che non ci venivo e ho dovuto rimettere insieme un po’ tutto. La squadra è nuova per me ma ci siamo trovati subito bene. Abbiamo fatto un percorso importante senza cercare la prestazione ma andando per gradi senza affrettare i tempi. Sono soddisfatto di questi due giorni dove sono stato abbastanza veloce. Adesso andremo a Jerez a provare la moto in configurazione 2015 e avremo molto su cui lavorare”.

dengiu_desmo_desmodengiu_superstock_1000_valencia_althea_racing_de_rosa_salvadori_ducati_test_stk_2015

Le dichiarazioni dei piloti Superstock 1000:

Raffaele De Rosa: “Sono molto contento di aver finalmente iniziato la mia stagione 2015. Questi due giorni mi sono serviti sia per prendere confidenza con la squadra ma molto più importante prendere la confidenza con la Panigale. Sono felice perché ho potuto assaggiare un po’ di Superbike avendo usato la moto in configurazione EVO, e dopo aver preso le misure con il mezzo e aver fatto degli ottimi giri, mi sento molto positivo per il mio lavoro. Mi trovo bene con la squadra e sono sicuro riusciremo a lavorare molto bene insieme”.

Luca Salvadori: “Sono molto felice. E’ andata davvero bene come mia prima volta su una Superbike EVO. Pensavo di fare più fatica la prima volta sulla Panigale, invece sono soddisfatto dei miei tempi anche se, specialmente all’inizio ero u po’ cauto, specialmente in staccata. Adesso c’è da lavorare ancora molto per migliorare il mio passo e non vedo l’ora di andare a Jerez la prossima settimana per provare la moto nuova. Mi sono trovato molto bene con la squadra, sono tutti molto disponibili e faremo un ottimo lavoro insieme”.

Genesio Bevilacqua: “Sono stati due giorni molto intensi e proficui per quanto riguarda l’approccio dei piloti con il mezzo e con il nostro bagaglio tecnico. Qui abbiamo girato con la 1199 Panigale R EVO, ma nei prossimi test avremo a disposizione la nuova Panigale R in configurazione 2015. Girare qui è servito soprattutto per prendere confidenza con il mezzo e con la squadra. Sono molto positivo, e sono contento di queste due giornate di test. Dovremo lavorare intensamente perché ci sono molte cose ancora da scoprire ma mi sento fiducioso. Aspettiamo i prossimi test a Jerez la settimana prossima, dove lavoreremo con Nico e Matteo in ottica Superbike e con Raffaele e Luca per quanto riguarda la Superstock”.

dengiu_desmo_desmodengiu_superstock_1000_valencia_althea_racing_de_rosa_salvadori_ducati_test_stk_2015_2

dengiu_desmo_desmodengiu_superbike_aragon_davide_giugliano_ducati_test_sbk_2015

Il Ducati Superbike Team ed i sui piloti Chaz Davies e Davide Giugliano hanno concluso oggi il primo dei loro test invernali, svolto in condizioni prevalentemente asciutte sul circuito di Motorland Aragon in Spagna con risultati molto positivi. 
Il lavoro invernale del Ducati Superbike Team è iniziato sul circuito di Aragon. Il Team, forte anche  della conferma di entrambi i suoi piloti, il britannico Chaz Davies e l’italiano Davide Giugliano, ha potuto cominciare nel migliore dei modi la preparazione alla prossima stagione. Il lavoro è iniziato appena due settimane dopo l’ultima gara disputata sul circuito di Losail in Qatar.
Ieri, in condizioni fredde e su una pista bagnata dalla pioggia caduta durante la notte, la squadra si è messa subito al lavoro concentrandosi sulla messa a punto della nuova Panigale in configurazione superbike 2015, testando la nuova elettronica, nuovi componenti e il nuovo motore, che il regolamento 2015 richiede più vicino alla moto stradale. Nel pomeriggio, sul tracciato asciutto, sia Davies che Giugliano hanno completato una cinquantina di giri, facendo registrare dei tempi molto interessanti.
Oggi le migliori condizioni meteo hanno permesso al team di lavorare tutto il giorno senza interruzioni. Sono state raccolte molte informazioni e sono state consolidate le scelte precedentemente sviluppate e messe a punto dal test di sviluppo. La giornata si è conclusa positivamente migliorando costantemente le prestazioni cronometriche delle precedenti sessioni.
Il programma di test invernali del Ducati Superbike Team continuerà la prossima settimana sul circuito di Jerez, in Spagna, dal 26 al 28 novembre.
Dichiarazioni a fine test:
Chaz Davies – Ducati Superbike Team #7
Sono stati due giorni molto positivi, per me è la prima volta che comincio I test invernali con l’evoluzione della stessa moto con cui ho finito l’anno e questo è importante per la continuità del lavoro. L’approccio con la nuova moto è stato molto facile perché le sensazioni sono state molto simili alla moto con cui ho corso in Qatar. Abbiamo fatto alcuni test per confermare alcune delle soluzioni usate durante quest’anno e i nuovi componenti introdotti per la moto 2015 hanno dato un feedback molto chiaro e positivo. La nuova elettronica funziona bene e il nuovo motore ha un comportamento fluido è lineare. Mi sono divertito e aspetto con ansia il test della prossima settimana per tornare in sella.
Davide Giugliano – Ducati Superbike Team #34
E’ andato tutto molto bene, abbiamo provato tante cose ma tutte ci hanno fatto migliorare dove ne avevamo più bisogno, sono molto contento del pacchetto 2015 perché appena salito mi sono trovato subito molto bene e questo ci ha permesso di poterci concentrare subito alla messa a punto e alla prova dei nuovi componenti. Andare forte qui ad Aragon è molto importante per me perché è una pista dove ha sempre avuto problemi. Dobbiamo ancora lavorare sul passo che è l’aspetto più critico per me, però già in questi due giorni abbiamo visto che con gomme usate riuscivo a rimanere abbastanza veloce. Questo è molto positivo in prospettiva del test di settimana prossima a Jerez.
Ernesto Marinelli – Ducati Superbike Project Director 
Il primo test in vista della stagione 2015 è cominciato positivamente, sono felice che la configurazione definita durante gli ultimi test di sviluppo di settembre e ottobre sia stata promossa da Chaz e Davide che hanno confermato le soluzioni scelte. Abbiamo ancora molto lavoro da fare ma i rilievi cronometrici confermano che siamo sulla strada giusta e premiano il grande lavoro fatto a casa e in pista durante quest’anno. Aragon e Jerez sono due piste molto differenti quindi sarà importante nei test della prossima settimana consolidare le informazioni ed i risultati che abbiamo raccolto ieri e oggi per poter ripartire bene a gennaio.
dengiu_desmo_desmodengiu_Motogp_Valencia_Ducati_Team_Test_Irta_pre_2015_09
E’ iniziata ufficialmente oggi la stagione 2015 per il Ducati Team. Sul circuito di Valencia sono infatti scesi in pista sia Andrea Dovizioso che il suo nuovo compagno di squadra Andrea Iannone, alla guida delle loro Desmosedici GP14.2.
Entrambi i piloti hanno svolto alcune prove di ciclistica e hanno potuto raccogliere informazioni utili per lo sviluppo della nuova Desmosedici GP15 che esordirà in pista il prossimo anno. I due piloti ufficiali hanno terminato oggi il loro impegno mentre Michele Pirro, pilota collaudatore del Ducati Test Team, proseguirà il suo lavoro anche nelle sessioni in programma i prossimi due giorni.
Andrea Iannone, alla sua prima uscita con i colori del Ducati Team, ha completato 39 giri ottenendo il suo miglior crono in 1’31.465 ed ha chiuso la giornata al quinto posto. Il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso ha compiuto invece 46 giri ed ottenuto il suo miglior tempo in 1’31.644, settima prestazione della giornata, mentre Michele Pirro si è piazzato in nona posizione completando 37 giri, l’ultimo dei quali in 1’32.054, suo miglior crono.
Andrea Iannone (Ducati Team #29) – 5° 1’31.465 (39 giri)
Oggi sono molto contento perché finalmente è arrivato il mio primo giorno da pilota del team ufficiale Ducati! Finalmente ho iniziato a lavorare con la mia nuova squadra e, anche se non abbiamo fatto grandi cambiamenti rispetto al nostro weekend di gara, abbiamo potuto verificare diverse soluzioni di ciclistica e abbiamo capito delle cose che ci serviranno per il futuro. A fine mese saremo di nuovo in pista a Jerez e poi spero di passare un buon inverno ed essere in forma perfetta per il nuovo anno!
Andrea Dovizioso (Ducati Team #04) – 7° 1’31.644 (46 giri)
Oggi abbiamo provato alcune soluzioni di ciclistica che non avevamo potuto ancora testare sulla Desmosedici GP14.2, e questo lavoro ci servirà come esperienza per il prossimo anno. I tempi di oggi non sono da prendere come riferimento però tutto sommato siamo andati abbastanza bene.
Michele Pirro (Ducati Test Team #51) – 9° 1’32.054 (37 giri)
E’ stata una giornata positiva per me, a parte la scivolata verso la fine del turno. Peccato perché stavo andando bene e avrei potuto migliorare il tempo fatto in qualifica sabato. Oggi abbiamo fatto un ulteriore miglioramento sull’elettronica e, anche se c’è ancora qualche parametro da sistemare, sono soddisfatto. Domani e mercoledì proseguiremo nel nostro lavoro di sviluppo qui a Valencia.

MULTISTRADA 1200 S D|AIR

Pubblicato: 6 novembre 2014 in Ducati, Moto, News
Tag:, , , , ,

dengiu_desmo_desmodengiu_ducati_2015_MULTISTRADA__d_air_1200_00

Ducati, da sempre attenta alle nuove tecnologie e alla sicurezza, presenta la nuova Multistrada 1200 S anche in versione D|air, che aggiunge alle altre dotazioni di serie un sistema intelligente integrato nel veicolo e collegato wireless alle giacche Ducati Apparel D|air® firmate Dainese, dotate di airbag.

Si tratta di una soluzione che unisce due importanti marchi italiani e rappresenta un importante passo avanti nella sicurezza nel mondo delle due ruote. Infatti, combinando la grande esperienza di Ducati e di Dainese, è stato sviluppato un sistema di sicurezza passivo che, grazie a sensori e a un’elettronica integrati nel veicolo, ha una comprensione costante della situazione dinamica del veicolo, in modo da attivare gli airbag esclusivamente in una reale condizione di incidente.

Il sistema Multistrada D|air esegue l’analisi dei dati e comanda l’apertura dell’airbag della giacca, sia del pilota che del passeggero, in appena 45 millisecondi, riducendo considerevolmente il rischio di lesioni da impatto.

La Multistrada 1200 S D|air rispetta la certificazione TÜV SÜD, rilasciata dall’autorevole organismo tedesco responsabile degli standard per airbag indossabili. L’utilizzo da parte di Ducati della tecnologia sviluppata in collaborazione con Dainese, sottolinea ancora una volta l’impegno del marchio italiano per un costante miglioramento della sicurezza, già garantita dal Ducati Safety Pack di serie su tutta la gamma Multistrada 1200.

DUCATI 1299 PANIGALE

Pubblicato: 4 novembre 2014 in Ducati, Moto, News
Tag:, , , , , ,

dengiu_desmo_desmodengiu_ducati_1299_panigale_02

Evoluzione della specie
Con il suo nome la 1199, battezzata “Panigale”, ha infranto la tradizione delle Superbike Ducati affiancando al numero che da sempre contraddistingue i modelli sportivi Ducati, il nome del quartiere bolognese sede storica dell’Azienda, rafforzando così il legame con il territorio. Con i suoi contenuti tecnologici, la 1199 Panigale, ha aperto la strada verso una nuova frontiera di moto supersportive grazie al motore Superquadro e al telaio monoscocca. Con la 1299 Panigale, Ducati, da un’ulteriore spinta in avanti ai nuovi riferimenti che aveva segnato la 1199 Panigale. La 1299 Panigale è un oggetto del desiderio, che farà sognare gli appassionati di tutto il mondo.
Il suo nuovo bicilindrico Superquadro da 1.285 cm³ offre il 10% di coppia in più rispetto al propulsore della 1199 Panigale che permette di avere il motore ancora più pronto ad ogni apertura del gas. I 10 CV di potenza in più fanno superare alla 1299 Panigale i 200 CV di potenza massima, un valore incredibile per una bicilindrica stradale mentre le riviste quote ciclistiche rendono la moto più agile offrendo allo stesso tempo una migliore trazione fuori da ogni curva, condizione indispensabile per poter sfruttare l’incredibile valore di coppia massima di 144,6 Nm. Ogni minimo particolare della 1299 Panigale è un tributo alla leggendaria tradizione sportiva nella quale Ducati affonda le proprie radici: i suoi componenti non sono soltanto efficienti e funzionali, ma anche minimalisti, essenziali, splendidamente realizzati fino a diventare opere d’arte motoristica.
Il proiettore anteriore bifaro orizzontale è vera parte integrante dei condotti di aspirazione frontali, conferisce alla 1299 una vista anteriore racing. Se l’illuminazione della 1299 Panigale è caratterizzata da LED per le luci di posizione e lampade per i fari, la versione 1299 Panigale S sfoggia invece un’illuminazione full LED.

Ancora più cavalli e coppia
Con il nuovo propulsore Superquadro da 1.285 cm³ Ducati sposta ancora più in alto l’asticella delle prestazioni. Il bicilindrico di produzione più avanzato e più potente del pianeta, viene estremizzato ancora di più grazie all’utilizzo di pistoni da 116 mm di diametro, un valore mai visto prima su un bicilindrico stradale ad alte prestazioni. Sul nuovo motore Superquadro (così chiamato per il rapporto esasperato tra alesaggio e corsa) la potenza è stata incrementata fino a 205 CV a 10.500 giri/minuto, valore di riferimento assoluto per un bicilindrico di produzione, mentre la coppia è stata portata a 144,6 Nm a 8.750 giri/minuto e, grazie ai Riding Mode a disposizione del pilota, è possibile modificarne l’erogazione in base a stile e condizioni di guida.
Il motore è stato costruito in maniera tale da consentire un notevole incremento di coppia, in modo da garantire una erogazione sempre pronta ad ogni regime di rotazione. L’aumento di coppia, assieme all’incremento di potenza massima, non ha modificato le scadenze degli gli intervalli di manutenzione principali, per cui il controllo del gioco valvole è rimasto ogni 24.000 km.

dengiu_desmo_desmodengiu_ducati_1299_panigale_06

Un nuovo riferimento
I nuovi pistoni da 116 mm di diametro hanno permesso al Superquadro di raggiungere nuovi record. I pistoni “box in box” sono stati riprogettati così come i segmenti ed il raschiaolio mentre lo spinotto è dotato di riporto DLC (Diamond Like Carbon). Il rapporto di compressione ha poi raggiunto il valore di 12,6:1 mentre l’alesaggio di 116 mm, unito alla corsa di 60,8 mm fa raggiungere al Superquadro una cilindrata complessiva di 1.285 cm³.
Il motore Superquadro è stato pensato come elemento strutturale del telaio e pertanto la sua architettura è stata disegnata per garantire la miglior progettazione possibile in termini di conformazione, distribuzione del peso e robustezza. I cilindri, sempre disposti a 90° l’uno rispetto all’altro, sono ruotati all’indietro con un angolo di 21° tra il cilindro anteriore e il piano orizzontale. Ciò permette di collocare il motore più avanti rispetto a quanto si può fare con un bicilindrico a L di tipo classico, migliorando la distribuzione dei pesi tra l’anteriore ed il posteriore.
I carter del motore sono ottenuti per pressofusione sottovuoto grazie alla tecnologia Vacural®. Questo procedimento garantisce il massimo risparmio di peso, spessori delle pareti omogenei e resistenza meccanica superiore. I carter sono modellati in maniera tale da incorporare la camicia d’acqua attorno alle canne in acciaio dei cilindri, inserite nei fori di alloggiamento del basamento durante le fasi iniziali di montaggio. Questa progettazione consente di fissare la testa direttamente sul carter, coniugando le necessità di rigidezza della struttura del motore con un vantaggio notevole in termini di compattezza dimensionale dello stesso. Le teste del nuovo motore Superquadro da 1.285 cm³ sono state riviste per
garantire una rigidezza superiore, così come i coperchi in magnesio delle teste stesse e quelli lato frizione. In magnesio, inoltre, è anche la coppa dell’olio.
I carter del motore si distinguono anche per l’impiego di inedite bronzine di banco dell’albero motore, di derivazione racing. L’assenza dei cuscinetti a sfere permette di avere un albero motore con perni dal diametro superiore, permettendo contemporaneamente un aumento della sezione del basamento nella zona circostante i supporti di banco, in modo da massimizzare la rigidezza e la resistenza meccanica adeguandola all’erogazione di potenza estrema del Superquadro. La versione 1.285 cm³ monta un albero motore rivisto nell’equilibratura e bielle inedite, per supportare il carico superiore dei pistoni da 116 mm di diametro. La lubrificazione dei perni di banco avviene mediante olio in pressione immesso attraverso opportune canalizzazioni interne del basamento. In questo modo si assicura l’efficiente lubrificazione dell’albero motore, seguita da un rapido recupero dell’olio grazie ad un nuovo componente Ducati, una pompa a
lobi che mette in depressione il vano imbiellaggio come nei motori utilizzati per le competizioni MotoGP.
La pompa è movimentata da un albero trascinato da una cascata di ruote dentate realizzate in uno speciale tecno-polimero ad alta resistenza e mantiene la zona del carter motore sottostante i pistoni in condizioni controllate di depressione costante, riducendo la resistenza durante la corsa discendente e la rotazione dell’albero motore ed assicurando un’efficace recupero dell’olio di lubrificazione in qualsiasi condizione di utilizzo del motore.
Le valvole di aspirazione in titanio da 46,8 mm di diametro e quelle di scarico in acciaio da 38,2 mm di diametro hanno le medesime dimensioni di quelle del Superquadro 1199, così come i corpi farfallati, che rimangono a sezione ovale con un diametro equivalente di 67,5 mm. I corpi farfallati vengono comandati mediante un sistema full Ride-by-Wire in modo indipendente uno dall’altro e sono dotati di 2 iniettori ciascuno: il primo disposto sotto la farfalla e destinato ad alimentare il motore nelle condizioni di utilizzo a basso carico, il secondo, disposto sopra la farfalla, viene attivato quando al motore si richiede di esprimere le maggiori performance.

Potenza pulita
Anche sul nuovo Superquadro viene utilizzato il sistema di aria secondaria per avere un motore che permetta di combinare in modo ottimale elevate prestazioni ed un funzionamento regolare ai regimi medio/bassi ottenuto riducendo la dispersione ciclica della combustione. Questo sistema assicura il completamento dell’ossidazione degli idrocarburi incombusti, riducendo efficacemente i livelli di HC e CO e viene controllato da una valvola elettronica comandata dalla centralina motore, e viene attivata in funzione di specifiche condizioni di funzionamento del motore. Questa valvola permette di immettere nel condotto di scarico di ogni testa (in una posizione appena a valle della valvola di scarico) un flusso
d’aria pulita proveniente direttamente dall’airbox. Una seconda valvola a lamella, collocata nella testa motore, rende unidirezionale questo flusso. L’immissione controllata di ossigeno permette di completare la combustione dei gas caldi in uscita, eliminando eventuali frazioni di carburante incombusto che in determinate condizioni possono raggiungere lo scarico. Lo scarico della 1299 Panigale è stato completamente ridisegnato rispetto la precedente 1199 Panigale.

Irrinunciabile Desmo
Un motore tanto estremo sottolinea ancora di più il carattere irrinunciabile del sistema di distribuzione Desmodromica utilizzato in esclusiva da Ducati. Viste le alte velocità alle quali opera il Superquadro e le dimensioni delle valvole, i bilancieri non riuscirebbero a seguire i profili di chiusura spinti delle camme se si affidassero a comuni molle. Nel sistema Desmo invece, le valvole vengono chiuse meccanicamente con una tecnica e una precisione analoghe a quelle della fase di apertura, consentendo di realizzare i profili delle camme più spinti e fasature estreme che permettono il raggiungimento delle prestazioni target richieste al progetto. Questo sistema, utilizzato su tutti i modelli Ducati, dimostra la sua validità
anche sulle Superbike e le Desmosedici MotoGP di Ducati Corse.

dengiu_desmo_desmodengiu_ducati_1299_panigale_07

Il potere della precisione
Il Superquadro sfrutta una configurazione mista a catena e ingranaggi per il controllo della distribuzione dove una catena a bussole di tipo tradizionale collega l’albero motore ad una ruota di rinvio montata sulla testa. La ruota presenta una doppia dentatura: quella che riceve il moto dalla catena e quella che trasmette il moto alle due ruote dentate fissate rispettivamente sugli alberi a camme di aspirazione e scarico. Il posizionamento degli ingranaggi alle estremità degli alberi a camme è variabile all’interno di asole di regolazione per la massima precisione di fasatura.
All’estremità dell’albero a camme di scarico di ogni testa è collocato un decompressore centrifugo. In fase di avviamento, il dispositivo permette di modificare il profilo del lobo di apertura dell’albero a camme, determinando una leggera alzata della valvola in grado di ridurre la pressione in camera di combustione durante la fase di compressione. Tale effetto permette quindi di ridurre la resistenza offerta al moto del pistone nella fase di compressione agevolando l’avviamento che quindi è possibile con un motorino elettrico di dimensioni molto ridotte, ed una batteria molto più compatta rispetto al passato.
Una volta avviato il motore, l’incremento dei giri e la relativa forza centrifuga modificano la configurazione del dispositivo, annullando quindi l’effetto di alzata valvola e riportando il motore nelle normali condizioni di funzionamento.
La trasmissione è affidata ad un cambio a sei marce, affiancato ad una frizione a bagno d’olio, dotata di un sistema ad asservimento progressivo che permette di incrementare il carico sui dischi senza penalizzare lo sforzo alla leva richiesto al pilota per il disimpegno della frizione. Questo risultato coniuga in modo ottimale il requisito di trasmissione di coppie elevate ed un ottimo confort per il pilota. In condizioni di guida sportiva, con scalate repentine e forti trasferimenti di freno motore, lo stesso meccanismo riduce la pressione sui dischi della frizione, consentendole di lavorare nella modalità antisaltellamento di pura derivazione sportiva, che contrasta il bloccaggio della ruota posteriore con conseguente perdita di stabilità del retrotreno durante le scalate aggressive offrendo il vantaggio supplementare di un’ottima modulabilità in staccata. Sul nuovo Superquadro è infine montato un inedito sensore marcia, di derivazione MotoGP, indispensabile per sfruttare la nuova strategia elettronica di scalata.

Tecnologia elettronica
La 1299 Panigale rappresenta un nuovo riferimento per quanto riguarda l’elettronica. L’avanzatissimo pacchetto elettronico ora si avvale del supporto dell’Inertial Measurement Unit (IMU) che misura accelerazioni rispetto a tre assi e velocità angolari rispetto a due assi e calcola angolo di rollio e di beccheggio della moto nello spazio. l’IMU ha permesso di incrementare le prestazioni del pacchetto elettronico implementando il Cornering ABS, il Ducati Wheelie Control (DWC) e, sulla versione S, l’Öhlins Smart EC, il sistema di controllo event-based delle sospensioni. La 1299 Panigale introduce per la prima volta su una Ducati stradale il Ducati Quick Shift (DQS) con funzionamento anche in scalata. Inoltre, la 1299 Panigale, è dotata del sistema Ride-by-Wire (RbW), di Ducati Data Analyser (DDA+) e dei Ducati Riding Mode, che combinano differentemente il Ducati Traction Control (DTC), il Ducati Wheelie Control (DWC), il Ducati Quick Shift (DQS), l’ABS Cornering, l’Engine Brake Control (EBC) e, sulla versione S, anche il Ducati Electronic Suspension (DES). Sulla versione S l’impressionante dotazione di dispositivi elettronici è completata dai pulsanti di comando montati sul manubrio, di derivazione racing, per rapide regolazioni dei sistemi DTC, DWC o EBC durante l’uso in pista.

Ducati Traction Control (DTC)
Il sistema DTC, un grande successo Ducati, è stato ulteriormente perfezionato per la 1299 Panigale e completamente integrato nel pacchetto dell’elettronica di tutte le versioni. Sfrutta la logica software messa a punto per i modelli Ducati Corse utilizzati nei Campionati del Mondo MotoGP e Superbike e consente di scegliere tra otto profili, sviluppati da un team di piloti e collaudatori professionisti.
Il sistema, accessibile dal blocchetto elettronico posto a sinistra e visualizzabile sulla strumentazione TFT, consente di scegliere tra gli otto profili disponibili: ciascuno di essi è stato programmato per offrire un valore di tolleranza allo littamento del posteriore da uno a otto. Se il livello otto aiuta ad acquisire sicurezza, attivandosi al minimo rilevamento di slittamento con un elevato grado di interazione, il livello uno, riservato a piloti molto esperti, è caratterizzato da maggior tolleranza e quindi da minimo intervento.
Il sistema DTC ed il livello selezionato sono costantemente visualizzati sulla strumentazione, per ricordare al pilota qual è l’attuale livello di interazione in seguito a una modifica del Riding Mode selezionato.

Ducati Quick Shift (DQS) up/down
Sulla 1299 Panigale, Ducati, ha inserito per la prima volta su una moto stradale anche la funzione in scalata. Ora il sistema DQS con funzione up/down, oltre a minimizzare i tempi di cambiata, permette di scalare senza l’utilizzo della frizione garantendo staccate ancora più efficaci. Il sistema comprende un microinterruttore bi-direzionale integrato nel cinematismo della leva che, in corrispondenza di ogni azionamento del cambio, invia un segnale alla centralina di controllo motore. Il sistema agisce in modo distinto per cambiata e scalata, integrando l’azione su anticipo accensione ed iniezione già presenti sul sistema upshift con l’apertura controllata della valvola a farfalla per il funzionamento in downshift, grazie alla gestione del sistema full Ride-by-Wire. L’entità e la durata delle diverse attuazioni è finalizzato a garantire la massima fluidità di innesto anche nella guida al limite in pista, lavorando nella fase di scalata in sinergia con frizione antisaltellamento e l’EBC.

Ducati Wheelie Control (DWC)
Il DWC è un sistema di controllo nato dall’esperienza di Ducati nelle corse. Grazie all’IMU, calcola attraverso un algoritmo, alimentato con una serie di parametri quali velocità, accelerazione, angolo di piega e di beccheggio se e quanto la ruota anteriore è sollevata dall’asfalto. Il sistema, in base al settaggio inserito, interviene di conseguenza per controllare l’impennata agendo su potenza e coppia. Il DWC, come il DTC, può essere settato su 8 livelli differenti. Il sistema DWC ed il livello selezionato sono costantemente visualizzati sulla strumentazione, per ricordare al pilota qual è l’attuale livello di interazione in seguito a una modifica del Riding Mode selezionato

Engine Brake Control (EBC)
L’EBC (Engine Brake Control) è stato messo a punto da Ducati Corse per aiutare i piloti ad ottimizzare la stabilità dei veicoli in condizioni estreme di ingresso in curva, nelle competizioni dei campionati del mondo MotoGP e Superbike, bilanciando le forze alle quali è sottoposto lo pneumatico posteriore in condizioni di applicazione intensiva del freno motore. L’EBC effettua il monitoraggio della posizione della farfalla, della marcia selezionata e della decelerazione dell’albero motore durante le frenate estreme, e regola con precisione le aperture del gas del sistema Ride-by-Wire per equilibrare le forze di coppia applicate allo pneumatico. L’EBC può essere settato su tre livelli accessibili dal cruscotto della
1299 Panigale e integrati automaticamente nei suoi tre Riding Mode per assistere ulteriormente il pilota in maniera straordinariamente efficiente.

Ducati Electronic Suspension (DES) ed Öhlins Smart EC
La 1299 Panigale S è equipaggiata con l’innovativo sistema l’Öhlins Smart EC, il sistema di controllo event-based delle sospensioni. Questo sistema, grazie all’utilizzo di motorini passo-passo, ed elaborando i segnali misurati e/o elaborati dalle altre centraline della moto, modifica il setup delle sospensioni durante le fasi della guida per migliorare il grip in curva, la stabilità, la frenata, l’ingresso di curva e la maneggevolezza e anche il comfort di marcia. Il sistema, sviluppato in collaborazione con la Öhlins sfrutta una forcella NIX-30 con riporto al TIN sugli steli, un ammortizzatore TTX e l’ammortizzatore di sterzo, regolandoli autonomamente.

dengiu_desmo_desmodengiu_ducati_1299_panigale_08

I Riding Mode Ducati
Introdotti per la prima volta sulla pluripremiata Multistrada 1200 nel 2010, i Riding Mode di Ducati hanno segnato un punto di svolta nel settore dell’ingegneria motociclistica, consentendo di scegliere fra tre modalità preimpostate per offrire un assetto perfettamente adattabile al pilota e alle condizioni ambientali. Ciascun Riding Mode è programmato per variare istantaneamente il carattere del motore e l’assetto delle sospensioni anche durante la guida. Le modalità disponibili sono il risultato della combinazione di tecnologie dedicate estremamente avanzate.

Riding Mode Race
Selezionando il Riding Mode Race, il pilota può contare su 205 CV, con risposta diretta del Ride-by-Wire all’apertura del gas e, nella versione S, un assetto delle sospensioni specifico per la pista. La modalità Race prevede un livello predefinito di DTC, DWC EBC e l’ABS impostato per offrire le massime performance in pista e quindi disinserito nella funzione Cornering e ABS attivo solo sulla ruota anteriore.

Riding Mode Sport
Selezionando il Riding Mode Sport, il pilota può contare, su strada o in pista, su 205 CV di erogazione con risposta sportiva del Ride-by-Wire all’apertura del gas e, nella versione S, su un assetto delle sospensioni di tipo sportivo. Nella modalità Sport, il livello predefinito di DTC, DWC EBC e l’ABS è impostato per prestazioni sportive su strada. Il controllo del sollevamento della ruota posteriore in frenata è inserito e la funzione Cornering è impostata per offrire le massime performance in curva.

Riding Mode Wet
Il Riding Mode Wet mette a disposizione del pilota, su strada o in pista, 120 CV di erogazione con risposta morbida del Ride-by-Wire all’apertura del gas e, nella versione S, un assetto delle sospensioni ottimizzato per condizioni di scarso grip. Il livello predefinito di DTC, DWC EBC e l’ABS è impostato per offrire la massima sicurezza, evita ogni tipo di sollevamento della ruota posteriore in frenata e la funzione Cornering è settata per offrire la massima sicurezza.

Strumentazione TFT
La strumentazione TFT (Thin Film Transistor) della 1299 Panigale applica la più avanzata tecnologia nel campo della visualizzazione dati. La configurazione del display a colori è variabile e si adatta automaticamente al Riding Mode selezionato, per garantire la massima chiarezza delle informazioni a seconda delle condizioni ambientali, arrivando addirittura ad invertire i colori dei caratteri e dello sfondo in caso di visibilità critica. Il cruscotto ad alta definizione visualizza i giri/minuto nell’intervallo 1.000-12.000 su un indice che compie un angolo di 90° all’estremità superiore sinistra dello schermo principale, aggiungendo barre luminose alla visualizzazione in maniera incrementale man mano che
aumenta la velocità del motore, e ingrandendo una ad una le principali cifre dell’indice (da 1 a 12) quando viene raggiunto il valore corrispondente. Nella parte inferiore del display, da sinistra a destra, sono visibili lo stato attuale e/o le impostazioni dei Riding Mode, mentre nella parte destra dello schermo è presente l’indicatore marce. Inoltre, quando impostato sulla modalità di visualizzazione Track, per la prima volta, mostra in tempo reale l’angolo di piega. Se si attiva la funzione Lap Time sul cruscotto, quando si vanno a visualizzare tutti i tempi ottenuti, compaiono anche i valori di velocità massima e di angolo di piega massimo raggiunti in ogni giro.

Ducati Data Analyser+ GPS (DDA+ GPS)
Il Ducati Data Analyser (DDA), comprensivo di software anche Mac-compatibile e di una scheda USB di recupero dati, consente di valutare le prestazioni di moto e pilota, presentando graficamente specifici canali di dati. DDA+ GPS appresenta l’ultima generazione del Ducati Data Analyser con funzione GPS che registra automaticamente i tempi sul giro ogni qualvolta la 1299 Panigale taglia la linea del traguardo in un circuito. Quando il pilota, tagliando il traguardo, preme il pulsante di lampeggio proiettori, il sistema altamente innovativo registra le coordinate relative a tale posizione e provvede poi a registrare ogni tempo sul giro successivo al completamento delle varie tornate.
DDA+ GPS è disponibile per la 1299 Panigale e la 1299 Panigale S come accessorio plug-and-play di Ducati Performance. Il DDA+, strumento essenziale sulle moto da corsa, consente di registrare numerosi canali di dati tra cui apertura del gas, velocità del mezzo, regime del motore, marcia selezionata, temperatura del motore, distanza percorsa, giri e tempi sul giro. È stato introdotto un nuovo canale dedicato per la registrazione dell’indice DTC, presentandolo come una traccia grafica che mostra l’entità dell’interazione da parte del DTC in fase di slittamento del posteriore. Dopo un giro in moto o una sessione in pista, i dati sono scaricabili per confrontare e analizzare nei minimi dettagli le prestazioni di pilota e moto, compreso l’angolo di piega.

Tecnologia monoscocca
La ciclistica della 1299 Panigale rappresenta la massima espressione tecnologica di Ducati. Sviluppata nell’ambiente iper-competitivo delle corse, la struttura monoscocca, estremamente compatta, integra l’airbox contribuendo in maniera fondamentale ad avere un peso contenuto della moto, che sulla 1299 Panigale è di soli 166,5 kg a secco.
La compatta struttura monoscocca, fusa in alluminio per aumentarne le caratteristiche di resistenza, utilizza il motore Superquadro come elemento strutturale. È fissata direttamente alla testa del motore e, nella parte anteriore, alloggia due boccole in alluminio nelle quali, a loro volta, sono inseriti i cuscinetti del cannotto di sterzo. Oltre ad assolvere alla funzione classica di telaio, il monoscocca funge anche da air-box. Al suo interno sono infatti alloggiati, oltre al filtro dell’aria, i corpi farfallati ed il circuito carburante completo di iniettori e sfrutta il fondo del serbatoio in alluminio come coperchio di chiusura. Sulla 1299 Panigale l’angolo di sterzo è stato modificato da 24,5° a 24°, con l’avancorsa che è passata da 100 mm a 96 mm. Il nuovo setup ciclistico prevede inoltre il forcellone monobraccio con un pivot abbassato di 4 mm. L’interasse totale della moto è di 1.437 mm mentre la distribuzione dei pesi è di 52% all’anteriore e 48% al posteriore per un pilota di media corporatura. L’impianto di scarico è posizionato sotto il motore e assieme al telaietto posteriore anch’esso fuso in lega di alluminio e al telaietto anteriore in magnesio, centralizza al massimo le masse del veicolo garantendo un’ottima agilità.

dengiu_desmo_desmodengiu_ducati_1299_panigale_11

Sospensioni
La 1299 Panigale monta la forcella Marzocchi pressurizzata a steli rovesciati da 50 mm di diametro superleggera con steli in alluminio anodizzato. I foderi forcella nella colorazione champagne opaca alloggiano steli in alluminio con finitura anodizzata nera e piedini forgiati in alluminio splendidamente conformati. Completamente regolabile nel freno idraulico in compressione ed estensione e nel precarico molla, la forcella presenta anche un sistema idraulico pressurizzato che, grazie alle necessità di utilizzare una minor quantità d’olio per ogni stelo rispetto ai sistemi tradizionali, contribuisce sensibilmente al raggiungimento di riduzione di peso inedito per componenti di questa tipologia. La sospensione posteriore è affidata ad un ammortizzatore Sachs completamente regolabile. La 1299 Panigale S monta invece il pacchetto sospensioni con controllo event-based Öhlins Smart EC, mentre la 1299 Panigale R è equipaggiata con sospensioni Öhlins meccaniche.

Impianto frenante
Tutta la famiglia 1299 Panigale/Panigale R è equipaggiata con le pinze monoblocco Brembo M50 che oltre ad essere caratterizzate da un design compatto, consentono un importante risparmio di peso. Le pinze, lavorate da un singolo blocco in lega, offrono maggiore rigidità e resistenza alla deformazione nelle frenate più estreme. L’incremento del rendimento idraulico che ne deriva non soltanto assicura un’efficienza frenante spettacolare ma migliora anche la precisione e la ensibilità alla leva del freno. Le doppie pinze Monoblocco Brembo hanno ciascuna quattro pistoncini da 30 mm di diametro che lavorano su dischi da 330 mm di diametro garantendo un’eccezionale efficienza frenante. Tutte la famiglia 1299 Panigale/Panigale R è poi equipaggiata col nuovo sistema di ABS Cornering, che sfrutta la leggerissima centralina 9.1MP della Bosch.

Ruote e pneumatici
Mentre la 1299 Panigale monta ruote a 3 razze, con cerchi da 3,5 pollici all’anteriore e 6,00 pollici al posteriore che consentono cambi di direzione ancora più rapidi e prestazioni migliorate in accelerazione e frenata, la 1299 Panigale S e la Panigale R sfoggiano invece gli eleganti cerchi a 3 razze, forgiati e lavorati a macchina, neri. Tutta la famiglia 1299 Panigale/Panigale R calzano in esclusiva gli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP, la versione stradale degli pneumatici utilizzati nella Superstock 1000 FIM Cup: 120/70 ZR17 all’anteriore e 200/55 x ZR17 al posteriore, i più larghi mai montati su una Ducati Superbike stradale.
Progettato per mantenere traiettorie precise in rettilineo e in curva, lo pneumatico posteriore 200/55 x ZR17 massimizza efficacemente l’area di contatto e la velocità di piega, associando la larghezza da 200 mm ad un profilo più elevato. I tecnici di Pirelli e Ducati hanno collaborato per arrivare ad una perfetta sinergia tra profili all’anteriore e posteriore, che garantisce un feeling senza paragoni e una straordinaria agilità direzionale in ingresso di curva, grazie alla tecnologia monoscocca utilizzata per la ciclistica.
Gli pneumatici utilizzano strutture e mescole derivanti direttamente dall’esperienza Pirelli nel Campionato del Mondo Superbike e sono caratterizzati da carcasse appositamente studiate per garantire rigidità nelle frenate estreme e spalle progettate per massimizzare l’area di contatto; inoltre, la doppia mescola del battistrada contiene polimeri che facilitano il riscaldamento rapido e il grip costante.