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Condizioni difficili per il Ducati Superbike Team nelle due gare del mondiale Superbike disputate oggi sul circuito di Magny-Cours; settimo posto per Davide Giugliano in gara 1 e nono posto per Chaz Davies in gara 2.

Il circuito di Nevers Magny-Cours in Francia ha ospitato l’undicesimo e penultimo round del campionato Mondiale Superbike 2014.

Gara 1 – La gara, disputata sotto la pioggia, è stata accorciata a 19 giri secondo la normale procedura che si attua in condizioni di pista bagnata. Alla fine del primo giro Giugliano, da secondo in griglia, si posizionava sesto. Grazie ad un buon ritmo, nonostante la pista scivolosa per la pioggia, Davide è riuscito a superare prima Melandri e poi Sykes e Rea, per la seconda posizione. Purtroppo una scivolata al quinto giro, lo ha relegato in quattordicesima posizione, da dove ha lavorato duramente per recuperare il terreno perso. Con un passo nettamente più veloce dei piloti che lo precedevano, Giugliano si è proiettato dal 14esimo al settimo posto, nell’arco di pochi giri, per poi tagliare il traguardo in quella stessa posizione. Chaz, al quarto posto dopo il primo giro, era molto vicino ai tre piloti che lo precedevano. Purtroppo, quando ha frenato per entrare nella quinta curva leggermente più all’esterno del solito, gli si è chiuso improvvisamente l’anteriore della moto ed il portacolori Ducati Superbike si è ritrovato a terra non potendo poi ripartire.

Gara 2 – Condizioni bagnate anche per la seconda manche. Davies, sesto nelle prime curve, ha cominciato a perdere gradualmente terreno, ogni volta che si trovava in rettilineo la gomma posteriore scivolava in modo anomalo scomponendo molto la moto. Il pilota britannico ha fatto di tutto per portare a termine la gara. Davies ha concluso in nona posizione finale. Giugliano era secondo nelle prime curve ed ha poi superato Rea per andare al comando alla fine del primo giro. Purtroppo, in quello successivo, il pilota romano è scivolato alla settima curva, urtando forte la mano sinistra, il dolore lo ha costretto a rientrare al box impedendogli di continuare la gara.

Dopo il penultimo round del campionato, Davies si trova sesto nella classifica generale, con 195 punti, mentre Giugliano è ottavo con 162 punti. Ducati è quarta nella classifica costruttori (269 punti).

Dichiarazioni dopo le gare di oggi:

Davide Giugliano (Ducati Superbike Team #34) – 7°, DNF
Ho poco da dire. Non capisco perché sto scivolando così spesso e mi dispiace molto. L’unico dato positivo è che ho portato la moto davanti in tutte le sessioni di prova. La velocità non ci manca, ma ovviamente abbiamo bisogno di concretizzare. Le soluzioni che la Ducati ci ha portato per questo weekend funzionano molto bene. Purtroppo si sa che le gare fatte sotto la pioggia possono essere difficili e oggi le condizioni della pista hanno avuto un ruolo determinante. Mi scuso con la Ducati, con gli sponsor e con il team che lavora sempre al 100%. Continuerò a lavorare su me stesso e a prepararmi al meglio per le ultime gare della stagione…

Chaz Davies (Ducati Superbike Team #7) – DNF, 9°
E’ stata una giornata molto deludente. La caduta in gara 1 è stata improvvisa. Sapevo che era un punto delicato della pista, dove è difficile capire il livello di grip, e sapevo che c’era bisogno di fare molta attenzione in frenata. Pensavo di fare proprio così, ma si è chiuso l’anteriore della mia moto e non ho avuto nessuna possibilità di riprenderlo. Nella seconda gara, mi sono reso conto subito che appena raddrizzavo la moto lo spin al posteriore saliva tantissimo. E’ stata una cosa anomala e dovremo verificare bene quale sia stato il problema, sembrava che il centro della gomma posteriore non avesse grip. Una gara molto difficile, in cui non potevo spingere e nella quale era già un sfida tenere in piedi la moto.

 

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Il portacolori del Barni Racing Team, Leandro Mercado, ha conquistato l’ambitissimo titolo piloti nellaCoppa FIM Superstock 1000 nell’ultima avvincente gara sul circuito di Magny Cours. Durante l’intero campionato, il pilota argentino del team bergamasco ha corso ogni manche con tenacia e determinazione, aggiudicandosi due straordinarie vittorie nel primo round di Aragon e nel penultimo di Jerez, e due podi sui circuiti italiani di Imola e Misano, guadagnando punti importanti che lo hanno portato in Francia come leader della classifica generale.

Pur partendo dall’undicesima casella, a causa di una sfortunata caduta durante il turno di qualifiche, l’alfiere del Barni Racing Team è stato autore di una fantastica rimonta, determinato fin dall’inizio a giocarsi il tutto per tutto. Su un tracciato reso scivoloso dalla forte pioggia, “Tati” si è visto protagonista di una gara memorabile, avvicinandosi curva dopo curva alla conquista del titolo. Nel corso dell’ultimo giro, l’improvvisa e inaspettata caduta del rivale Lorenzo Savadori (Kawasaki), ha rimescolato le carte in tavola, riaprendo una gara ormai giunta al termine. Mercado ha continuato a spingere, forzando, ma mantenendo al tempo stesso il controllo della moto e concludendo così in quarta posizione. Con un bilancio finale di ben quattro podi in sette gare, Tati si è assicurato il titolo con un totale di 117 punti (contro i 109 di Savadori, secondo).
Un week-end amaro, invece, per il compagno di squadra Ondrej Jezek. Dopo uno straordinario secondo posto ottenuto sabato nel turno di qualifiche, il pilota ceco è caduto durante il quarto giro, non riuscendo a terminare l’ultimo round stagionale e concludendo così il campionato in quinta posizione nella classifica generale.

Leandro Mercado #36
“E’ stato un weekend pazzesco. Ho cominciato bene e le sessioni di prova sono andate tutte lisce. Poi, quando nelle qualifiche sono uscito con la nuova gomma, sono caduto. A quel punto, undicesimo in griglia, sapevo che sarebbe stato molto difficile farcela. Avevo capito che l’unico modo per affrontare la gara era spingere il più forte possibile. Ho cominciato a recuperare le posizioni perse ad inizio gara, correndo tanti rischi. Almeno un paio di volte ho rischiato di cadere. Poi ho visto che Savadori era caduto… Ringrazio tutte le persone che mi hanno sostenuto, la Ducati, il team Barni Racing, tutti i miei amici, la mia famiglia e i miei tifosi in Argentina. E’ anche grazie a tutti loro se sono qui oggi. E’ veramente un sogno vincere il titolo Superstock 1000.”

Ondrej Jezek #69
“Questo ultimo round è stato per me molto difficile. Dopo i risultati positivi ottenuti nel corso delle qualifiche, durante la gara ho cercato di rimanere nel gruppo di testa, tenendo il passo degli avversari, ma a causa di alcuni problemi di aderenza sono caduto, fortunatamente senza riportare conseguenze fisiche. Sono davvero contento per Leandro Mercado e per tutto il team guidato da Marco Barnabò. Aver ottenuto il quinto posto nella classifica generale è per me, invece, una grande delusione. Speravo in un risultato migliore. Ringrazio il team per il grande lavoro che ha svolto durante tutta la stagione e la Ducati per il sostegno che mi ha dimostrato in tutte le gare.”

Marco Barnabò All Manager
“Siamo davvero contenti! Dopo essere arrivati tre volte secondi, abbiamo finalmente vinto il titolo Stock 1000. Oggi sul bagnato è stato molto difficile, la pista era davvero scivolosa ed era facile cadere. Ma Tati ci ha creduto, se lui avesse mollato non avremmo vinto il campionato. Lo ringraziamo quindi per la grande gara che ha disputato . E’ riuscito a portare la moto al traguardo senza cadere, ieri ha sbagliato ma oggi ha corso un’ottima gara. E’ un vero peccato per Ondrej, aveva sicuramente tutto il potenziale per puntare al titolo. Purtroppo la fortuna quest’anno non l’ha aiutato in diverse occasioni, sono convinto che in futuro potrà certamente riscattarsi. Ringrazio tutto il team, tutti i miei uomini, sia in pista che a casa e tutti i nostri sponsor. Ringrazio la Ducati sia per il supporto che abbiamo ricevuto sia per la grande collaborazione che c’è sempre stata tra noi. Un grazie speciale lo voglio dedicare alla mia famiglia che mi permette di poter fare questo lavoro con passione.”

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Si è disputato oggi il penultimo round del campionato mondiale Superbike sul circuito di Magny Cours (Francia). Il weekend è iniziato con le prime prove del venerdì, su di una pista asciutta, dove il Team Althea Racing ha lavorato molto sulla Ducati Panigale 1199 EVO per chiudere al meglio le sessioni di qualifiche. Niccolò Canepa ha dimostrato di avere un buon feeling con la sua moto chiudendo le FP1 al quindicesimo posto, secondo della categoria EVO ed al quattordicesimo posto, primo delle EVO nelle FP2, riuscendo a mantenere la posizione anche nelle FP3 e FP4, accedendo alla Superpole 1 del sabato pomeriggio, che gli ha permesso di partire in gara dalla sedicesima postazione in griglia.

Questa mattina, alle 10:30 ha preso il via gara 1 su una pista bagnata, dove il pilota NiccolòCanepa ha dato il massimo per lottare con i suoi avversari della categoria, nonostante alcuni problemi legati all’elettronica. Ha fatto comunque un’ottima prestazione chiudendo la gara in undicesima posizione, secondo delle EVO.

Prende il via gara 2 in questo pomeriggio con una pista sicuramente peggiorata rispetto a gara 1, condizionata dalla pioggia e dalla presenza di nebbia.
Gara molto difficile, caratterizzata da diverse cadute, ma il pilota del Team AltheaRacing è riuscito comunque a finirla al meglio, concludendo in decima posizione, primo della categoria EVO, mantenendo la seconda posizione della classifica finale.
L’ultimo appuntamento del campionato mondiale Superbike si disputerà il 02 novembre in Qatar.

Genesio Bevilacqua: “Gare molto difficili condizionate dalla pioggia soprattutto in gara 2 dove la moto scivolava molto. L’unica preoccupazione del pilota del Team AltheaRacing è stata quella di riuscire a rimanere in piedi, viste le diverse cadute degli altri piloti.
In gara 1 abbiamo portato a casa un ottimo secondo posto, mentre in gara 2 la vittoria nella categoria EVO.
Siamo molto contenti di questo fine settimana e delle buone prestazioni in gara. Finalmente dopo tanta sfortuna, un capitolo fortunato”.

Niccolò Canepa: “Sono molto contento di questo weekend dove ho dimostrato di poter girare molto forte sull’asciutto e comunque di portare a casa anche un buon secondo posto delle EVO in gara 1 su una pista bagnata. In gara 2 avevo un passo peggiore rispetto a gara 1 ed è stato molto difficile riuscire a tenere in piedi la moto. Ho lottato fino all’ultimo con i miei avversari riuscendo a concludere la gara in prima posizione della categoriaEVO”.

Gara 1: 1) Guintoli (Aprilia); 2) Melandri (Aprilia); 3) Rea (Honda); 4) Sykes (Kawasaki); 5) Baz (Kawasaki); 6) Haslam (Honda); 7) Giugliano (Ducati); 8) Lanzi (Ducati); 9) Neukirchner (Ducati)…… 11) Canepa (Ducati EVO)

Gara 2: 1) Melandri (Aprilia); 2) Guintoli (Aprilia); 3) Haslam (Honda); 4) Sykes (Kawasaki); 5) Lanzi (Ducati); 6) Neukirchner (Ducati); 7) Baz (awasaki); 8) Corti (MV Agusta); 9) Davies (Ducati); 10) Canepa (Ducati EVO)

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Il mondo Scrambler® ha già riscontrato un notevole interesse da parte degli appassionati. Martedì 30 settembre, il giorno della presentazione ufficiale del nuovo brand Ducati al pubblico di Intermot, il sito scramblerducati.com è stato preso d’assalto dagli appassionati, che l’hanno mandato letteralmente in tilt. Il sito è rimasto offline per alcuni minuti prima di ritornare visibile ai numerosi visitatori che si sono collegati da tutto il mondo per vedere le quattro versioni dello Scrambler®, svelate in anteprima mondiale al salone di Colonia.
Gli Scrambler® Icon, Full Throttle, Urban Enduro e Classic hanno attirato l’attenzione del numeroso pubblico presente a Intermot ma anche gli appassionati della rete. Le quattro versioni dello Scrambler Ducati nascono dal concetto di massima espressione di se stessi e quindi di totale personalizzazione e poche ore dopo l’unveil delle moto sono subito apparse sul web numerose interpretazioni dello Scrambler Ducati.
Lo Scrambler Ducati ha anche contagiato i The Dandy Warhols. La popolare rock band di Portland, che alcuni mesi fa ha potuto ammirare in anteprima lo Scrambler®, ha voluto partecipare attivamente al progetto Scrambler® con la canzone “I am free”, colonna sonora del video di lancio dello Scrambler Ducati, proiettato in anteprima mondiale all’Intermot di Colonia. Il video è disponibile su http://vimeo.com/107578971.
Oltre che a Colonia, Scrambler Ducati è presente anche a Parigi, al “Mondial de l’Automobile”, il salone internazionale dell’Automobile, presso lo stand Audi. Dopo essere stato tra i protagonisti della Volkswagen Group Night del 1 ottobre, che ha preceduto l’apertura ufficiale della fiera, sarà esposto nella capitale francese fino al prossimo 19 ottobre.
Il mondo Scrambler®, fatto di divertimento, condivisione ed espressione di se stessi, non finisce qui. Nelle prossime settimane infatti sarà presentata la vasta collezione di abbigliamento e accessori.
Per ulteriori informazioni sul mondo Scrambler® basta collegarsi al sito dedicato all’indirizzowww.scramblerducati.com, ma anche ai canali Facebook (www.facebook.com/scramblerducati), Vimeo (vimeo.com/user28787550) ed Instagram (instagram.com/scramblerducati).

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Borgo Panigale (Italia), martedì 30 settembre 2014 – Il Ducati Superbike Team e i suoi piloti Chaz Davies e Davide Giugliano viaggiano verso la Francia per il penultimo round del Mondiale Superbike, in programma questo weekend al Circuit de Nevers Magny-Cours.
Un mese fa, il Ducati Superbike Team ha partecipato al decimo evento del campionato, il secondo round spagnolo della stagione, al circuito di Jerez. Davies era particolarmente soddisfatto del podio (terzo) conquistato in gara 1 e del quarto posto finale in gara 2, considerando che Jerez è una pista dove ha sempre faticato nel passato. Giugliano, dopo un’ottima prestazione nelle prove in cui si è qualificato secondo per le gare, è purtroppo scivolato nella prima manche ed è stato fermato da un problema tecnico nella seconda che gli ha impedito di concludere la gara.
La squadra adesso si mette in viaggio verso la Francia per il penultimo round del campionato 2014. Il Circuit de Nevers Magny-Cours, situato nella regione di Bourgogne al centro della Francia, è stata una tappa fissa del calendario Superbike dal 2003. L’evento Francese che si svolge tradizionalmente verso fine stagione, è spesso condizionato dalle condizioni meteo instabili. Nelle gare disputate nella edizione 2013, Giugliano ha chiuso entrambe le manche in quarta posizione, mentre Davies ha ottenuto il quinto posto in gara 2. Con solo due round ancora da correre, entrambi i piloti Ducati Superbike arriveranno a Magny-Cours con l’intenzione di raccogliere più punti possibili prima della chiusura della stagione 2014.
Alla vigilia di questo penultimo round francese, Davies si conferma sesto nella classifica piloti, Giugliano è ottavo e Ducati si trova in quarta posizione nella classifica costruttori.
Dichiarazioni prima dell’evento:
Chaz Davies – Ducati Superbike Team #7
“Ho avuto qualche problema durante le ultime edizioni di Magny-Cours, o tecnico o legato al maltempo, ma sarà bello tornare in moto dopo questa pausa piuttosto lunga. Ho ricevuto dei feedback positivi dopo i test effettuati dal team di sviluppo la scorsa settimana. I ragazzi a casa stanno lavorando molto e mi aspetto qualche piccola cosa da provare questo weekend per quanto riguarda il bilanciamento del peso. Sono abbastanza soddisfatto del mio set-up ma possiamo permetterci di giocare un po’ con i setting. Ci sono certe sezioni della pista, come i cambi di direzione, che si addicono molto alla la Panigale, anche la frenata in fondo al rettilineo per esempio, quindi sono entusiasta di tornare in pista per vedere cosa riusciamo a fare.”
Davide Giugliano – Ducati Superbike Team #34
“Magny-Cours è un bel circuito, è stato abbastanza favorevole per me nel passato e mi piace correre lì. C’è una parte tecnica dove potremo utilizzare al meglio il potenziale della Panigale e anche se c’è un rettilineo lungo, spero che, con tutto il lavoro che abbiamo fatto, il divario sia gestibile. Al Mugello il team di sviluppo ha lavorato molto su dei nuovi set-up, quindi sarà interessante vedere se c’è qualcosa che possiamo usare anche noi questo weekend. L’unica incognita sarà come sempre il meteo, ma in questo periodo dell’anno è normale e dovremo prepararci al meglio.”
Informazioni Circuito:
Paese: Francia
Nome: Circuit de Nevers Magny-Cours
Lunghezza: 4.411 km
Pole position: a destra
Distanza da percorrere: 21 laps/92.631 km
PRIMATI: Best lap – Sykes (Kawasaki) 1’37.932 (2013). Superpole – Sykes (Kawasaki) 1’36.950 (2012).
RISULTATI 2013: Gara 1 – 1. Sykes (Kawasaki); 2. Guintoli (Aprilia); 3. Laverty (Aprilia). Gara 2 – 1. Sykes (Kawasaki); 2. Laverty (Aprilia); 3. Guintoli (Aprilia)
Informazioni Piloti:
Chaz Davies
Moto: Ducati 1199 Panigale
Numero di gara: 7
Età: 27 (Nato il 10/02/1987 a Knighton, Galles)
Gare SBK: 70
Vittorie SBK: 4
Podi SBK: 14
Risultati di Davies in Superbike a Magny-Cours:
2013: Gara 1 – DNF, Gara 2 – 5°
2012: Gara 1 – DNF, Gara 2 – 8°
Davide Giugliano
Moto: Ducati 1199 Panigale
Numero di gara: 34
Età: 24 (Nato il 28/10/1989 a Roma, Italia)
Gare SBK: 75
Vittorie SBK: 0
Podi SBK: 6
Risultati di Giugliano in Superbike a Magny-Cours:
2013: Gara 1 – 4°, Gara 2 – 4°
2012: Gara 1 – 8°, Gara 2 – 6°
Programma del weekend (CET): 
Venerdì
11.45 – 12.30 – SBK Prove Libere 1
15.30 – 16.15 – SBK Prove Libere 2
Sabato
9.45 – 10.30 – SBK Prove Libere 3
12.30 – 13.00 – SBK Prove Libere 4
15.00 – 15.15 – Superpole 1
15.25 – 15.40 – Superpole 2
Domenica
8.45 – 8.55 – SBK Warm-up
10.30 – SBK Gara 1
13.10 – SBK Gara 2

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Dopo aver conquistato il titolo costruttori del campionato Superbike tedesco IDM con una gara di anticipo, domenica 21 settembre sul circuito di Hockenheim il 3C Racing team ed il suo pilota Xavi Forés hanno festeggiato la conquista del titolo piloti, che lo spagnolo ha ottenuto alla guida della sua Ducati 1199 Panigale R.

Un campionato, quello tedesco, che è stato letteralmente  dominato dal 3C Racing team che, con undici vittorie assolute su un totale di 15 gare, ha guadagnato il primo posto in classifica costruttori,con un vantaggio di ben 161 punti sulla BMW.

Ducati vuole ringraziare tutto il team ed i piloti per il grande lavoro svolto in questa stagione e per il fantastico risultato ottenuto.

Per celebrare la storica vittoria, la 1199 Panigale R vincitrice del IDM sarà esposta allo stand Ducati alla fiera Intermot 2014 di Colonia, in programma dal 30 settembre al 6 ottobre. Confermata anche la presenza dei piloti Xavi Forés e Max Neukirchner per martedì 30 settembre, giornata di apertura della fiera e dedicata alla stampa.

Il salone di Colonia sarà teatro anche della presentazione dell’attesissimo Scrambler Ducati, in arrivo sul mercato a partire dal 2015; inoltre, oltre all’esposizione della gamma Ducati  e della collezione abbigliamento e accessori, sarà anche possibile fare un test ride dei modelli della famiglia Monster e Hypermotard.

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Colonia (Germania), 30 settembre 2014 – A conclusione della giornata di apertura di Intermot 2014 – il Salone Internazionale del Motociclo in programma a Colonia (Germania) dal 30 settembre al 6 di ottobre – Ducati ha finalmente tolto il velo ad una delle novità più attese del salone, e il brand Scrambler® ha subito polarizzato l’attenzione di media e pubblico, proponendosi protagonista indiscusso della manifestazione tedesca.
Ripresentando i container gialli che hanno caratterizzato l’originale e creativa fase di lancio, Ducati ha allestito per Intermot 2014 uno spazio dedicato al suo nuovo brand nell’area espositiva del proprio stand, aprendo simbolicamente un “nuovo mondo” al termine della giornata dedicata alla stampa, coinvolgendo pubblico e media in una presentazione originale e in linea con linguaggio e stile dedicato a questa nuova accattivante idea.
Quest’anno Intermot ha, per Ducati, un significato e un’importanza particolare – ha detto Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding, durante l’incontro con la stampa – Ducati prosegue con la sua costante crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni. Gli ultimi dodici mesi confermano il positivo trend, con una crescita di oltre 5 % rispetto ai dodici mesi precedenti, segnando un nuovo record di moto immatricolate.
Sono anche particolarmente fiero ed orgoglioso di poter celebrare, qui ad Intermot, la storica vittoria Ducati nel Campionato Tedesco Superbike, dove la 1199 Panigale R ha conquistato sia il titolo piloti, con Xavi Fores e Max Neukirchner, che il titolo costruttori.
Presentare il nuovo brand Scrambler® significa aprire le porte di un mondo nuovo, affascinante e attuale – ha detto Cristiano Silei, Vice President Sales and Marketing Ducati Motor Holding, durante l’unveil delle nuove moto – Siamo orgogliosi di essere riusciti a reinterpretare una moto iconica, proponendola in chiave assolutamente contemporanea, risultato ideale di come sarebbe oggi lo Scrambler® se non avessimo mai smesso di produrla. Le quattro moto rappresentano delle suggestioni, punti di partenza per iniziare un percorso di personalizzazione che farà di ogni Scrambler® una moto unica e individuale, libera espressione di chi la guida.”
Finalmente l’attesa è finita. Scrambler Ducati esce definitivamente dal misterioso “container giallo” che lo ha gelosamente custodito e caratterizzato negli ultimi mesi e, dopo l’anteprima ai dipendenti Ducati e agli appassionati presenti al World Ducati Week 2014, è ufficialmente pronto. Non si tratta solamente di una nuova moto, ma di un mondo che si esprime attraverso una serie di proposte e versioni, che sono il punto di partenza per soddisfare le esigenze ed i gusti di diverse tipologie di motociclisti.
Scrambler Ducati è una moto contemporanea capace di esprimere la pura essenza del motociclismo. Materiali veri, come l’alluminio del forcellone e delle cartelle motore e l’acciaio del serbatoio a goccia e del telaio, si uniscono a componenti di nuova generazione, tra i quali le luci anteriore e posteriore a LED e la strumentazione LCD.
Il manubrio largo e la sella lunga e confortevole garantiscono una posizione di guida comoda e rilassata e uniti al peso contenuto, al baricentro basso ed agli pneumatici leggermente tassellati, assicurano puro divertimento in ogni situazione.
Il design “post-heritage” interpreta, in chiave contemporanea, i valori dell’iconica moto della Casa bolognese degli anni ‘70. Scrambler Ducati non è una moto vintage, ma il risultato ideale di come sarebbe oggi la celebre moto di Borgo Panigale se Ducati non avesse mai smesso di produrla.
Scrambler® Icon, disponibile in giallo e rosso, è affiancato da tre versioni, Urban Enduro, Full Throttle e Classic, che interpretano lo spirito Scrambler® in direzioni stilistiche e funzionali differenti.Urban Enduro, caratterizzata dalla colorazione “wild green”, per chi ama lo stile enduro ed è pronto a cambiare strada in ogni momento, Full Throttle, per chi è affascinato dal mondo delle corse “flat track” e non può fare a meno di cercare il limite in ogni cosa, e Classic per chi ama i dettagli e lo stile anni ‘70, ma non vuole rinunciare al piacere di guida ed al comfort di una moto contemporanea.
Il gruppo ottico anteriore, assieme al serbatoio, è uno degli elementi più caratteristici di Scrambler Ducati. Tondo, dal design classico ma allo stesso tempo contemporaneo, ovvero post-heritage, ha il trasparente in vetro, con un guidaluce lungo la circonferenza esterna alimentato da una sorgente LED che funge da luce di posizione.
Sella e serbatoio sono stati oggetto di profondi studi per dare a Scrambler Ducati il giusto equilibrio delle proporzioni. È una moto compatta, che infonde fiducia sin dal primo sguardo. Le sue dimensioni sono state studiate per renderla accessibile ad ogni tipo di motociclista mentre la lunga sella è stata disegnata per offrire il massimo comfort e ospitare comodamente anche il passeggero.
Il motore della Scrambler Ducati è un bicilindrico ad L due valvole raffreddato ad aria e olio da 803 cm3, con alesaggio di 88 mm ed corsa di 66 mm, rivisitato per privilegiare accelerazioni fluide ad ogni regime.
Grazie alla vasta gamma di accessori moto e abbigliamento, che sarà presentata a novembre, le possibilità che Scrambler Ducati può offrire sono praticamente infinite, sia in termini di personalizzazione che per quanto riguarda l’esclusività̀ di un vero e proprio “life style”.
Scrambler®, dall’inglese “to scramble” ovvero mescolare, mischiare, lascia spazio all’immaginazione, alla condivisione con gli altri e alla libera interpretazione. Scrambler Ducati è l’espressione a due ruote di chi la guida, con tutti i presupposti per affermarsi anche quale fenomeno di costume e culturale. È uno spirito libero, positivo e anticonformista aperto all’incontro con altre culture e stili, non solo una moto, ma un mondo a se stante.
Scrambler Ducati sarà disponibile presso i Ducati Store a partire da fine gennaio 2015. La prima delle quattro versioni disponibili sarà la Icon e verrà commercializzata a partire da 8.240 euro (prezzo franco concessionario).

The Land of Joy from Scrambler Ducati on Vimeo.

Photogallery del nostro inviato Piero Biagini al GP TIM di San Marino e della Riviera di Rimini sul circuito di Marco Simoncelli di Misano.

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Un nuovo, importante, progetto sociale è stato lanciato da due società del Gruppo Audi, Ducati e Automobili Lamborghini. Il progetto è destinato alla qualificazione professionale di giovani italiani, con particolare attenzione a quelli provenienti da famiglie economicamente disagiate, ed è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione Dipendenti Volkswagen, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano, e l’Autorità Formativa e Scolastica della Regione Emilia Romagna.
Sulla base del modello duale già applicato in Germania, le due società puntano a combinare l’istruzione scolastica con la formazione pratica in azienda. Un totale di 48 studenti seguiranno un duplice percorso di formazione in tre diversi settori per essere qualificati e preparati al mercato del lavoro. Un impegno importante e sentito per la Fondazione Dipendenti Volkswagen e il Gruppo Audi, che hanno stanziato circa tre milioni di euro destinati al progetto.
Attraverso il “Dual Education System Italy” (DESI), Ducati e Automobili Lamborghini creeranno un innovativo percorso formativo in Italia. L’obiettivo è di fornire ai giovani, in particolare a quelli provenienti da famiglie economicamente disagiate, prospettive di carriera oltre a contrastare, in maniera concreta, il problema della disoccupazione in Italia. In collaborazione con gli istituti scolastici Aldini Valeriani e Belluzzi Fioravanti di Bologna, insieme alle autorità nazionali, le due società del Gruppo Audi propongono un piano di formazione congiunto, creando un concetto sostenibile per la comunicazione tra scuola e industria. Il programma biennale qualifica i giovani in vista di una futura occupazione, verso il mercato del lavoro italiano.
“Il Dual Education System Italy è un importante progetto che rappresenta un punto di riferimento primario e veicola un messaggio di grande impatto in tema di istruzione e impegno sociale, il tutto inserito in un contesto economico particolarmente difficile”, ha commentato Thomas Sigi, Audi Board Member for Human Resources. “Con questo progetto desideriamo offrire nuove opportunità, in particolare dedicate ai giovani che soffrono condizioni di svantaggio sociale”.
Luca de Meo, Audi Board Member Marketing and Sales di AUDI AG: “Siamo orgogliosi del ruolo pionieristico svolto da Ducati e Lamborghini in campo formativo, e della decisione delle nostre aziende di avviare il training duale in Italia. Questa iniziativa riprende un elemento chiave del successo che contraddistingue il gruppo Audi: mettere in comune il meglio delle idee italiane e tedesche, in qualsiasi settore”. 
Gunnar Kilian, Presidente della Fondazione Dipendenti Volkswagen e Segretario Generale del Consiglio Operativo Generale Volkswagen, ha commentato: “I giovani del Sud Europa, in particolare, hanno urgente necessità di prospettive future. Vogliamo far sì che i finanziamenti per questo importante progetto giungano tempestivamente, evitando le complessità burocratiche”. Volkswagen ha maturato un’importante esperienza specifica grazie a un’iniziativa analoga realizzata in Portogallo, mentre la Fondazione Dipendenti Volkswagen ha già contribuito a un progetto di stage aziendali per giovani socialmente svantaggiati. Per il Dual Education System Italy la Fondazione Dipendenti Volkswagen provvede ad un supporto finanziario di due milioni di euro, mentre un altro milione di euro arriva dalle due società del Gruppo Audi.
Luigi Torlai e Umberto Tossini, rispettivamente Direttori delle Risorse Umane di Ducati e Lamborghini, hanno dichiarato che il programma rappresenta un risultato concreto degli sforzi collaborativi tra società, istituzioni pubbliche e sindacati, con  risultati positivi sulla comunità grazie alle nuove opportunità offerte ai giovani.
È attualmente in corso la fase di presentazione delle domande per la selezione dei 48 candidati presso le due società del gruppo Audi e la scadenza è stata prolungata a domenica 21 settembre. Inizialmente, saranno disponibili tre percorsi professionali: Tecnici meccatronici per il settore auto, Tecnici meccatronici per il settore moto e Operatori CNC (specializzazione legata al settore meccanico). Al termine dei due anni, gli studenti riceveranno non soltanto un diploma ufficiale di istruzione professionale statale ma anche, una volta completato con successo il programma, un diploma rilasciato da Ducati e Lamborghini. I titoli di studio ottenuti varranno come diploma di stato ufficiale e certificazione di competenza professionale. Il progetto è stato sviluppato in stretta collaborazione con le rappresentanze sindacali di Ducati e Lamborghini.
Il Gruppo Audi considera la formazione duale un importante investimento per il futuro dei giovani e l’ha già introdotta, per la prima volta per una casa costruttrice tedesca, in varie sedi internazionali tra cui quelle in Ungheria, Belgio, Cina e nella nuova sede messicana.
Inoltre, il Gruppo Audi aveva già in precedenza lanciato, lo scorso aprile, un programma di formazione della durata di 24 mesi, denominato “StartUp Europe Italy”, rivolto a giovani ingegneri italiani. In collaborazione con le Società italiane del Gruppo, Lamborghini, Ducati e Italdesign Giugiaro, Audi ha poi offerto individualmente interessanti prospettive professionali ai giovani italiani che avevano partecipato al programma.
Per ulteriori informazioni sul progetto consultare il sito: www.iav.it.

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Jerez de la Frontera (Spagna), domenica 7 settembre 2014 – Il Ducati Superbike Team torna sul podio con Chaz Davies in gara 1 oggi al Circuito di Jerez. Il pilota britannico ha tagliato il traguardo in terza posizione nella prima manche, quarto nella seconda.

Gara 1 – Partiti rispettivamente con il secondo e settimo tempo in qualifica, sia Giugliano che Davies sono scattati subito velocissimi, transitando in quarta e quinta posizione nei primi giri. Con un passo molto veloce in questa prima fase di gara, il pilota romano ha fatto registrare il giro più veloce (1’41.939) al secondo passaggio, al terzo giro, entrambi i piloti Ducati sono riusciti a sorpassare Lowes, per transitare in terza (Davide) e quarta (Chaz) posizione. Mentre Davies battagliava con Melandri, Giugliano attaccava i due leader, Guintoli e Baz. Nonostante qualche problema di trazione nell’ultima metà della gara, Davies ha gestito bene la situazione, tagliando il traguardo in terza posizione e conquistando così il suo quarto podio della stagione.
Purtroppo al 12esimo giro, spingendo forte per raggiungere i piloti che lo precedevano, Giugliano ha perso l’anteriore della sua 1199 Panigale ed è caduto. Sfortunatamente non è stato in grado di ripartire e la sua gara si è così conclusa.

Gara 2 – Davies, dopo essere partito bene, è riuscito a risalire dall’ottavo al quarto posto nell’arco di soli quattro giri. Dietro alle due Aprilia e la Kawasaki di Sykes, Chaz ha mantenuto un buon passo per tutta la durata della gara, anche se nell’ultima parte si è dovuto arrendere al gap tra lui e i tre leader, concludendo comunque in quarta posizione.
Partito forte anche questa volta, Giugliano era secondo dopo un giro, in lotta con le due Kawasaki e le due Aprilia. Purtroppo, al quarto passaggio un problema tecnico ha scomposto il posteriore della moto, costringendo il pilota romano a finire nella ghiaia, da dove non è riuscito a ripartire.

Dopo dieci dei dodici round previsti, Davies si trova sesto nella classifica generale, con 188 punti, mentre Giugliano è ottavo con 153 punti. Ducati è al quarto posto nella classifica costruttori (249 punti).

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Anche Carlos Checa, campione del mondo 2011 e “ambasciatore” Ducati, subito prima della partenza di gara 2 è sceso in pista a Jerez, in sella ad una 1199 Panigale con speciale livrea a lui dedicata. Il pilota spagnolo ha completato un giro di onore, salutando il pubblico della SBK .

Dichiarazioni dopo le gare di oggi:

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Chaz Davies (Ducati Superbike Team #7) – 3°, 4°
Sono forse quindici anni che vengo a correre a Jerez e non ho mai fatto podio. E sempre stata piuttosto difficile per me e quindi sono molto contento del risultato di oggi. Nella prima manche, la moto si comportava molto bene, specialmente nella prima fase, dove riuscivo a girare molto forte poi, intorno all’ottavo giro, c’è stato un calo di grip ed è diventato più difficile gestire la gara. Abbiamo fatto qualche modifica al posteriore prima di gara 2, per cercare a migliorare la perdita di aderenza di gara 1 ma non ho trovato molta differenza. In alcuni giri, il nostro passo non era male ma non siamo riusciti ad essere costantemente veloci. Tutto sommato, terzo e quarto in una pista dove ho sempre faticato a fare bene, è un buon piazzamento e sono comunque felice. Questi risultati ci danno fiducia per le ultime gare della stagione.

Davide Giugliano (Ducati Superbike Team #34) – DNF, DNF
E’ stata una giornata molto difficile. In gara 1 siamo partiti bene e pensavo di poter fare un buon risultato. Le condizioni di questo weekend sono state particolarmente difficili e non è stato facile percepire bene il limite. Vogliamo vincere e ci stiamo avvicinando sempre di più, sto dando il 150% e quindi il rischio è sempre dietro l’angolo. Sono ovviamente amareggiato ma guardando il lato positivo, anche questo weekend siamo stati costantemente fra i primi, e questo è fondamentale e non può che darci fiducia e stimolo per continuare a combattere. Naturalmente vorrei finire le gare in una buona posizione e, ovviamente, non finirle a terra. Avevamo cambiato poche cose per la seconda manche e il mio feeling era migliore, ma purtroppo quando mi sono trovato a spingere, per raggiungere chi mi precedeva, un problema tecnico ha scomposto il posteriore in modo davvero anomalo e sono stato costretto ad andare dritto nella ghiaia. Stiamo analizzando bene il problema per capire esattamente cos’è successo…

Ernesto Marinelli – Ducati Superbike Project Director
E’ stata una giornata di gara positiva al 50%, da un lato il podio in gara uno di Chaz e il quarto posto in gara 2 confermano la nostra competitività. Il caldo è sempre stato un grosso problema per noi ma gli sviluppi eseguiti in questi ultimi mesi ci hanno consentito di non soffrire più come a inizio stagione. Dall’altra parte, i 2 DNF di Davide dopo gli ottimi risultati in prova, non sono stati certo positivi. In entrambe le manche ha avuto il passo dei leader e il suo desiderio di vittoria è indiscutibile così come il suo talento. Per essere lì però deve ancora guidare troppo vicino al limite e in queste condizioni il pericolo di caduta è sempre dietro l’angolo. Dobbiamo lavorare ancora per dargli quel piccolo margine necessario per guidare con più tranquillità. In gara 2 un problema tecnico ha scomposto pesantemente il posteriore facendolo finire nella ghiaia. A casa dovremo analizzare bene il problema per capirne la causa.